RITORNI SENZA ANDATE

Ma se siamo unici, perchè dovrebbero andarci bene le taglie comuni? Perchè accontentarci di cose fatte in serie? No, io vorrei qualcosa fatto sempre su misura per me (sognare si può, vero?)

Ci ostiniamo ad indossare abiti più piccoli di una o più taglie e poi ci stupiamo del fatto che ci stiano così stretti. Ci chiediamo: "Ma perché? In fondo li indossano tutti...in fondo è la moda...perché io non riesco ad indossarli?". Semplicemente perché abbiamo smesso da tempo di guardarci allo specchio...

...perchè il riferimento inziale a "Dead or Alive"? ...perchè il riferimento finale alle Parche? ...al taglio del filo della vita?... ...al valore della nostra vita? ...già il fatto di avere un altro giorno da vivere ad ogni risveglio ne aumenta il valore... ...lasciamo perdere le taglie e le Parche, e gioiamo (oppure piangiamo) di ciò che ogni giorno ci riserva, senza inutili corse in avanti...

Ogni giorno in più è un dono, ma spesso questi doni non li scartiamo neppure. Li accantoniamo lì all'angolo (un angolo che ormai neppure si vede più perché completamente coperto dai pacchi, peggio che a Natale) per aprirli "più tardi, quando ci sarà tempo". E così, trascorrono i minuti, le ore, i giorni; e così, restiamo sepolti da questi regali che non abbiamo mai il tempo di aprire...finché non ci imponiamo di trovarlo: una giornata al mare con chi ci vuole bene, un pomeriggio con amici/che, una telefonata o un messaggio a chi teniamo e sappiamo che tiene a noi...E allora ogni tanto a quell'angolo finiscono quei pacchi NON regalo a cui dedichiamo sempre, costretti, tutta la nostra attenzione. Quegli abiti stretti che ogni tanto è il caso di cambiare con altri un po'più comodi.