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« DEPECHE MODE | Messaggio #71 » |
Post n°70 pubblicato il 11 Maggio 2006 da DivinoMarchese
The Age of Plastic (1980) è il primo album pubblicato da Trevor Horn e Geoff Downes con il nome The Buggles. È un concept album pop basato sul tema fantascientifico della vita nel futuro, in un mondo di tecnologie contemporaneamente sorprendenti e inquietanti. The Age of Plastic viene generalmente considerato una pietra miliare della musica pop, soprattutto per il modo in cui esso anticipava un decennio di musica "elettronica" in senso stretto o lato. L'atmosfera futuristica viene creata soprattutto con l'uso di strumenti che alla fine degli anni '70 erano all'avanguardia, come sintetizzatori e drum machine, utilizzati in Age of Plastic con creatività ed equilibrio raramente eguagliati nel pop dei decenni successivi. Il risultato fu molto probabilmente una fonte d'ispirazione importante per molta della new wave e della musica elettronica degli anni '80-'90, e anticipa in parte il lavoro di artisti come Brian Eno, Gary Numan, Depeche Mode e innumerevoli altri. Una delle opere che si possono considerare più direttamente "derivate" da Age of Plastic è, probabilmente, I, Robot di Alan Parsons Project. I testi sono a tratti molto interessanti: Kid Dynamo parla dell'effetto negativo dei mass media sulla fantasia e l'immaginazione umani; I Love You, Miss Robot della dipendenza dalla tecnologia. Nonostante la registrazione originale sia ovviamente analogica, anche la qualità del suono è ampiamente al di sopra degli standard dell'epoca. L'album fu pubblicato in seguito al grande successo del singolo Video Killed the Radio Star (1979), ai primi posti nelle classifiche di molti paesi. Altri tre brani dell'album furono proposti come singoli (Living in the Plastic Age, Clean, Clean e Elstree) ma con meno successo. Video Killed the Radio Star e The Age of Plastic procurarono una grande visibilità a Horn e Downes, che poco tempo dopo la pubblicazione del loro album di debutto furono invitati da Chris Squire a unirsi alla storica band progressive degli Yes. L'album che ne risultò, Drama, ricorda per qualche aspetto Age of Plastic, anche nei testi: la tecnologia torna in brani come Machine Messiah o Into the Lens (I Am a Camera). [modifica] Tracce
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