Creato da: giancla56 il 27/11/2004
Una bacheca, appunto. Un posto dove attaccare foglietti, post-it, annotazioni. Dove appendere pensieri, foto, emozioni, immagini, riflessioni, sfoghi, sentimenti,sorrisi, incazzature e pianti. Ma non una bacheca privata, solo mia. Anche di quelli che, se vorranno, potranno usarla.

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io sto con Kate Moss.

Post n°720 pubblicato il 28 Settembre 2005 da giancla56



come si evince dal titolo, questo post è caldamente sconsigliato a moralisti, perbenisti, ipocriti, teo-cons, paternalisti, assolutisti culturali e lettori del Foglio.
essi, con tutto il rispetto, possono tranquillamente astenersi e leggere qualcos'altro.

dicevo che sto con Kate Moss:

- perchè è una gran gnocca, e gia sol per questo le voglio bene.
- perchè la vita di Kate Moss è sua e ne fa quello che ritiene più opportuno.
- perchè se, come dice Natalia Aspesi, è considerata una professionista inattaccabile e si fa di coca dall'età di sedici anni, è la prova vivente del fatto che il problema non è la sostanza, ma come uno riesce a gestirla.
- perchè penso che se le motivazioni profonde sono l'abitudine, la perdita di un genitore, l'essere sempre "in palla" o la depressione o altro, a noi non ce ne dovrebbe fregare niente. ognuno reagisce ai colpi della vita come meglio crede, o può.
- perchè il fatto che una buona parte dei suoi soldi sia andata nelle tasche della criminalità organizzata non è colpa sua, né della sostanza, ma delle leggi degli Stati in materia.
- perchè farsi di coca è bello.
- perchè paragonare un tiro di coca ad una passeggiata, o ad un bignè al cioccolato è da imbecilli o, quantomeno, da ignoranti.
- perchè ci si può fare di coca per tutta la vita senza dilapidare patrimoni, scippare vecchiette o diventare un Canaro.
- perchè pippare non è uno status symbol, come ai bei tempi dell' Avvocato, ma una delle innumeri e diverse modalità dell'esistenza.
- perchè credo che dovrebbe esistere una certa qual differenza tra il peccato ed il reato. e comunque il peccato è per chi ci crede, non per tutti.
- perchè penso, come dovrebbe chiunque si definisca liberale, che "senza danni a terzi, non esiste crimine".
- perchè c'ho un figlio di ventiquattro anni e, col padre che si ritrova, stenta pure a farsi le canne. l'unico suo vizio sono le Marlboro. e trombare.


postfazione, non off-topic:
mi piacerebbe tanto vedere cosa fa la dolcissima e intrigantissima Guia Soncini dopo un paio di piste di quelle giuste.
purtroppo, rimarrà sempre un pio desiderio.

:)



 
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Commenti al Post:
greatkingrat0
greatkingrat0 il 29/09/05 alle 09:00 via WEB
concordo pienamente con te. io credo che ognuno di noi sia libero di fare ciò che vuole, purché naturalmente non faccia del male al prossimo. ciao
(Rispondi)
 
 
giancla56
giancla56 il 29/09/05 alle 11:06 via WEB
ciao, great. in effetti è uno dei princìpi della criminologìa liberale: nullum crimen sine iniuria. ma del quale, ogni tanto, si perdono le tracce. :)
(Rispondi)
 
alport
alport il 29/09/05 alle 09:53 via WEB
Oh si Gian, perfettamente d'accordo anche se qualcuno che ha bisogno di stupefacenti (o alcool)in eccesso per rincoglionirsi o esaltarsi io non lo capirò mai. Sono anche convinta che chi prende stupefacenti oggi lo fa consapevolmente quindi quando poi ne paga conseguenze in salute non sono problemi miei, non me ne può fregare di meno, non deve venire a chiedermi soldi per le comunità e non ha nessuna comprensione. Chi è causa del suo mal pianga se stesso. A me infatti non fanno pena né Kate Moss né tantomeno Calissano: la prima è pagata per la sua immagine (anoressica, quindi pure li lasciamo perdere....) e il secondo si è proposto lui come un damerino leccato con la faccetta da bravo ragazzo quindi sapevano a cosa andavano incontro, indi per cui, cazzi loro. Giusto? Siamo d'accordo? Mi sa di no..... ho come questa vaga impressione.....Ciao, A
(Rispondi)
 
 
giancla56
giancla56 il 29/09/05 alle 10:55 via WEB
e invece, vedi com'è la vita, in linea di massima siamo d'accordo. c'è solo un problema di sfumature: dal tuo commento traspare (ma può darsi che mi sbagli) non una difesa del libero arbitrio, ma una sòrta di "chi è causa del suo mal, pianga sè stesso", una vena, seppur blanda, di menefreghismo. che nel mio post non c'era. e che traspare anche dall'accenno alle comunità e ai soldi. mi viene in mente il Guccini della "Piccola storia ignobile" ("se tu te la sei voluta, a loro non importa niente: te l'avevan detto che finivi male"). questo modo di ragionare sulla sanità a me pare piuttosto sdrucciolevole. :)
(Rispondi)
 
 
 
alport
alport il 29/09/05 alle 11:58 via WEB
Certo che si.... per questo mi sembrava strano che fossi d'accordo con me. Seguimi: tu sei libero di fare ciò che credi basta ovviamente che non nuocia ad altri ma questo è un altro discorso. Ne paghi però anche le conseguenze e se ti fai male sono assolutamente problemi tuoi e non della "società", o secondo te no? Nel momento in cui uno ha una overdose o gli muore qualcuno vicino o capisce che in fondo tanto salutare non è, perché dovrebbe automaticamente diventare un problema altrui? Se ti vuoi ammazzare sono solo problemi tuoi ma lo sono fino in fondo..... Troppo comodo il contrario!!!
(Rispondi)
 
 
 
 
giancla56
giancla56 il 29/09/05 alle 12:13 via WEB
mi spiego. io capisco perfettamente la logica del discorso. libero arbitrio, va bene, però se ti fai male son cazzi tuoi. in linea teorica non farebbe una piega. il problema è che, se dovessimo DAVVERO applicare questo principio, si creerebbero delle complicazioni. piuttosto gravi, direi. esempio (tralascio il solito argomento dei tumori da fumo di sigarette, perchè so benissimo come la pensi...): incidente stradale. chi è che non sa che correre con l'auto è pericoloso? allora, che facciamo? se uno s'appiccica ad un palo ed è colpa sua lo ricoveriamo in rianimazione solo se dimostra di avere i soldi sufficienti? altrimenti lo lasciamo lì? esistono sport rischiosi: con un rugbista che si rompe una vertebra, uno sciatore che si frattura una gamba, che facciamo? e con un tizio che, cambiando una lampadina in casa, rimane folgorato che si fa? e con uno che si piglia la polmonìte dopo aver fatto il bagno a mare d'inverno? ecco cosa intendevo dicendo che affrontare i problemi sanitari con il criterio del libero arbitrio è sdrucciolevole. ma, si sa, io sono un pericoloso relativista: l'assoluto non mi convince. mai. :)
(Rispondi) (Vedi gli altri 3 commenti )
 
 
 
 
alport
alport il 29/09/05 alle 12:37 via WEB
No no, non ci siamo capiti, non parlavo di cure mediche, quelle è ovvio che bisogna darle, ci mancherebbe altro! Se facciamo quel tipo di discorso allora uno dovrebbe applicarlo agli obesi ecc ecc ecc come dici tu. Io dicevo un'altra cosa, parlavo di comprensione più che altro. A me delle carriere rovinate di Kate Moss e di Calissano non me ne frega nulla, non c'ho nessuna pietà, si attaccano, sono fatti loro. Questo intendevo. Te capi?
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giancla56
giancla56 il 29/09/05 alle 13:00 via WEB
ok, ora è tutto più chiaro. parlavi delle loro carriere. concordo: non me ne frega niente. :)
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alport
alport il 29/09/05 alle 12:39 via WEB
P.S. sulle comunità terapeutiche. Se uno finisce all'ospedale per curarsi di qualcosa che abbia o meno a che fare con droghe va sicuramente curato. Se invece viene richiesto di accollarsi i costi delle comunità no, manco per niente, quelle se le pagassero da soli o gliele paghino i genitori, questo intendevo.
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harpley
harpley il 29/09/05 alle 11:32 via WEB
io sto con te..... ....perchè la penso esattamente come tu hai esposto....
(Rispondi)
 
 
giancla56
giancla56 il 29/09/05 alle 11:43 via WEB
grazie. fortunatamente, non credo che siamo soli. ciao. :)
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