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24 Dicembre Vigilia di Natale
Post n°102 pubblicato il 20 Dicembre 2010 da BGelsomina
Vigilia di Natale La Vigilia di Natale è il giorno che precede quella che è considerata una delle principali festività del cristianesimo. Cade il 24 dicembre. Nella tradizione del mondo occidentale assume una grande valenza simbolica poiché si celebra, nella notte, la nascita di Gesù Cristo, in una grotta di Betlemme, nella Giudea, regione della Palestina. Secondo i vangeli, seguendo una stella di Betlemme, i re magi venuti dall'oriente trovarono un bambino che giaceva in una mangiatoia: ne riconobbero l'importanza e gli offrirono oro, incenso e mirra.La veglia notturnaPer il fedele, la veglia notturna della Vigilia serve da transito verso il mistero della nascita del Dio che si fa uomo ed entra nella storia dell'umanità: si danno gli ultimi ritocchi al presepe, ci si prepara per la messa di mezzanotte, in una attesa che ha lo scopo di far presente e reale il miracolo della nascita di Cristo.All'originaria valenza è stata aggiunta quella propria della festa moderna, percepita anche dai non credenti, caratterizzata da una ricca cena (detta appunto della Vigilia) e dallo scambio di regali, destinati alle persone care, allo scoccare della mezzanotte (solo in alcune regioni d'Italia; altre rimandano lo scambio dei doni ed il banchetto principale al pranzo del giorno successivo).Religiosità«Per virtù propria, ossia per virtù di Dio che adombrò la vergine, ha posto in lui stesso i germi del suo corpo; ha dato inizio alla sua vita nella vita della carne. In tal modo, fatto uomo dalla Vergine, doveva ricevere in sé la natura della carne, e mediante questa mescolanza, questa unione, il corpo di tutto il genere umano doveva essere in lui santificato» (Ilario di Poitier, De Trin., cc. 24.27, PL 10,66ss).«Per mezzo del corpo, l’unico Cristo, Verbo di Dio, venne alla nascita e alla corporeità; venne alla parvenza e all’accrescimento; divenne, per successioni di generazione, soggetto ai tempi. Nella divinità e nella umanità che furono unite nella persona, nell’umanità di cui si servì divinamente e umanamente, nel dominio e nella soggezione, in realtà e azione, il Figlio di Dio si è fatto uomo» (Efrem Siro, S. 6 fu Hebd. sanct.).BEATI COLORO CHE LO ACCOLGONO«Beati dunque coloro che hanno accolto il Cristo, venuto come luce nelle tenebre, perché si sono trasformati in figli della luce e del giorno. Beati quelli che nella loro vita si sono rivestiti della sua luce, perché hanno già indossato la veste per le nozze; non avranno i piedi e le mani legate per essere gettati nel fuoco eterno.Beati quelli che hanno contemplato Cristo stesso nel corpo, ma più beati quelli che l’hanno visto nell’intelligenza e nello Spirito, perché non vedranno la morte in eterno...» (Simone il nuovo teologo, Etica, 10, SC 129. 315s).
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