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Pantani Marco

Post n°52 pubblicato il 14 Gennaio 2010 da gryllo73
 

Marco Pantani nacque alle ore 11,45 del 13 gennaio 1970, all’Ospedale Bufalini di Cesena.
Alla nascita il suo peso era di 3,75 kg .
Nella casa in via Saffi a Cesenatico, di proprietà dei nonni Sotero e Delia (dove i Pantani rimasero fino al 1978), ad aspettare mamma Tonina ed il pargoletto, vi erano papà Paolo, la sorellina Manola (di 15 mesi) e naturalmente i nonni.
L’infanzia di Marco si consumò all’insegna della curiosità.
Voleva sapere, sognava, ed aveva già definiti i contorni delle passioni.
Imparò ad intingere la sua vivacità negli interessi più vari, spesso in alternativa alla scuola, dove non eccelleva, proprio perché non dedicava a libri e quaderni il meglio di se stesso.
Un giorno, osservando i coetanei del G.C. Fausto Coppi di Cesenatico, che si ritrovavano per gli allenamenti nel piazzale antistante l’appartamento che i Pantani avevano acquistato in via dei Mille, al vispo Marco venne la folgorazione: usare sportivamente quel mezzo, fino ad allora solo un tema di gioco. Si unì una prima volta a quei ragazzini, usando la bici da donna, vecchia e pesante, che mamma Tonina utilizzava per andare al lavoro. La sua risposta, pur nelle differenze di strumento e d’abitudine, fu ottima: non fu staccato, ed in salita finì per stare davanti. Aveva 11 anni.
Di lì partì il suo rapporto col ciclismo, ed il 22 aprile 1984, con la vittoria in solitudine a Case Castagnoli di Cesena, iniziò la sua Leggenda.
Con gli anni, quella immediata e strabiliante attitudine alle salite divenne più marcata, ed i suoi successi più prestigiosi. Passavano le categorie, gli avversari divenivano sempre più competitivi, ma la superiorità di Marco sulle pendenze aumentava.
Fra i professionisti il suo talento coinvolse l’intero immaginario collettivo.
I suoi scatti, il suo essere solo sugli sfondi montani, lo innalzarono a monumento sportivo italiano ed internazionale. Intere genti riscoprirono il ciclismo grazie a lui e l’audience televisiva esplose.
Nel frattempo, seppe superare incidenti di una gravità tale da scoraggiare chiunque e, tutto questo, aumentò la sua già enorme popolarità. Le vittorie al Giro d’Italia e al Tour de France nel 1998, lo collocarono nel ristrettissimo novero dei Leggendari del pedale e lo posero in cima al gradino più alto del podio degli sportivi italiani contemporanei.

Il suo essere uomo sensibile, schietto e con una visione assai più acuta rispetto ai colleghi, su realtà e problemi dello sport e non solo, da una parte lo posero ulteriormente a riferimento e, dall’altra, gli crearono l’invidia dell’ambiente, nonché un palpabile fastidio tendente all’avversione nelle autorità sportive italiane. In un clima avverso e con un controllo che lascia tuttora aperti pesanti interrogativi sulla sua regolarità, la mattina del 5 giugno 1999, in Madonna di Campiglio, a due tappe dalla fine di un Giro d’Italia che stava dominando, fu riscontrato a Marco un tasso di ematocrito superiore al 50%: ciò significava uno stop di 15 giorni per tutelare la sua salute e l’addio alla corsa.

Per Pantani, fu l’inizio di una lunga odissea di torture.
Venne posto alla gogna da fette consistenti di quei media che prima lo osannavano. Solo pochi giorni dopo, la stessa Magistratura iniziò ad aprire su di lui fascicoli e ad indagarlo. Si aprirono così per Marco le porte dei Tribunali, anche in mancanza di reali presupposti di legge. Ogni qualvolta provava a rialzarsi, parimenti un’altra Procura iniziava ad indagarlo: alla fine furono ben sette!

Sapendosi vittima di voleri superiori e con un fattore scatenante dettato da un controllo che sapeva baro, si lasciò andare alla disperazione, ed incontrò la cocaina.
In quel periodo, nonostante le traversie, le delusioni e l’alterazione che veniva dalla sostanza, incentivò altre voci del suo essere artista: la pittura innanzitutto. I suoi quadri, aggiungendo inaspettate e crescenti abilità nell’uso del pennello, assunsero i tratti di un messaggio ulteriore.
Marco Pantani, il ragazzo che veniva dal mare per incantare l’agreste delle asperità imprimendo passioni e trasporti in chi lo vedeva, che sapeva cantare e dipingeva come un pittore naif, che nascondeva la tanta beneficenza, perché pubblicizzandola la vedeva come anticamera del business, trovò la morte il 14 febbraio 2004 in un residence di Rimini; anche qui, attraverso un epilogo ancor pieno di enigmi.

 Dal sito ufficiale  Marco Pantani

 

 

 

 

 

Ieri avrebbe compiuto 40 anni ;questo post è un piccolo omaggio per ricordare il grande campione.

 

Commenti al Post:
acquablu67
acquablu67 il 14/01/10 alle 10:09 via WEB
era il minimo per ricordare un campione come lui Mauro..ti auguro una felice giornata
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 10:34 via WEB
si dimentica in fretta ma è bello ricordare
 
fatastrega2
fatastrega2 il 14/01/10 alle 10:13 via WEB
Un omaggio dovuto a questo grande campione..bravo Mauro,un abbraccio a te e alla redazione,Angela
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 10:37 via WEB
grande campione e spesso in contrasto con la federazione ha vinto molto rinvigorendo la passione per questo sport
 
hengel0
hengel0 il 14/01/10 alle 10:31 via WEB
Mitico .. un omaggio a lui..un bacio tvb..Hengel
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 10:40 via WEB
un grande campione che si dedicava alla pittura alla poesia grande sensibilità ma la fama il successo crea anche nemici
 
ciubini.enrico
ciubini.enrico il 14/01/10 alle 10:40 via WEB
hai fatto molto bene a ricordarlo. bravo.. un saluto da enrico..ciao
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 10:41 via WEB
grazie enrico ha rappresentato il ciclismo in italia un ascesa folgorante ma siamo bravi ad accantonare subito tutto
 
draghina77
draghina77 il 14/01/10 alle 11:20 via WEB
un grande campione ma prima di tutto un uomo capace di grandi passioni e attitudini... un ciclista con un'anima di artista e quest'arte sapeva metterla anche nel pedalare... accanimento e la troppa sensibilità l'hanno condotto sulla via sbagliata e comunque molto probabilmente un personaggio diventato troppo scomodo... è giusto ricordare chi ha rappresentato il ciclismo italiano... ciao Marco... un abbraccio a te Mauro
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 11:53 via WEB
un grande mi è piaciuto ricordarlo arrivato forse in momento sbagliato
 
luce1001
luce1001 il 14/01/10 alle 11:42 via WEB
Bellissimo Mauro un grande omaggio meritato per un grande campione che nessuno dimentichera'.Dolce giornata.
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 11:54 via WEB
vero luce grande forza e in salita imprendibile
 
luce1001
luce1001 il 14/01/10 alle 11:43 via WEB
Un grande abraccio Mauro. *___*
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 12:20 via WEB
ieri era il suo compleanno ho pensato di ricordarlo insieme un abbraccio
 
luce1001
luce1001 il 14/01/10 alle 11:43 via WEB
Buona giornata a tutti.
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 11:55 via WEB
grazie luce un abbraccio forte
 
 
answer4forme
answer4forme il 16/01/10 alle 18:32 via WEB
anche un ricordo ci tiene vivi ... buona giornata anche a te ...luce 1001 volte più veloce del suono e lo sguardo di una donna è più veloce del suono della voce ...antonio
 
gallovil
gallovil il 14/01/10 alle 12:12 via WEB
Pantani un grande, peccato che sia finito cosi' era un mito un abbraccio vilma
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 12:21 via WEB
una storia triste certe delusioni sono difficili da superare
 
sognodivolare6
sognodivolare6 il 14/01/10 alle 12:18 via WEB
grande PANTANI...
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 12:23 via WEB
grand ee capac di imprese impossibili giro e tour solo a pochi è riuscito
 
   
sognodivolare6
sognodivolare6 il 14/01/10 alle 12:25 via WEB
è vero...ad allora era una persona pulita...erano le sue gamnbe che andavo su
 
sognodivolare6
sognodivolare6 il 14/01/10 alle 12:19 via WEB
te lo sai che ho il figlio cislista...lo chiamano l'erede di pantanii perchè anche lui come il pirata è uno scalatore
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 12:24 via WEB
ma dai..^___^ un gran bello sport ci vuole veramente un fisico speciale in salita si ocmincia così..chi sa!
 
   
sognodivolare6
sognodivolare6 il 14/01/10 alle 12:27 via WEB
no non un fisico speciale solo tanta forza nelle gambe...quella che noi tutti possiamo avere ma non la forza che hanno loro
 
sognodivolare6
sognodivolare6 il 14/01/10 alle 12:20 via WEB
è quando quelle poche volte che vado in bici pure io amo andare sul famoso CIPPO dedicato a lui dove non si sente niente ma si sente solo il suo respiro è vero...
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 12:25 via WEB
un posto stupendo per ricordare il grande campione ho visto delle immagini davvero bella la statua con pantani
 
   
sognodivolare6
sognodivolare6 il 14/01/10 alle 12:28 via WEB
erano i posti dove lui9 andava e amava allenarsi, dove la mente umano ancora non è arrivata per distruggere quei favolosi posti
 
sognodivolare6
sognodivolare6 il 14/01/10 alle 12:25 via WEB
marco alzati sui quei pedali e fai vedere che ancora oggi sei il grande ed unico ciclista che la romagna ha avuto
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 12:31 via WEB
una vera passione per il ciclismo rovinata dallo squallore dei tempi forza Pantani un campione vero
 
sognodivolare6
sognodivolare6 il 14/01/10 alle 12:29 via WEB
stasera se ho tempo prendo la foto di mio figlio dove lui è accanto a quella statua sembrano veri tutti e due
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 12:32 via WEB
sarebbe bello mi piacerebbe vederla dai mettila!!!
 
princess.diamond
princess.diamond il 14/01/10 alle 17:00 via WEB
Stupendo il post,un omaggio meritato,per ricordare il grande Marco Pantani...un abbraccio Mauro,e buona serata a tutti!
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 17:28 via WEB
grazie tonia sono veramente contento di questo post le immagini il testo i colori e la storia peccato davvero un grande del ciclismo internazionale..
 
Myla03
Myla03 il 14/01/10 alle 18:11 via WEB
Gryllino 'onor al merito' ed onore a te che oggi hai fatto questo post in onore di Pantani
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 18:35 via WEB
^__^ grazie myla veramente..un abbraccio forte
 
oltre2012
oltre2012 il 14/01/10 alle 18:56 via WEB
Pantani ( il "pirata")è stato osteggiato proprio pochi giorno prima di una grandissima vittoria. Lo trovai e trovo tuttora qualcosa di poco chiaro... E sono convinto che la sua morte non fu un caso accidentale per troppa assunzione di cocaina, ma che qualcuno volle liberarsi di un personaggio scomodo e che troppo sapeva.. Anche per quanto riguarda il mondo ormai marcio che ruota intorno al ciclismo. Ciao "Elefantino", ci manchi sempre molto...
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 21:12 via WEB
un grande campione e chi sa forse vittima del sistema
 
mariselene
mariselene il 14/01/10 alle 20:46 via WEB
In Romagna Pantani è ancora nel cuore delle persone: c'è una sua foto enorme dentro una palla di plastica ( con quelle più piccole i miei figli, da piccoli, giocavano dopo aver costruito una pista sulla sabbia)visibile dall'A14 nei pressi di Imola e c'è un cippo commemorativo lungo i 5 colli dove Lui andava ad allenarsi. Evidentemente era un personaggio scomodo per qualcuno: comunque un mito indimenicabile... Grazie per averlo ricordato. Luisa
 
 
gryllo73
gryllo73 il 14/01/10 alle 21:14 via WEB
quando si è a certi livelli oltre all'amirazone c' è anche una grande invidia un abbraccio
 
okkistupendi0
okkistupendi0 il 15/01/10 alle 10:34 via WEB
Pantani era un GRANDE e la gente come al solito si è divertita a DISTRUGGERLO!! Sarà sempre nei nostri cuori. Baci
 
 
gryllo73
gryllo73 il 15/01/10 alle 17:16 via WEB
in effetti gli hanno fatto molto male...
 
evelina55
evelina55 il 15/01/10 alle 17:19 via WEB
LA SUA VITA E' STATA BREVE MA INTENSA...BELLISSIMO PENSIERO PER UN GRANDE CAMPIONE^_^ SERENA SERA
 
 
gryllo73
gryllo73 il 15/01/10 alle 17:21 via WEB
grazie evelina un abbraccio forte
 
evelina55
evelina55 il 15/01/10 alle 17:29 via WEB
CIAO PIRATA SEI STATO E SARAI UNA LEGGENDA, IL PIU' FORTE SCALATORE DI TUTTI I TEMPI ...GRANDE
 
answer4forme
answer4forme il 16/01/10 alle 18:24 via WEB
Marco Pantani è morto per un incidente di percorso nella sua vita no di cicli- sta ma di uomo caduto in una trappola mortale che prima annebbia il cervello e poi ferisce il cuore...la vita è bella ma anche crudele per chi cede alle sue lusinghe ...nell'abban- dono e nell'esaltazione...anche Coppi morì per colpa di chi non seppe dia- gnosticare la sua ' malaria'. Antonio
 
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