Creato da Blondiedoll il 07/03/2009

ATTIMI

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IL MONDO PERFETTO

Post n°42 pubblicato il 30 Settembre 2009 da Blondiedoll

 

 

 

 

 

 

Quando era piccola Blo si immaginava un futuro così.

Giocava con i suoi amici preferiti, gli unici a dire la verità,

proprio dietro casa sua.

Li c'era un bel posto.

Era nascosto dalla strada e costruirono una piccola casetta.

Il tavolo e le sedie erano dei sassi grandi, le porte dei rami secchi appoggiati al

terreno e proprio li giocavano alla famiglia.

C'erano la mamma, il papà, i figli.

Ognuno di loro aveva un compito ben preciso.

A Blo piaceva molto raccogliere i fiori, oppure le foglie secche

o meglio ancora le noccioline.

Le piaceva pensare che tutto quello che faceva avrebbe fatto piacere

anche agli altri.

Appena potevano Blo e i suoi amici tornavano lì a giocare

ma ogni volta la casa era da risistemare.

Magari il giorno prima era piovuto oppure qualcuno era passato di là.

Così doveva raccogliere di nuovo i fiori, le foglie secche,

reinventare nuovi piatti colorati.

Con il tempo tutte queste cose non bastavano più...

c'era sempre qualcuno che non era soddisfatto

o qualcunaltro che voleva di più. 

Sempre di più.

E da allora capì che per quanto potesse fare

ci sarebbe sempre stato qualcuno che non si sarebbe accontentato.

E quel mondo era perfetto solo per lei.

 

 

 

 

 

 

 

 


Dove sta il confine tra l'abbastanza ed il non-possibile?

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
chejenne7
chejenne7 il 30/09/09 alle 19:10 via WEB
Parafrasando la via Gluck di Celentano, quel mondo non esiste più, anzi non è mai esistito se non nei nostri desideri. Un frullato di petali
 
 
Blondiedoll
Blondiedoll il 30/09/09 alle 20:19 via WEB
E' bello ricordare quel mondo fantastico nel quale quasi credevo di essere onnipotente...tutto sembrava possibile. Forse perchè si riusciva ad usare ancora una fantasia illimitata.
 
guidopardo1
guidopardo1 il 30/09/09 alle 21:00 via WEB
Cara M., pensaci bene: neppure per te, quel mondo era perfetto. Perchè ti davi da fare a raccogliere fiori, foglie e noccioline? C'era evidentemente esigenza anche in quel mondo di altre cose... Se non altro il cercare di fare piacere agli altri, l'hai scritto tu! E, ovviamente, il fatto che prova che quel mondo non era perfetto neppure per te, è che tu adesso non vivi più in quella casetta, ma hai una casa più consona, più appropriata. Ti chiedi dove stia il confine tra l'abbastanza e l'impossibile... E' una fortuna che non si conosca: finirebbe il progresso e ci sarebbe la deleteria stasi. L'esigenza dell'uomo è quella di progredire sempre perchè nulla è mai abbastanza... E' come per i record nell'atletica: dove sta il limite invallicabile? Pensaci bene! Un bacio. Guido
 
 
Blondiedoll
Blondiedoll il 30/09/09 alle 21:07 via WEB
Dove sta il sottile confine tra l'abbastanza ed il non-possibile? Con il non-possibile intendevo quello che va oltre il limite che ognuno di noi ha...e con l'abbastanza quello che ognuno di noi riesce a fare. Niente di più... purtroppo spesso ci si aspetta dagli altri cose che vanno oltre la loro possibilità, senza nemmeno rendercene conto. Per quanto riguarda l'altrui accettazione...ahimè è una cosa che tutti noi cerchiamo, molto spesso. Purtroppo. Credo sia un esigenza innata del genere umano per sentirsi parte di un gruppo. Infondo, in certe cose, siamo molto simili agli animali. Io credo.
 
   
guidopardo1
guidopardo1 il 30/09/09 alle 21:26 via WEB
Non sono d'accordo, cara Blondiedoll. Quel confine che tu ricerchi non è individuabile. Come già ho scritto, pensa al limite dei centometristi: qual'è? Una volta era 10 secondi. Ora è sceso a 9 e rotti. Tutti si chiedono: quale sarà il limite? Boh! Di certo c'è che si cercherà sempre di superarlo, questo sì che è insito nell'uomo! E perchè dici "purtroppo" all'esigenza di sentirsi accettati? E' ovvio ed è un bene: pensa se si vivesse tutti come eremiti o anacoreti o anarchici, fai tu... E ricorda che l'uomo E' un animale sociale evoluto e razionale, ma sempre animale. Discendiamo tutti dal brodo primordiale come insetti, pesci, uccelli, rettili e tutti gli altri mammiferi, solo con l'intelligenza in più, quindi non è che siamo simili agli animali, ma lo siamo proprio...
 
     
Blondiedoll
Blondiedoll il 30/09/09 alle 21:37 via WEB
Sicuramente quel confine non è individuabile. Comunque sia...era da troppo tempo che non avevamo uno scambio di idee. Mi sei mancato!! Speriamo non passino ancora mesi, però. E per inciso...io resto della mia idea!! Lo sai che sono cocciuta!!
 
     
guidopardo1
guidopardo1 il 01/10/09 alle 06:18 via WEB
Dici: speriamo non passino ancora mesi...
Ma io sono sempre qui...
E fai bene a restare della tua idea, intanto ciò mica significa che sia sbagliata la mia! Eheheheh! ;-Þ
 
     
guidopardo1
guidopardo1 il 01/10/09 alle 06:21 via WEB
[Ma quale sarebbe la tua idea sulla quale resteresti ferma?]
 
     
Blondiedoll
Blondiedoll il 01/10/09 alle 10:29 via WEB
Credo che spesso dovremmo riconoscere che ognuno di noi ha dei limiti e che magari dovremmo imparare a non chiedere troppo agli altri...ecco il perchè della domanda "dove sta il confine tra l'abbastanza ed il non-possibile?". Come mai spesso siamo così testardi nel continuare a pretendere cose che vanno oltre la possibilità altrui? Se per me fare una cosa è facile e naturale non è detto sia lo stesso per un altro...
 
     
guidopardo1
guidopardo1 il 01/10/09 alle 11:07 via WEB
Sì è vero ciò che tu dici, però bisognerebbe poter valutare caso per caso: una cosa potrebbe anche non essere "facile e naturale" solo perchè non la si vuol fare...
 
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