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Poesie di B.Z. - n. 11,12,13Poesie di B.Z. - n. 11,12, 13 La lunga Strada - Profanazione, - Schiava
LA LUNGA STRADA
La lunga strada del fiume mi portava te come una rutilante autostrada. Cercavo, affannosamente La tua bocca, affinché il calore e la tua generosità non venissero fermati; sentivo la mia anima a cascate, scendere e palpitare gorgogliando, mentre nasceva la gran febbre e le cose grandi si facevan piccole e giganti le piccole cose e tutte insieme si avvolgevano, si perdevano nella terra di versilia in una lunga esasperante disperazione.
PROFANAZIONE
Ti ero ancora vicino, sulla spiaggia ardente e il tuo corpo bruciava; la mia mente tormentata, sconvolta, vagava nei misteriosi abissi dell’uomo. Cercava la rabbia, la delusione, l’oblio, il perdersi nel nulla. Il tuo corpo nudo, color del bronzo brunito palpitava, come negli ardori del letto, cercando nella rena sottile il piacere intenso della struggente profanazione, che preghiera e misteriose fattucchiere lontano nel deserto del pensiero trafiggevano nel ventre, per tenerla lontana dalla violenza e dalla stupidità delle cose.
SCHIAVA
Tu sei la mia schiava; per quando ho sete, per quando ho fame, tu porti tutti frutti generosi della tua terra; tu li conservi gelosamente affinché io mi possa nutrire; tu li rendi più teneri più appetitosi per le mie brame. Tu mi fai bere nel calice più profumato e prezioso; tu semini il terreno con i miei chicchi di grano; ed io, dopo la lunga traversata nel deserto, ti trovo nell’oasi e assieme al cammello, possiamo rifugiarci dalla tempesta di sabbia, nella tua tenda. |
Inviato da: diletta.castelli
il 23/10/2016 alle 14:05