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Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 19 Agosto 2009 da counselor63

IPNOSI…..UN FENOMENO NATURALE?

 

Quando sentiamo pronunciare questa parola, ci troviamo a discutere con chi crede che la forza di volontà possa ostacolare le capacità comunicative di qualcuno, impedendogli di avere un’influenza significativa nei propri confronti; altre persone credono invece che i messaggi subliminali fatti ad arte possono condizionare chiunque, nessun escluso; altre persone ancora affermano di aver provato l’ipnosi e c’è anche chi sostiene di non averne mai provato gli effetti.

La maggior parte però, in qualche modo, guarda con una certa distanza all’ipnosi. Forse perché se ne è sempre parlato come una risorsa affiancabile al plagio. Si pensa di solito all’ipnosi come un processo comunicativo indotto da qualcuno per avere il sopravvento su di noi. Si ha insomma un po’ paura.

Eppure… e qui sta il bello, l’ipnosi, che potremmo chiamare anche stato alterato di coscienza, trance, comunicazione emotiva, sonno ad occhi aperti e chi più ne ha… più ne metta, è un fenomeno naturale che tutti abbiamo in qualche modo provato.

Sarà sicuramente capitato anche a voi, almeno una volta,  di trovarvi a camminare per strada a piedi o in macchina e rendervi conto solo dopo qualche metro (talvolta anche centinaia di metri), di aver percorso il tragitto senza che ve ne siate coscientemente resi conto. È come se avessimo inserito in quel momento il nostro pilota automatico interiore. Ad esempio in macchina, siamo in grado di manovrare il volante a destra o a sinistra, mettere le frecce direzionali, spingere la frizione e mettere le marce, frenare, accelerare, ascoltare la radio, vedere i segnali stradali, ecc.; ma ci potrebbe capitare di non far caso a tutte queste manovre e solo dopo che abbiamo percorso un bel po’ del nostro tragitto, ci rendiamo conto di aver guidato l’auto, di essere arrivati da qualche parte, mentre la nostra mente era assorta in altri pensieri che nulla avevano a che fare con l’attenzione conscia di guida di un’auto.

Come chiamereste voi questo fenomeno?

Sovrappensiero? Sbadataggine? Disattenzione? Incoscienza? Irresponsabilità?

Potremmo chiamarla come meglio desideriamo, fatto sta che, questo stato emotivo nel quale abbiamo percorso un certo tragitto, ci ha fatto trovare, fisicamente e mentalmente, seduti nella nostra auto e contemporaneamente da qualche altra parte. Stavamo in sostanza vivendo due stati completamente veri ed anche se potremmo affermare che consciamente non ricordiamo nulla di quello che è accaduto, sia mentre eravamo alla guida, sia mentre ci eravamo proiettati mentalmente da qualche altra parte,  ovvero avvertire la sensazione di essere totalmente presi dai nostri pensieri che l’attenzione conscia alla guida era in quegli attimi andata perduta,  siamo stati in grado di crearci in automatico un bello stato ipnotico.

Ecco perché, come già affermato da molti luminari in questa disciplina  (vedi ad esempio: Milton Erickson, Richard Bandler), sostengo che l’ipnosi è uno stato naturale che tutti abbiamo in qualche modo provato. Quello da me riportato, quando siamo alla guida della nostra auto, è solo un esempio per dimostrare che tutti siamo passati più di una volta, attraverso uno stato ipnotico.

Personalmente, considero lo stato ipnotico un momento di alta concentrazione, dove la nostra completa attenzione viene focalizzata in un determinato punto, lasciando che le funzioni vitali controllate dal nostro sistema nervoso continuino a funzionare, ma facendo in modo che il mondo esterno venga pian piano allontanato dalla nostra coscienza, dando spazio ad una nuova realtà del qui ed ora e che può anche essere qualcosa che ha a che fare con il nostro presente e/o passato e/o futuro.

Quest’altro esempio potrebbe venirci in aiuto: quando siamo emotivamente coinvolti in una conversazione, pur trovandoci in un ambiente con molte persone che parlano (un party) e ci sentiamo attratti dall’argomento che stiamo affrontando e magari anche fisicamente dal nostro interlocutore, siamo in grado di focalizzare la nostra attenzione esclusivamente su quello che in quello specifico momento a noi interessa, escludendo la ricezione conscia di tutti gli altri suoni (voci, rumori), immagini (persone, contesti). È uno stato di “focus” sul nostro interesse del momento.

Allora se l’ipnosi (oppure chiamatela come volete) è qualcosa che già naturalmente facciamo, perché la maggior parte ne ha paura?

Sono convinto che i messaggi pubblicitari (Tv, radio, stampa) abbiano un forte impatto sulla nostra emotività, stimolando ad arte i nostri istinti, i nostri valori, i nostri desideri, portandoci ad acquistare qualsiasi prodotto. 

D’altra parte chi crea spot pubblicitari, sa quanto importante sia lasciare che il consumatore  consideri la sua scelta libera, ma allo stesso tempo sa che è importante stimolarlo dal suo interno (istinti, valori, desideri) affinché inconsciamente lo stesso possa indirizzare il suo acquisto verso un prodotto piuttosto che un altro.

Anche il rilassamento psicofisico è in qualche modo uno stato ipnotico. Molte persone riescono a raggiungere stati più o meno profondi di rilassamento psicofisico emotivo, grazie alla visualizzazione autoindotta di alcune immagini e la sovrapposizione di altre submodalità legate al nostro sistema sensoriale.

Per concludere, non credo che  esistano persone non ipnotizzabili, penso piuttosto che vi siano esseri umani facilmente o difficilmente ipnotizzabili. Considero altresì l’ipnosi come uno “strumento” utile per il superamento di alcuni disagi psicofisici emotivi accusati dagli esseri umani, ma anche, nella sua forma più leggera (rilassamento) uno strumento capace di dare maggiore serenità e tranquillità a chi ne fa uso.

Rimane naturalmente la considerazione che l’ipnosi può essere imparata da chiunque e pertanto come tale può essere praticata su chiunque ad insaputa del ricevente, ecco perché scuole serie di ipnosi si assicurano che tali tecniche vengano insegnate a professionisti e dagli stessi utilizzate nel rispetto della professione che svolgono e della categoria che rappresentano.

 

Massimo Catalucci

 

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Commenti al Post:
daianasara
daianasara il 24/08/09 alle 17:10 via WEB
l'ipnosi viene considerata da buona parte della gente con diffidenza e scetticismo.Penso che è una pratica terapeutica che ci mette in contatto profondo con la nostra mente inconscia,ci rende consapevoli dei nostri bisogni più veri...un caro saluto
 
 
counselor63
counselor63 il 24/08/09 alle 18:31 via WEB
Ciao daianasara, voglio subito ringraziarti per il gradito invito nel tuo spazio amici, che naturalmente ho accettato. In merito al tuo commento al mio post sull'ipnosi, ed esattamente alla tua considerazione dello stato ipnotico da te definito "pratica terapeutica", vorrei farti partecipe di un altro mio pensiero legato alla pratica dell'ipnosi. Io penso che essendo un "fenomeno naturale" che tutti in qualche modo abbiamo provato, anzichè parlare di terapia, che mi fa tanto pensare alla somministrazione di un prodotto per curare un malato, preferisco pensare all'ipnosi come risorsa umana che può potenziare le risorse stesse di cui ognuno di noi è in possesso dalla nascita. Ritengo infatti, come il Dott. Richard Bandler e il Prof. Milton Erickson, che è l'individuo che mette in atto il processo ipnotico per il cambiamento di uno stato emotivo. L'operatore è lo strumento, lo starter e l'orientatore, che dirige con conoscenze e competenze la persona verso la realizzazione dei propri progetti. Non sempre con l'ipnosi si prende coscienza di ciò che abbiamo bisogno, in alcuni casi, l'inconscio che ne sa molto di più della nostra coscienza, chiude la possibilità di far affiorare alla coscienza stessa dettagli di esperienze che preferisce rimangano in un archivio mentale, in un posto sicuro dove non possono creare eventuali ostacoli e/o limitazioni. Tuttavia in questo processo, anche se alcuni dettagli non vengono alla coscienza, rimangono gli effetti positivi del lavoro ipnotico praticato. Cordialmente Massimo Catalucci
 
silvia1943
silvia1943 il 27/08/09 alle 14:58 via WEB
BUONGIORNO MASSIMO, HO LETTO CON ATTENZIONE E INTERESSE QUANTO DA TE POSTATO ,E SONO ASSOLUTAMENTE CONCORDE NEGLI ESEMPI CITATI .PERSONALMENTE L'IPNOSI E' UNA STATO CHE DA SEMPRE EMOTIVAMENTE MI HA COINVOLTO , I TUOI ESEMPI SI VIVONO QUASI QUOTIDIANAMENTE; GUIDARE L'AUTO E POI FARE FATICA A CAPIRE DOVE CI SI TROVA , TROVARSI TRA UNA MAREA DI GENTE RUMOROSA ED ESTRANIARSI DA TUTTO ...ALTRE COSE CHE TU HAI GIA' CITATO , LE VIVO CON MOLTA FREQUENZA ,E SONO CONVINTA CHE OGNUNO DI NOI OGNI GIORNO VIVE QUESTE ESPERIENZE , SINCERAMENTE L'IPNOSI MI AFFASCINA..E SAREI BEN LIETA DI SOTTOPORMI A QUESTO STATO . GRAZIE MASSIMO PER L'ARGOMENTO TRATTATO, ESSO E' DI INTERESSE COMUNE PER TUTTI . PENSO CHE MOLTE PERSONE PUR VIVENDO ESEMPI SIMILI , NON ABBIANO IL CORAGGIO DI PRENDERE COSCIENZA DI QUANTO ACCADUTO...PER PAURA , PAURA DI CIO' CHE A VOLTE NON SI RIESCE A CAPIRE . BUONA SERATA MASSIMO . A PRESTO :)
 
 
counselor63
counselor63 il 28/08/09 alle 12:50 via WEB
Ciao Silvia1943, grazie per il tuo commento al mio post. Il discorso dull'ipnosi da sempre credo che affascini un pò tutti, al di la del fatto che ognuno possa relazionarsi poi in modo esclusivamente personale a questo fenomeno. Il mio post voleva solo portare, come sempre, l'attenzione su concetti, espressioni, argomenti, che spesso vengono distorti e creano una ulteriore confusione nella gente anzichè una sana informazione. Riprenderò questo argomento in un mio post successivo, perchè il mio amico Pier Luigi Lando (neuropsichiatra infantile) mi ha chiesto di approfondirlo anche in relazione ad alcuni lavori che stiamo portando avanti insieme con la nostra associazione I.N.S.E.U. (Istituto Nazionale di Studi dell'Esperienza Umana), sperando di apportare, con molta umiltà, argomenti sui quali è possibile riflettere e criticare con spirito costruttivo. Un cordiale saluto. Massimo Catalucci
 
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