Il mio cervello mi fa gli sgambetti,
mi uccide da dietro l’angolo.
crea corde su cui devo camminare.
Il mio cervello sputa sentenze,
edifica labirinti,
si autoproclama dio – oggi,
cosa insulsa – domani.
Il mio cervello mi fa linguacce,
mi accoltella le reni,
impicca i miei umori,
decide il dà farsi,
progetta suicidi.
Il mio cervello
ha un altro cervello
dentro
che gli suggerisce malinconie e paranoie.
Il mio cervello si fuma le mie speranze
e crea attriti con la mia coscienza.
Il mio cervello è un pregio
che non posso accettare,
è la condanna che mi farà soffrire.
Il mio cervello non mi ascolta:
è il mio nemico.
E’ un’aquila cieca,
è un disegno infinito.
Alessandro Pedretta Kresta
Inviato da: maresogno67
il 15/06/2015 alle 22:26
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il 08/06/2015 alle 22:34
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il 06/06/2015 alle 01:27
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il 27/04/2015 alle 12:00
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il 25/04/2015 alle 10:18