ATTIMI

"Legami" o "Crisalide"? :-) Cara Blondiedoll, anche su questo argomento non si può essere netti e categorici. Le sfumature della gioia e del dolore sono pressoché infinite. C'è la gioia da vivere gelosamente da soli nel proprio cuore e c'è la gioia da condividere con qualcuno: un collega, un parente, un amico, il partner. C'è la gioia che vissuta da soli ha una certa valenza e la stessa gioia vissuta condivisa in compagnia ha tutt'altra valenza. E c'è il momento. Una gioia oggi potrebbe risultare un dispiacere domani. E lo stesso dicasi per le sofferenze. Tantissimi sono i fattori che possono intervenire a farci vivere le esperienze in maniera diversa, a seconda... Ma, al solito, tu hai già tagliato la torta: "da soli si è veramente noi"... Mah, io non credo, perlomeno, non sempre. Buon proseguimento, cara amica mia. Guido

Anche il "mio" e "tuo" è relativo, cara M. Se io ho un ombrello in più e a te serve perchè sei senza, nel momento che te lo impresto diventa tuo finché non me lo restituirai... Io pemso... Un sorriso.

Guido...come spesso accade non mi sono spiegata bene. E me ne rendo conto...con quello che ho scritto cercavo di dire che una persona prima di tutto è se stessa. Poi è madre, compagna, amica, collega...In realtà però credo che ognuno di noi sia veramente se stesso solo quando è solo, esente da giudizi e condizionamenti altrui. Quando io sono felice o triste e sono da sola, lo sono in un modo diverso da come mi esprimo o da come qualsiasi altra persona mi può vedere. E questo perchè sono completamente libera di essere me stessa, non ho paura di far preoccupare gli altri o semplicemente prendo l'attimo per quello che è. Quando invece si condivide con altre persone, le emozioni prendono forme diverse ed è giusto che sia così...

Perdonami, ma continuo a insistere nel dire che tutto dipende... Permettimi di essere una volta brutale. Un esempio estremo: fare l'amore, copulare, scopare, chiamalo come vuoi, reggiunge il massimo in due, l'orgasmo in due è diverso e, normalmente, maggiore di quello che si può provare con la masturbazione solitaria. Ad ogni modo l'uomo, a parte rari casi, è un essere nato per stare in gruppo, in branco, in compagnia. Dalla preistoria ad oggi l'uomo si è sempre aggregato, ha sempre avuto la necessità di condividere... E certamente che quando si condivide, le emozioni prendono forme diverse, ma ciò non significa che siano per forza meno intense o addirittura false...

Wow...era una vita che non avevamo un confronto...è una cosa che mi stimola davvero molto! Credo infondo che la "verità", se così si può chiamare, stia nel mezzo. E probabilmente non lo avrei capito senza tutto questo...bungiorno Gu.

"Una cosa che mi stimola molto": ecco dimostrato che certe esperienze, certe emozioni le si possono provare solo in due e non da soli. In questo caso, lo stimolo del confronto! ;-) Buongiorno, M.

Uhmmm, andare d'accordo con se stessi è la mia predica quotidiana, ma certo per poi vivere con gli altri. Comunque qualche pulizia in quella soffitta la farei. Un mastrolindo

Ahahah...si c'è proprio bisogno di togliere qualche ragnatela!! Grazie per esserci sempre...nonostante le mie assenze. Il mastrolindo mi sa che non basta, ma è sempre un buon inizio.