Creato da: Soul_Edge il 31/10/2007
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L'Obiettore entra in farmacia

Post n°2 pubblicato il 31 Ottobre 2007 da Soul_Edge
 

Giusto ieri tutte le fonti di informazioni italiane riportavano la notizia dell'ennesima uscita del Papa. Pare infatti che B16 intervenendo al congresso internazionale dei farmacisti cattolici abbia annunciato il "diritto riconosciuto" dei farmacisti all'obiezione di coscienza. Sarebbe immorale infatti, secondo la dottrina cattolica, vendere medicine "che abbiano scopi chiaramente immorali, come per esempio l'aborto e l'eutanasia". Per fare ciò ovviamente servirebbe una modifica della legge in questione, l'articolo 38 del testo unico delle leggi sanitarie, che invece prevede l'obbligo di consegnare il farmaco dietro ricetta medica da parte dei farmacisti, come ricorda Caprino, il segretario nazionale di Federfarma. Se quest'articolo venisse effettivamente cambiato, comporterebbe un'ipotetica impossibilità dell'utente a trovare determinati farmaci. Questa, a mio parere, è l'ennesima ingerenza del Vaticano allo Stato italiano, i cui politici si affrettano molto spesso a recepire come giusto e universalmente morale quasi ogni cosa venga pronunciata dalla bocca di B16. Dico quasi perchè, quando il papa ha parlato del precariato come un male, ben pochi ne hanno parlato, e nessuno dei partiti cattolici ha preso veramente posizione contro il precariato. Purtroppo temo che in questo caso specifico non vi sia eguale attenzione nel giudicare i diktat papali. Penso infatti che questa determinata proposta venga discussa in sede parlamentare. Per fortuna le farmacie sono in mano a privati, quindi devono sottostare alle leggi del mercato. Trovo infatti difficile che un privato neghi ad un possibile acquirente l'acquisto di un determinato prodotto. Sarebbe come andare dall'ortofrutta e sentirsi dire "Per me è moralmente sbagliato vendere zucchine. Che ci devi fare?".  Noi saremmo liberissimi di cercare un altro negozio di verdure e comprare tutti gli ortaggi che ci pare. Stesso dicasi per le farmacie, non vendere un determinato farmaco avrebbe l'unico effetto di far cambiare farmacia all'acquirente in questione. Quest'ulteriore tentativo di interferire con le leggi statali sembrerebbe pure strutturato male. Ciò non toglie che sia sbagliata l'idea stessa di modificare l'ordinamento legislativo di uno stato in base ad una culto, cercando quindi di imporre la morale religiosa a tutta la società. E' esattamente ciò che accade negli stati islamici, dove si legifera in base dettami degli Imam. Per fortuna i distributori automatici non possono obiettare la mia scelta...

 
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Commenti al Post:
jacopo147
jacopo147 il 31/10/07 alle 13:30 via WEB
non è una novità purtroppo, l'ingerenza religiosa del vaticano negli affari italiani, e non solo, è una cosa oltre che fastidiosa che prova quanto siano boriosi nelle loro azioni, in più credendosi nel giusto sopra l'opinione altrui e i diritti altrui peccano e non di poco in superbia... sarebbe ora che venissero stipulati degli altri patti tra chiesa e stato...qualcosa di più serio di quelli fascisti attualmente in vigore. bel post.
(Rispondi)
 
lavendemmia83
lavendemmia83 il 31/10/07 alle 15:13 via WEB
benvenuto...ottimo blog...l'idea non è male..per tornare al tuo post voglio solo ricordare che l'italia è uno stato liaco...lo dice la costituzione ma puntualmente (o quasi come hai ricoprdato anche tu) la politica si genuflette e china il capo d'innanzi alle avocature vaticate...inammissibile!!!
(Rispondi)
 
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