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Post n°21 pubblicato il 30 Dicembre 2007 da La_stupida
I fuochi d'artificio e i botti con cui ancora molte persone festeggiano il capodanno causano numerosi feriti anche gravi tra gli esseri umani, ma danni altrettanto gravi capitano agli animali che, avendo un udito più sviluppato del nostro, ne fuggono terrorizzati e molti di loro rimango investiti da auto di passaggio. L'OIPA e le altre associazioni di volontariato, i canili e i gattili ricevono ogni anno ai primi giorni di gennaio, segnalazione di smarrimenti di animali che sono fuggiti al rumore. Un animale in preda al panico e allo stress non risponde al richiamo ma fugge come impazzito, quindi è bene seguire alcune regole: Leggi i consigli alla pagina |
Post n°20 pubblicato il 21 Dicembre 2007 da La_stupida
La PETA ha lanciato un boicottaggio internazionale di tutti i prodotti della MARS, perche' questa azienda esegue orrendi test su animali, nemmeno obbligatori per legge, quindi potrebbe smettere quando vuole. Ora, boicottare MARS e' molto facile, anzi, automatico, perche' nessuno dei prodotti MARS e' vegan, tutti contengono latte, per cui sono gia' esclusi dai nostri consumi... E' bene comunque informare della situazione conoscenti non ancora vegan ma contro la vivisezione, in modo che non comprino piu' questi prodotti, e partecipare all'invio di proteste tramite questo modulo: (basta inserire email, nome, cognome, data di nascita, nella colonna di destra, la parte a sinistra lasciatela come sta). I prodotti MARS da boicottare sono: Snickers, M&M's, Twix, Milky Way, 3 Musketeers, Starburst, Dove, Skittles e altri. Proprio ora la MARS sta finanziando uno studio all'Università di San Francisco in California nel quale i ricercatori nutrono a forza dei ratti, infilando loro dei tubi di plastica in gola. Gli animali vengono poi uccisi e squartati. La MARS ha pagato anche per: - Costringere dei topolini a nuotare in acqua e pittura e trovare una piattaforma nascosta per non affogare, solo per essere uccisi successivamente - Inserire chirurgicamente dei tubi di plastica nelle arterie carotidee di cavie e iniettare del cacao nelle vene giugulari per indurre diminuzioni estreme di pressione sanguigna - Costringere dei conigli a diete ad alto contenuto di colesterolo con quantità variabili di cacao e poi recidere ed esaminare i vasi sanguigni che conducono al cuore. Maggiori informazioni sul sito: Sul perche' i prodotti che contengono latte (e uova) sono da non consumarsi se non si vogliono uccidere animali, potete invece leggere questa lettera, se non l'avete ancora fatto: |
Post n°19 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da La_stupida
Petizione contro la crudelta' verso gli animali del gruppo paramilitare governativo Ponchos Rojos La vigliaccheria umana non ha limiti!!!Non ci sono parole... Possiamo pero' firmare la petizione qui: Sbrighiamoci a farlo per favore!!! |
Post n°18 pubblicato il 12 Dicembre 2007 da La_stupida
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Post n°16 pubblicato il 07 Novembre 2007 da La_stupida
Una web cam sulla vita di alcune mucche in una stalla. Notare quanta paglia hanno a disposizione....e sono legate x il collo, in modo da restare in un'unica posizione sempre. C'è un telecamera puntata su di loro, quindi devono essere sempre pulitissime. Nella realtà di molte altre stalle le cose sono ben diverse.... Personalmente trovo le immagini penose e angoscianti. Disgraziati animali che passano la loro esistenza legati alla catena dove possono solo alzarsi e accucciarsi. Se questa è vita.......che squallore!!!! Bisognerebbe però essere più realisti e mettere una web cam anche in un mattatoio o in un allevamento intensivo, magari in un laboratorio di sperimentazione, senza nascondere nulla... http://www.fisgonia.com/view/291 |
vi ricordiamo che la "Petizione internazionale per la sostituzione degli esperimenti su animali in Europa" di cui e' disponibile il modulo sul sito AgireOra qui: deve pervenirci *entro il 30 novembre* (giorno piu', giorno meno). Percio', avete ancora circa 3 settimane per raccogliere le firme, e poi occorre spedire i moduli firmati all'indirizzo indicato sulla petizione. Vi raccomandiamo di fare un ultimo sforzo per la raccolta di firme, e poi inviarci entro la fine del mese tutti i fogli compilati. L'iniziativa e' spiegata in dettaglio qui: Grazie a tutti per l'aiuto, in questi mesi sono stati raccolti centinaia di moduli firmati, e sono stati tutti spediti alle associazioni promotrici in Gran Bretagna! |
Post n°14 pubblicato il 30 Ottobre 2007 da La_stupida
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Post n°13 pubblicato il 30 Ottobre 2007 da La_stupida
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Troppo spesso si dimentica che gli animali non sono oggetti, ma esseri senzienti che intuiscono quando è arrivato il momento di morire. E ne hanno terrore. Soprattutto in un mattatoio, dove l'odore del sangue riempie le raffinate narici dei compagni di sventura in attesa di essere "giustiziati". Questo toro aveva capito ciò che l'attendeva e ha cercato di sfuggire al suo terribile destino. Davvero grandi gli uomini che sanno nutrirsi di tutto questo spavento e terrore. Assolutamente fuori luogo l'articolo che descrive quasi con tono ironico, la fuga disperata dell'animale con il "lieto fine" dell'abbattimento di quest'ultimo. L'unica cosa che interessa è la sistemazione della recinzione per evitare altri incidenti. Non una parola su quello che il povero toro ha provato. Già, ma la carne da macello non è annoverata fra i viventi...il panico è solo per gli uomini giusto? |
Post n°11 pubblicato il 22 Settembre 2007 da La_stupida
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Post n°10 pubblicato il 21 Settembre 2007 da La_stupida
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Post n°9 pubblicato il 16 Settembre 2007 da La_stupida
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Qualche giorno fa è stato pubblicato sul sito di AgireOra una notizia relativa all'esportazione di scimmie dalla Malesia per la vivisezione: Ora sono riusciti a mettersi in contatto con una delle associazioni del posto che sta osteggiando questa decisione, la quale gli ha mandato gli indirizzi delle istituzioni malesi verso cui protestare, come stanno facendo gia' anche altri attivisti in altre nazioni. In sostanza, in Malesia le scimmie sono considerate come da noi sono i considerati i cinghiali e gli ungulati in generale: animali "nocivi" di cui liberarsi. Dato che la sfrenata urbanizzazione ruba spazi vitali agli animali, le scimmie hanno imparato ad andare a cercare da mangiare proprio nelle citta', e "danno fastidio". Da qui, la decisione di annullare il divieto ventennale di esportazione delle scimmie che vigeva in Malesia. Le scimmie esportate sono destinate soprattutto a rifornire i laboratori di vivisezione e a essere sottoposte a esperimenti che sappiamo bene essere terribili. Ironicamente - anche se non c'e' nulla da ridere - questo non risolvera' affatto il problema delle scimmie in citta', perche' gli animali che i laboratori richiedono sono quelli selvatici e non quelli "urbanizzati"... Per maggiori informazioni sul destino di questi poveri animali leggere l'articolo di cui sopra. Da notizie piu' recenti, pubblicate sui giornali locali, si e' inoltre saputo che almeno un'azienda ha gia' proposto un "piano commerciale" che prevede l'esportazione di 12-20.000 scimmie ogni anno, con vari carichi da 2.000-2.500 animali l'uno. I probabili acquirenti sono due laboratori e un allevamento di scimmie per la vivisezione in Cina. Anche uno dei due laboratori si trova in Cina. Diamo una mano agli attivisti locali e partecipiamo alla protesta internazionale! Scriviamo in italiano a: (e' il Consolato Onorario della Malesia in Italia - Venezia; gli indirizzi email ufficiali dell'ambasciata a Roma e del consolato a Milano non funzionano, quindi non segnalateceli per favore) Messaggio-tipo: --------------- Spett.le Consolato Onorario della Malesia in Italia - Venezia Egregi signori, vi scrivo per unirmi alla richiesta di tanti cittadini italiani (oltre che di altre nazioni nel mondo e della Malesia stessa) a favore delle scimmie malesi. Vi chiedo di fare quanto in vostro potere per indurre il Ministero dell'Ambiente della Malesia a riattivare il divieto di esportazione delle scimmie e non permettere che questi animali vengano destinati a laboratori di vivisezione di tutto il mondo. Gli esperimenti che questi animali sono costretti a subire nei laboratori sono orribili, e oltre a essere crudeli sono anche inutili, non servono al progresso della scienza! Per favore, inoltrate la nostra protesta alle istituzioni malesi. Grazie e distinti saluti, .... nome cognome ... ------------------------ Scriviamo in inglese a: Ministro delle risorse Naturali e dell'Ambiente Direttore Generale del Dipartimento della Fauna e dei Parchi Naturali Email: oppure e in copia (meglio se nascosta, se lo sapete fare, senno' non importa, mettetelo in copia in chiaro), all'associazione malese che si sta opponendo all'esportazione: Messaggio-tipo (ricordate di mettere il vostro nome e cognome): ----------------------------- Dear Sirs, we write you in order to urge the Ministry of Natural Resources and the Environment to withdraw the export licence to the wildlife suppliers who intend to export Malaysia monkeys abroad. The government should show concern for wildlife in its country and continue imposing a ban on the export of monkeys. Best regards, ... nome cognome ... Italy ---------------------------- Grazie a tutti per la partecipazione. |
E' con grande tristezza che gli attivisti della Campagna SPEAK comunicano la morte di Felix, il macaco prigioniero nei laboratori di vivisezione dell'Università di Oxford. Felix è stato ucciso dalle stesse persone che l'hanno tormentato per quasi un anno. Qui di seguito, alcuni estratti del comunicato della Campagna SPEAK. A quanto pare, Felix è nato in gabbia. E' sempre vissuto in una gabbia e alla fine ha sofferto in una gabbia prima di essere ucciso, solo, in una gabbia. Le informazioni che ora la Campagna SPEAK ha a disposizione dicono che a Felix era stata tagliata la parte superiore della scatola cranica, una procedura nota per essere estremamente dolorosa. Gli erano stati piantati elettrodi nel cervello, ai quali era stato collegato un apparecchio fissato sulla testa di Felix. La sua sofferenza deve essere stata insopportabile, ma lui non aveva nessuno che lo confortasse. Era circondato solo da una gabbia spoglia. Non aveva compagni che potessero abbracciarlo per alleviare la sua pena. E' rimasto solo fino al giorno in cui ai suoi torturatori non serviva più. Quel giorno, l'hanno ucciso. Ora Felix è morto, ed è importante che lo dimentichiamo mai. Se volete piangere, fatelo. Non vergognatevi di piangere per la sua tristissima vita. Noi di SPEAK abbiamo tutti versato qualche lacrima per il povero Felix. Abbiamo combattuto per mesi, e non siamo riusciti a salvarlo. Ma la lotta non è stata vana: continuerà. Ora sappiamo che Felix è stato solo la prima vittima di un progetto di 5 anni che è iniziato nel 2006; un progetto che userà e abuserà di due macachi l'anno e alla fine li ucciderà. Il progetto durerà ancora 4 anni. Qui il protocollo ufficiale del progetto dell'Università: Fin dall'inizio della nostra iniziativa "Lottiamo per Felix" abbiamo spiegato che Felix, oltre a essere un singolo individuo, era anche un simbolo. Un simbolo non solo delle migliaia di animali che muoiono alla Oxford University ogni anno, ma anche delle centinaia di milioni di esseri che vengono sacrificati per questa pratica fraudolenta e antiscientifica in tutto il mondo. Abbiamo ancora tutto questo per cui combattere, e in memoria di Felix dobbiamo, non solo continuare la nostra lotta, ma raddoppiare il nostro impegno, ed è esattamente quel che faremo noi della Campagna SPEAK. Prima di tutto dobbiamo fermare il progetto che ha ucciso Felix. Ricordate, altri 8 macachi dovranno soffrire le stesse pene di Felix nei prossimi 4 anni se non fermiamo i vivisettori della Oxford University. Unitevi a noi. La battaglia è ben lungi dall'essere finita. Gli animali hanno bisogno di voi. Facciamo sì che la memoria di Felix viva in tutti noi mentre combattiamo per porre fine al crimine della vivisezione. La battaglia continua... Fonte: --------------------------------------- Qui termina il comunicato di SPEAK. Riportiamo qui di seguito la bella testimonianza che ci ha inviato Michele, un attivista italiano che ha partecipato alla grande manifestazione della Campagna SPEAK tenutasi a Oxford il primo settembre, per ricordare, ancora una volta, Felix, e che... la battaglia continua! Michele sta organizzando altre due trasferte: il 20 Ottobre ancora ad Oxford per la Campagna SPEAK, il 15 Novembre a Huntingdon per una manifestazione contro HLS, organizzata da SHAC. ---------------------------- Testimonianza di: Michele Una marcia silenziosa, dopo chilometri di rabbia. E' l'immagine che resta impressa più a lungo al ritorno dalla trasferta ad Oxford per partecipare alla manifestazione organizzata da SPEAK per chiedere che sia salvata da un nero destino Felix, la piccola scimmia rinchiusa proprio lì, nel laboratorio della Oxford University verso il quale il corteo si dirige dopo essersi fatto silenzioso. Abbiamo percorso la città di Oxford ripetendo fino allo sfinimento un unico grido "Free Felix now!", lanciato a squarciagola su una città brulicante di studenti e turisti, divisa a metà fra clacson suonati in segno di approvazione e ragazzotti alle finestre con cartelli di insulti. Le gole che gridano la libertà di questa vittima innocente della crudeltà umana sono le più disparate: signore e ragazzi, uomini con il bastone per camminare e coppie con il sacco a pelo per la notte. Voci diverse gridano la stessa cosa per le strade dell'anonima Oxford: gridano la libertà che noi abbiamo e lui non ha, gridano il diritto ad una vita all'aria libera, gridano il dolore della sofferenza senza motivo. Sono i pensieri che scorrono nella testa quando dopo un'ora e mezza di marcia l'intero corteo composto di un migliaio di persone svolta in una via a sinistra e si fa completamente silenzioso. Avanza sicuro, con passo deciso e lento, gli occhi verso quell'edificio attraverso i vetri del quale sembra di poter scorgere il volto impaurito e triste di Felix, il cui nome è stato sadicamente assegnato dal suo carnefice in persona. “Felice”, in latino. Nessuno può vivere felice in una gabbia grande appena come lui. La polizia ha sbarrato la strada: una fila di transenne leggere ci separa ormai da quaranta poliziotti. Quaranta poliziotti tengono lontani mille persone dalla libertà di un innocente: la tensione è alta, il silenzio si fa pesante, un agente riprende tutto con una telecamera digitale soffermandosi sulle facce dei manifestanti, una ragazza si appunta preventivamente i numeri delle matricole ricamati sui giubbotti degli agenti. Ma la situazione non precipita, e mentre Mel al megafono riassume il nostro dolore è impossibile non rivolgerci ancora a guardare quel freddo edificio carico di sofferenza. La sera, con i ragazzi di SPEAK al circolo sportivo della città: musica irlandese, cibo vegano, birra ghiacciata, tende e sacchi a pelo. Prima di far partire la musica viene proiettato un video: Felix è lì, accanto al suo carnefice, poi le immagini delle manifestazioni, delle proteste, delle trasmissioni televisive, degli arresti... I brividi sulla pelle, la sensazione tangibile di avere il dovere di portare anche noi il piccolo mattone per costruire un altro mondo. Una frase conclude il filmato: "la lotta continua". Già, il nostro cugino piccolo, Felix, è ancora chiuso lì dentro; a nessuno è permesso aver pace finché lui, e tutti coloro che come lui sono ancora chiusi in una gabbia senza colpa, non torneranno finalmente a vedere la luce del sole. |
Post n°6 pubblicato il 12 Settembre 2007 da La_stupida
5 cani sono stati avvelenati ad Igalo (Herceg Novi), nei giardini dell'hotel "Institut Dr. Simo Milosevic".Un nostro connazionale che soggiornava nel luogo, resosi conto immediatamente della situazione, chiedeva inutilmente al personale dell'hotel il numero telefonico di un veterinario per soccorrere le bestiole. |
INFO
SCHIFO
QUESTO QUELLO CHE NN VEDETE:
VENGONO PICCHIATI, TORTURATI
SGOZZATI, BOLLITI .. E TUTTO QUESTO
AVVIENE DA VIVI.
E TU LI MANGI???
Inviato da: manuela197mc
il 22/01/2008 alle 05:52
Inviato da: federico.vannucci
il 14/01/2008 alle 12:49
Inviato da: federico.vannucci
il 14/01/2008 alle 12:44
Inviato da: gattarina
il 21/12/2007 alle 16:21
Inviato da: movimentomarco
il 30/11/2007 alle 09:58