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C R O N A C A          Furto in biblioteca.         Sulle tracce dei ladri.

Nella notte del 13 giugno, la biblioteca ha subito l'ennesimo furto.  La biblioteca è situata nel centro storico di Nicotera,  tra piazza Garibaldi e la Cattedrale. Sono stati rubati i computers, che erano collocati nelle terza sala della biblioteca, in fondo al corridoio centrale.  di Nicotera news OnLine

Tre computers nuovi di zecca, ultimi modelli con processori dell’ultima generazione, accessoriati con moderne stampanti e tastiere ergonomiche. Ancora una volta, nel cuore della notte, i ladri hanno scassinato il portone principale di legno. Il  portone non era massiccio, aveva una serratura normale. E' stato, quindi, facile per gli avventori entrare nella biblioteca. Un’altra porta, però, li separava dalle sale interne. Una porta all’apparenza più massiccia, ma purtroppo, con un problema alla serratura, un difetto che ha permesso ai topi di biblioteche di superare anche questo ostacolo.

In fine, la terza porta a vetro. Non è stata certo quella a spaventare i ladri, che dopo averla forzata, si sono precipitati nella sala che ospitava i computers. Con molta pazienza, tanto in quella zona nessuno vede e sente niente, hanno staccato tutti i fili e con calma, hanno caricato sul loro veicolo la refurtiva.

 Mentre stavamo facendo il sopralluogo, per cercare di ricostruire l’accaduto, una persona (di cui non possiamo svelare l’identità) ci ha chiesto cosa stessimo facendo, allora abbiamo spiegato che volevamo pubblicare la notizia del furto nella biblioteca.

Così, un pò titubante, quella persona ci ha dichiarato che nella notte in cui è avvenuto il furto, aveva notato qualcuno d’avanti la porta della biblioteca. Il testimone, infatti, abita proprio nelle vicinanze. Quella notte stava tornando da un lungo viaggio. Dopo aver parcheggiato la macchina, nella piazza deserta, sentì dei rumori in fondo alla strada, e giura di aver intravisto una “station wagon” scura parcheggiata d’avanti alla porta della biblioteca. Ma era ancora buio, e non si vedeva molto.

Ma questo, lo ha raccontato ai carabinieri? (chiediamo noi).   "A dire il vero no. Ma non ho visto molto quella notte, non so che aiuto potrei dare".

Cari lettori, come avrete capito, abbiamo nelle mani solo pochi frammenti di una vicenda misteriosa ma soprattutto vergognosa. Scavare ancora nei dettagli per scoprire la verità è un nostro dovere, che potremo svolgere solo se anche Voi ci aiuterete.

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