LOGOS
Proviamo a comunicare, condividere, criticare per costruire, confrontarci, ascoltarci, relazionarci. Proviamo a crescere oltre i nostri confini.
L'Ass. I.N.S.E.U. è nata dall'unione di un gruppo di persone che trovano un unico interesse nello sviluppo e potenziamento delle risorse umane, abbracciando pensieri diversi che spingono alla ricerca continua della "magia umana" ma che convergono inequivocabilmente verso un unico importante consistente valore:
L'ENTITA' UMANA
L'approccio olistico, che accomuna i soci dell'associaizone I.N.S.E.U., vuole essere un invito a guardare l'essere umano nella sua interezza per comprendere meglio le sue particolarità che lo compongono, aggiungendo quindi valore al dettaglio, che va si considerato importante, ma comunque sempre parte integrante ed imprescindibile di un intero.
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Post n°42 pubblicato il 27 Aprile 2010 da counselor63
Il Counseling è una professione socio-relazionale identificata in italia come “attività socio assistenziale non residenziale nca” (codice ATECO 88.99.00) ed in attesa di una legge nazionale che la regolamenti, così come accaduto da tempo in altri stati europei. E’ una professione già comunque largamente diffusa nel nostro paese e alla quale molte persone si avvicinano sia in qualità di futuri operatori nel settore socio assistenziale, sia in qualità di fruitori del servizo di assistenza per risolvere problematiche legate ai propri aspetti emotivi, ritenuti limitanti. “Il Counselor (così è chiamato colui che svolge la professione di Counseling) è un professionista che interviene nelle problematiche emotive dell’essere umano, privilegiando l’empatia affettiva rispetto a quella cognitiva, facendo riferimento anche alle strutture archetipiche dell’umano, sia nella coscienza collettiva che nell’inconscio collettivo.” Questo è quanto il Prof. Vincenzo Masini espresse nel corso di una sua conferenza internazionale sul Counseling. É una forma di dialogo consapevole tra una o più persone, nella quale il Counselor utilizza tecniche e metodologie che aiutano l’individuo ad uscire da situazioni di svantaggio legate appunto a blocchi emotivi. Questi blocchi si manifestano generalmente proprio negli aspetti relazionali, per cui l’individuo stesso vive internamente sensazioni di: abbandono, rabbia, delusione, avvilimento, oppressione, ansia, isolamento, esclusione, insicurezza, timidezza, ecc., che possono minare la sua vita sociale fino ad allontanarlo da essa, aumentandone la sua sofferenza. Ho una mia teoria su questo aspetto dell’esistenza umana. Immaginiamo che ognuno di noi inizi a costruire il proprio modello del mondo già dal momento in cui viene concepito. Se pensiamo infatti a noi come un nucleo biologico, emotivo e spirituale( 1), che prende vita nel mondo nel momento in cui il seme maschile feconda l’ovulo femminile, potremmo accorgerci che in quell’istante siamo divenuti effettivamente un’entità che occupa una posizione in uno spazio molto grande (universo), dando luogo all’inizio della registrazione di una “traccia della memoria delle esperienze personali”. Può anche accadere che l’emotività sia percepita dalla persona a livello corporeo, per cui la persona può arrivare a somatizzare il disagio, di natura emotiva appunto, in specifiche aree del corpo. É facile incontrare persone che, escluse naturalmente forme patologiche (accertamenti effettuati attraverso analisi e controlli medici), accusino ugualmente fastidi che talvolta vengono descritti dalle stesse come veri e propri dolori e che questi siano localizzati in alcune parti del corpo e con una certa ricorrenza. Potrebbe essere l’esempio di quella persona che soffre spesso di fastidi allo stomaco e a cui i medici hanno detto che è solo una forma di ansia o eccesso di nervosismo e niente più. Ma la persona, i sintomi di quel fastidio li sente ugualmente e sta male e non sa cosa fare. Lasciare che una somatizzazione possa lavorare nel tempo, tamponandone gli effetti magari con dei farmaci (prescritti esclusivamente da medici) ogni qualvolta il sintomo si fa sentire e placandone la sofferenza fisica, evitando altresì di affronatre il problema emotivo che li ha generati, potrebbe anestetizzare il sintomo momentaneamente, dando però l’opportunità alla pressione emozionale negativa di aumentare, esponendo la persona ad una eventuale e possibile manifestazione patologica futura (vedi ad esempio, nel caso di una somatizzazione allo stomaco, l’insorgere nel tempo di ulcera). Il costante stress (distress) a cui la persona è sottoposta innesca un meccanismo di difesa che attiva il sistema endocrino facendolo lavorare in modo straordianrio (vedi mio precedente articolo DEEP: Dialogo conl’Esperienza Emotiva Personale - seconda parte). Nel caso di una somatizzazione come quella sopra portata ad esempio, il Counselor concentrerà la sua attenzione sul fastidio manifestato dal suo assisitito, facendo emergere dallo stesso una serie di informazioni sotto forma di verbalizzazioni che meglio rappresentano la sofferenza manifestata nel suo corpo e che emotivamente, sono riconducibili a esperienze dalla stessa vissute in modo non conforme alle sue aspettative di vita. Questo lavoro di ascolto attivo a cui il Counselor si dedica viene trasmesso alla persona che assiste e la stessa viene invitata a prestare l’attenzione emotiva dovuta a quanto sta accadendo dentro di sé (aspetti sensoriali). Questo lavoro fornirà al Counselor quegli elementi simbolici (verbali e non) necessari per soddisfare in modo conforme al sistema inconscio del suo assisitito, i bisogni emotivi dello stesso. Personalmente definisco l’attività di Counseling come una forma di “personal training”, dove l’altro /gli altri apprendono in modo individuale come funziona il proprio sistema emotivo, liberando le potenzialità che lo stesso sistema racchiude e spingendo ogni singolo individuo verso la comprensione logica e/o emotiva dei propri bisogni e dei comportamenti correlati, nonché la comprensione logica e/o emotiva di cosa lo stesso ha bisogno per modificare e/o esaltare comportamenti passati, presenti e futuri, con l’obiettivo di migliorare la qualità della propria vita emotiva e mantenerla all’interno dei vari contesti in cui lo stesso vive: famiglia, lavoro, studio, divertimento, sesso, ecc.. In conclusione, il Counseling è costituito da una serie di abilità, di esperienze e di comprensioni sul significato della natura umana e delle relazioni che si instaurano tra gli esseri umani. Il Counselor opera mediante relazioni di affinità sociosolidale con il/i suo/suoi interlocutore/i; egli diventa ciò di cui l’altro ha bisogno per sciogliere i blocchi emotivi che si sono formati in esso a causa di relazioni oppositive di natura affettiva, quali: l’equivoco, l’incomprensione, l’evitamento, la delusione, l’insofferenza, il fastidio ed il logoramento. Ogni attività di Counseling, si poggia su uno o più metodi e tecniche che permettono al Counselor stesso di operare al meglio con il/i proprio/i assistito/i. Massimo Catalucci
(1) Spirituale: “nel dizionario della lingua italiana (editore De Agostini) questa parola viene definita come essenza incorporea posta da alcune religioni e da alcune concezioni filosofiche quale principio universale di vita, identificata con Dio e comunque con una divinità”. |
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