LOGOS
Proviamo a comunicare, condividere, criticare per costruire, confrontarci, ascoltarci, relazionarci. Proviamo a crescere oltre i nostri confini.
L'Ass. I.N.S.E.U. è nata dall'unione di un gruppo di persone che trovano un unico interesse nello sviluppo e potenziamento delle risorse umane, abbracciando pensieri diversi che spingono alla ricerca continua della "magia umana" ma che convergono inequivocabilmente verso un unico importante consistente valore:
L'ENTITA' UMANA
L'approccio olistico, che accomuna i soci dell'associaizone I.N.S.E.U., vuole essere un invito a guardare l'essere umano nella sua interezza per comprendere meglio le sue particolarità che lo compongono, aggiungendo quindi valore al dettaglio, che va si considerato importante, ma comunque sempre parte integrante ed imprescindibile di un intero.
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(SEGUE post 22) IPNOSI…..UN FENOMENO NATURALE?
Rispondo alla domanda inviatemi da Pier Luigi Lando
http://www.pierluigilando.net/Ecologiapsicosociale/Eps.htm
relativa al post 22 su indicato.
1) …si potrà considerare atto ipnotico quando nel training autogeno si propone al soggetto in rilassamento di concentrare l'attenzione su un punto, un'area, una figura geometrica, ecc.?
Per quanto mi riguarda, credo proprio che l’attenzione rivolta in uno specifico punto, sia essa una figura geometrica o quant’altro, induca ad uno stato ipnotico. Poi naturalmente potremmo parlare della profondità dello stato ipnotico. Dal semplice stato di trance leggera (onde alpha), dove il soggetto è presente (rilassamento vigile - conscio/inconscio), a stati di trance più profonda, dove il soggetto ipnotizzato non ricorda nulla consciamente (sonnolenza e primo stadio del sonno: onde theta; sonno profondo: onde delta).
Credo altresì che, in base ai casi da trattare, sia valido utilizzare stati di trance diversa. Mi spiego meglio. Forse ci sono situazioni passate della persona, come ad esempio traumi derivati da violenze sessuali in giovane età, che richiedono un trattamento profondo della psiche del malcapitato, senza far affiorare alla sua coscienza l’esperienza negativa dallo stesso vissuta. In questo caso credo che una trance profonda possa essere utile. In situazioni invece quali ad esempio una fobia, quale la paura dell’altezza, salire in ascensore; oppure in altri blocchi emotivi quali ad esempio sostenere un esame scolastico, affrontare il proprio capo al lavoro e/o ancora il cambiamento di una cattiva abitudine e/o altre simili limitazioni; credo che uno stato di trance leggera con una frequenza delle onde cerebrali tra gli 8 e i 14 Hz. (onde Alpha) sia più indicata.
Non escludo però la possibilità di utilizzare una trance leggera anche in situazioni quali traumi violenti su già riportati, in questo caso però è importante assicurarsi che l’inconscio della persona sia d’accordo (1) a far rivivere consciamente alla stessa il suo passato fortemente traumatico e debilitante.
(1)…l’inconscio della persona sia d’accordo……:
Massimo Catalucci
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