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♥♥♥ ...Non essere troppo uguale agli altri... saresti troppo diverso da te stesso...♥♥♥
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IL NOSTRO MERAVIGLIOSO MARE
LA STORIA DEL PEPERONCINO
LA STORIA DEL PEPERONCINO
Nella cucina calabrese è raro trovare un piatto, fresco o conservato, in cui non appaia, il peperoncino. La Calabria è infatti la regione che in Italia consuma più peperoncino ed e anche la regione dove la fantasia dei produttori si è sbizzarrita nella creazione di prodotti che si intrecciano e si sovrappongono con quelli della tradizione.
Il peperoncino piccante, Capsicum frutescens, è un arbusto che cresce molto facilmente nelle regioni tropicali. Produce frutti di forma allungata o arrotondata che diventano rossi maturando, ma non si addolciscono mai.
Il primo a parlarne fu Cristoforo Colombo nel suo diario descrivendo 1’isola di Hispanola nel 1493; e molto probabilmente le isole caraibiche furono la zona originaria di tutte le varietà di peperoncino dopo la colonizzazione delle Americhe. Ma mentre gli europei, dal palato sensibile, si mostrarono piuttosto diffidenti nei confronti di una spezie che incendiava la bocca , gli africani, gli arabi e gli asiatici la accolsero come una vera e propria rivelazione.
Accanto ai prodotti tradizionali, oggi si fabbricano numerosi alimenti a base di peperoncino, come le paste, la grappa, addirittura le confetture ed il gelato, quasi a voler significare che questo piccolo, ma potente frutto, costituisce parte integrante della identità della Calabria.
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Post n°12 pubblicato il 05 Giugno 2013 da Profilo_Calabria
La storia di Crotone è molto antica e ricca. Ci sono diversi miti e leggende che raccontano della fondazione di questa città. Già Petronio nel suo satyricon, risalente al I secolo d.C. diceva che: "Crotona, urbem antiquissima et aliquando Italiae primam" ovvero "Crotone, città antichissima e un tempo la prima d’Italia". Tra varie contraddizioni, si è soliti indicare il 718 a.C. come anno della sua fondazione, così come è scritto sul Chronicon di Eusebio di Cesarea. Secondo altre fonti, è stata fondata nel 710 a.C. o nel 743 a.C., al tempo del re Polidoro. La città fu fondata da un gruppo di Achei. Il nome, secondo la leggenda, viene da "Kroton", figlio di Eaco, che venne ucciso, per errore, dal suo amico Eracle. Questi, ha voluto porgergli un segno d’onore e lo seppellì sulle rive del fiume Esaro, facendo la profezia che proprio lì, dovesse un giorno sorgere una grande città che si chiamasse come lui. Un’altra leggenda, invece, narra della fondazione di Crotone, in seguito ad una profezia dell’oracolo di Delfi. Myskellos di Rhype ricevette l’ordine di fondare, tra Capo Lacinio e Punta Alice una nuova città. Arrivato lì, a Myskellos venne l’idea di fermarsi a Sibari, che già allora era una delle città meridionali più importanti, e non correre pericoli, fondando una nuova città. Apollo, adirato perché Myskellos non aveva rispettato la volontà dell’oracolo, lo convinse a dirigersi verso l’attuale Crotone. Vi è una variante, di questa leggenda, nelle "Metamorfosi" di Ovidio, qui, infatti, troviamo al posto di Myskellos, Eracle, che dovrà portare a termine la medesima impresa. Secondo un’altra leggenda, il nome deriverebbe dall’eroe Crotone, fratello di Alcinoo, re dei Feaci. I I Romani conquistarono Kroton nel 277 a.C., guidati dal console Cornelio Rufino. Durante la seconda guerra punica Annibale elevò qui alcuni accampamenti invernali p
Nel XVI secolo la città venne chiamata "Cotrone". Nel 1928 la città cambiò nome da Cotrone a Crotone. Il suo porto, posto quasi equidistante da Taranto e Messina, favorisce diverse attività di scambio e si propone come traino per l'economia agricola e le attività industriali. Lo sviluppo industriale ha visto la città protagonista nel periodo a cavallo fra le due guerre mondiali, anche grazie alla vicinanza della centrale idroelettrica di Calusia, vicino Cotronei. La popolazione crotonese raddoppia durante gli anni trenta, fino a superare i 60.000 abitanti odierni. Ma Alla fine degli anni '80, le due industrie, che sono il pilastro della Crotone industrializzata, Pertusola Sud e Montedison, sono coinvolte in una crisi senza ritorno, della quale risente l'intera città. Il 6 settembre 1993 vi fu la "notte dei fuochi": durante una protesta gli operai appiccarono alcuni fuochi sull'asfalto delle strade, usando il fosforo prodotto nello stabilimento chimico Montedison. Dopo la crisi migliaia di crotonesi persero il posto di lavoro, e ciò ha favorito l’emigrazione di intere famiglie, in cerca di un futuro migliore. Crotone divenne, poi, provincia nel 1994.
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