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ECONOMIA MONETARIA
L'economia monetaria è il ramo dell'economia che studia le determinanti della domanda e dell'offerta di moneta e le loro conseguenze sull'economia reale.
La necessità di regolare gli scambi senza ricorrere al baratto, impraticabile in sistemi economici complessi, costringe l'umanità ad adottare come mezzo di scambio nelle attività commerciali uno strumento facile da produrre, trasferire, misurare e conservare, il denaro appunto, che è pertanto un mezzo di scambio e funziona come unità di conto e come strumento di risparmio.
La funzione di mezzo di scambio del denaro è frutto della specializzazione delle attività produttive che rende impossibile il baratto e rende necessario il reperimento di risorse per finanziare l'attività produttiva. L'adozione di unità di conto, d'altra parte, permette di sistematizzare le valutazioni economiche all'interno di una struttura sociale. La disponibilità di strumenti di tesaurizzazione, infine, permette di svincolare i tempi della domanda e dell'offerta di beni e servizi in funzione delle caratteristiche anche temporali degli stessi.
In un economia monetaria dove c’ è un bene, la moneta, universalmente accettato negli scambi, le transazioni sono veloci e poco costose.
MACROECONOMIA
La macroeconomia studia un sistema economico nel suo complesso, essa cioè si occupa delle variabili economicheaggregate e delle loro interdipendenze. A differenza della microeconomia, che punta a spiegare i comportamenti dei singoli operatori economici, la macroeconomia considera le interazioni tra macro-variabili, ciascuna delle quali è il risultato della somma di singoli comportamenti individuali.
La macroeconomia studia quindi variabili come la domanda complessiva di un paese domanda aggregata , l'offerta complessiva offerta aggregata , il prodotto interno loro, il consumo, l'investimento, le esportazioni , l'inflazione, la disocupazione, le aspettative degli operatori, la politica monetaria della banca centrale , la politica fiscale del governo.
Le interazioni tra le diverse variabili macroeconomiche sono studiate nel loro contributo alla determinazione di un qeuilibrio economico (di breve periodo, di medio periodo e di lungo periodo). Il fine è anche quello di prevedere gli scenari futuri (attraverso la raccolta e l'elaborazione dei dati), in modo che la politica possa intervenire per modificare, ove necessario, i trend (le tendenze) e perseguire taluni fini quali l'aumento dell'occupazione o delle esportazioni o il controllo dell'inflazione.
ECONOMIA = OICOS-NOMOS
Con il termine economia si intende quella scienza legata alle attività produttive e quindi finanziarie di uno Stato.
La sua Origine è remota, è risale alla comparsa dell’uomo sulla terra. Il termine va etimologicamente spiegato con due parole greche :oicos- nomos ( casa e legge). Economia è quindi sempre stata intesa come una conduzione saggia di una piccola azienda quale è la famiglia. Dalla famiglia si passa al Comune, alla Provincia, alla Regione, allo Stato… al Mondo : la dinamica è sempre la stessa : una saggia amministrazione evita crisi che possono essere temporanee se corrette con tempestività, altrimenti esse saranno fallimentari.
MICROECONOMIA
La microeconomia è quella branca della teoria economica che studia il comportamento dei singoli agenti economici, come i consumatori, i lavoratori, gli investitori, i proprietari terrieri, le imprese: individui o entità che giocano un qualche ruolo nel funzionamento delle nostre economie. Essa si pone l'obiettivo di spiegare come e perché questi soggetti assumano delle decisioni di tipo economico.
Un altro tema importante della microeconomia riguarda il modo in cui gli agenti economici interagiscono tra di loro per formare unità più ampie come i mercati e le industrie. Grazie allo studio del comportamento delle singole imprese e dei consumatori e della loro interazione, la microeconomia ci rivela come operano e si evolvono i settori industriali e i mercati, perché sono diversi l'uno dall'altro e come possono essere influenzati dalle politiche economiche e dalle condizioni economiche generali.
ECONOMIA FINANZIARIA
L'economia finanziaria è una branca della teoria economica e della finanza dedicata allo studio dei mercati finanziarie del comportamento degli agenti economici che vi operano. L'economia finanziaria si occupa di problemi quali:
- La determinazione dei prezzi delle attività finanziarie:azioni, opzioni, obbligazioni , tassi di cambio, etc.
- Gli effetti delle scelte di finanziamento da parte delle imprese, in particolare delle decisioni concernenti la struttura del capitale , ossia la scelta tra emissione di debito e di nuove azioni;
- Le scelte di portafogliodegli individui;
- Il ruolo dell'informazioninei mercati finanziari.
ECONOMIA POLITICA
L'economia politica è la disciplina sociale che studia l'economia in senso positivo (come essa è), con lo scopo di rappresentare compiutamente, con l'ausilio di modelli matematici ove necessario, le costanti presenti nel comportamento economico di individui e istituzioni pubbliche e private.
Essa quindi studia il modo di comportarsi dei soggetti economici e si distingue pertanto dalla politica economica(la disciplina speculare) la quale cerca invece di formulare proposte di cambiamento della situazione economica esistente (le politiche per la gestione o il governo dell'economia).
Le definizioni precedenti non riescono comunque a dar conto dei vari aspetti dell'economia politica, per cui essa è anche definita dal suo sviluppo storico.
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Post n°3230 pubblicato il 13 Agosto 2014 da Tonino.Salvitti
E' CRISI...
Storia di una Crisi Finanziaria Annunciata :
L’Economia segue le regole comuni a tutte le attività umane. Un divorzio non deve essere inteso infatti come un fulmine a ciel sereno : facendo un’analisi attenta del passato, si colgono infatti segnali di rottura, al momento sottovalutati o giustificati . Questo non è che un esempio : tutti gli incidenti sono il risultato evidente di piccole fragilità volutamente o non, sottovalutate. Così è stato per l’Economia. Un errore non curato provoca errori a catena. Alcune riflessioni e considerazioni fatte in passato, oggi sono purtroppo una triste realtà : i grandi della Finanza sono grandi, ma, spesso ragionano per partito preso e allora possono sbagliare. In questo caso infatti le ragioni della Politica prevalgono su una "Sana e Libera" Economia. LEGGERE ATTENTAMENTE LE RIFLESSIONI E LE CONSIDERAZIONI CHE SEGUONO |
Post n°3229 pubblicato il 13 Agosto 2014 da Tonino.Salvitti
Riflessioni anno 2007
C’è il rischio di deflazione : caduta prezzi, consumi e produzione. Con queste premesse, il problema è smisurato e pericoloso. Gli economisti, al di sopra di ogni partito, hanno il dovere di chiarire i pericoli reali cui il mondo intero va incontro. Basta con le speculazioni, basta con le frasi di convenienza, basta con i Finanzieri di giornata che arrecano solo danno all’economia della nazione. Ognuno secondo il ruolo a cui è preposto faccia SERIAMENTE il proprio dovere, o, se ci si sente incapaci di fronteggiare tale problema, da uomini, cediamo il posto a chi è più all’altezza . VIVA LA MERITOCRAZIA !!! |
Post n°3228 pubblicato il 13 Agosto 2014 da Tonino.Salvitti
Post n°3220 pubblicato il 20 Agosto 2012 da Tonino.Salvitti
Prima di spiegare il fenomeno di “ RECESSONE “, bisogna tener presente due fattori : 1) Inflazione da domanda ; 2) Inflazione da costi. Inflazione da domanda ( se la domanda è superiore all’offerta ovvero se la domanda è superione a quanto si può produrre ). Inflazione da costi (viene determinata da un aumento dei costi di produzione. L'imprenditore per mantenere inalterato il proprio profitto aumenterà i prezzi di vendita (profitto = ricavi - costi). Ad esempio un aumento dei salari o del prezzo delle materie prime verrà scaricato dal produttorre con un aumento del prezzo di vendita. Se l'aumento dei prezzi delle materie prime o altro riguarda beni che uno Stato importa dall'estero (ad esempio il petrolio) si parlerà di inflazione importata ). In un mercato globalizzato, oggi abbiamo non un’ inflazione da domanda, bensì una inflazione da costi che sta causando una diminuzione della domanda di beni e servizi da parte dei consumatori portando una situazione caratterizzata da livelli di attività produttiva più bassi di quelli che si potevano ottenere usando completamente e in maniera efficiente tutti i fattori produttivi a disposizione. “ La diminuzione del tasso di crescita della produzione, l’aumento della disoccupazione, la diminuzione del Tasso di interesse in seguito alla riduzione della domanda di credito da parte delle imprese, chiamasi “ Recessione “. In alcuni casi la recessione può essere associata con il crollo dei prezzi ( deflazione = diminuzione del livello generale dei prezzi ) o con un fenomeno conosciuto come stagflazione (combinazione dei termini stagnazione ed inflazione) si intende indicare la situazione nella quale sono contemporaneamente presenti - su un determinato mercato - sia un aumento generale dei prezzi (inflazione) che una mancanza di crescita dell'economia in termini reali (stagnazione economica). Per concludere : La recessione è una situazione macroeconomica caratterizzata da livelli di attività produttiva più bassi di quelli che si potrebbero ottenere usando completamente ed in maniera efficiente tutti i fattori produttivi a disposizione. Negli Stati Uniti si parla di recessione quando il Prodotto Interno Lordo reale diminuisce per almeno due trimestri consecutivi. Sintomi delle fasi di recessione possono essere la diminuzione del tasso di crescita della produzione, l’aumento della disoccupazione, la diminuzione del Tasso di interesse in seguito alla riduzione della domanda di credito da parte delle imprese, il rallentamento del tasso di inflazione causato dalla diminuzione della domanda di beni e servizi da parte dei consumatori. In alcuni casi, la recessione può essere associata con il crollo del prezzi (deflazione) o con un fenomeno conosciuto come stagflazione. |
Post n°3227 pubblicato il 11 Agosto 2014 da Tonino.Salvitti
Economia spicciola : QUOTA 96
Riguardo agli insegnanti danneggiati dalla riforma Fornero era semplicissimo risolvere il problema. Dovevano essere ripescati tutti e solo quelli che al 31 agosto 2012 avevano maturato l 'età anagrafica di 60 anni, tenendo conto che gli insegnanti hanno un'unica finestra : 1 settembre.
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Post n°3226 pubblicato il 09 Luglio 2014 da Tonino.Salvitti
TELEVIDEO 9 LUGLIO 2014 ORE 11,25
Commento : Le operazioni sospette, ci sono sempre state, spesso la persona che crede di essere nella legalità, se denuncia, rischia il posto di lavoro: c'è connivenza tra Banche d'Affari e riciclaggio.... |
Post n°3225 pubblicato il 06 Aprile 2013 da Tonino.Salvitti
LA STORIA RACCONTA : |
Post n°3224 pubblicato il 29 Dicembre 2012 da Tonino.Salvitti
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Post n°3223 pubblicato il 29 Dicembre 2012 da Tonino.Salvitti
Bilancio positivo per Piazza Affari Secondo i dati di Borsa Italiana il valore del mercato milanese è risalito al 22,5% del prodotto interno lordo. Scende però il numero di società quotate (323) e il controvalore degli scambi giornalieri (2 miliardi di euro) |
Post n°3222 pubblicato il 20 Settembre 2012 da Tonino.Salvitti
Pensioni/ Inps, in 200.000 dovranno restituire la quattordicesima Giovedì, 20 settembre 2012 - 09:27:00 Lo Stato vuole indietro le quattordicesime. Sono 200 mila i pensionati che dovranno restituire la quattordicesima mensilità indebitamente percepita nel 2009: tanti sono gli errori riscontrati nelle autodichiarazioni presentate in quel periodo. A confermare le indiscrezioni dei giorni scorsi è stato il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, intervenuto questa mattina al programma Prima di tutto su Rai Radio 1. "La quattordicesima è una bella iniziativa - ha detto Mastrapasqua - ma non può percepirla chi non ne ha diritto. Duecentomila persone hanno presentato dichiarazioni sbagliate: noi possiamo verificarle solo quando l'Agenzia delle Entrate rende disponibili i loro redditi per poi poter incrociare i dati. Per questo l'accertamento viene fatto quando questa somma è già stata versata. I pensionati che hanno indebitamente percepito la quattordicesima - ha concluso Mastrapasqua - dovranno restituirla. L'Inps si incontrerà con i rappresentanti delle categorie per trovare il modo migliore di effettuare le trattenute cercando di salvaguardare le fasce più deboli". |
Post n°3220 pubblicato il 20 Agosto 2012 da Tonino.Salvitti
Prima di spiegare il fenomeno di “ RECESSONE “, bisogna tener presente due fattori : 1) Inflazione da domanda ; 2) Inflazione da costi. Inflazione da domanda ( se la domanda è superiore all’offerta ovvero se la domanda è superione a quanto si può produrre ). Inflazione da costi (viene determinata da un aumento dei costi di produzione. L'imprenditore per mantenere inalterato il proprio profitto aumenterà i prezzi di vendita (profitto = ricavi - costi). Ad esempio un aumento dei salari o del prezzo delle materie prime verrà scaricato dal produttorre con un aumento del prezzo di vendita. Se l'aumento dei prezzi delle materie prime o altro riguarda beni che uno Stato importa dall'estero (ad esempio il petrolio) si parlerà di inflazione importata ). In un mercato globalizzato, oggi abbiamo non un’ inflazione da domanda, bensì una inflazione da costi che sta causando una diminuzione della domanda di beni e servizi da parte dei consumatori portando una situazione caratterizzata da livelli di attività produttiva più bassi di quelli che si potevano ottenere usando completamente e in maniera efficiente tutti i fattori produttivi a disposizione. “ La diminuzione del tasso di crescita della produzione, l’aumento della disoccupazione, la diminuzione del Tasso di interesse in seguito alla riduzione della domanda di credito da parte delle imprese, chiamasi “ Recessione “. In alcuni casi la recessione può essere associata con il crollo dei prezzi ( deflazione = diminuzione del livello generale dei prezzi ) o con un fenomeno conosciuto come stagflazione (combinazione dei termini stagnazione ed inflazione) si intende indicare la situazione nella quale sono contemporaneamente presenti - su un determinato mercato - sia un aumento generale dei prezzi (inflazione) che una mancanza di crescita dell'economia in termini reali (stagnazione economica). Per concludere : La recessione è una situazione macroeconomica caratterizzata da livelli di attività produttiva più bassi di quelli che si potrebbero ottenere usando completamente ed in maniera efficiente tutti i fattori produttivi a disposizione. Negli Stati Uniti si parla di recessione quando il Prodotto Interno Lordo reale diminuisce per almeno due trimestri consecutivi. Sintomi delle fasi di recessione possono essere la diminuzione del tasso di crescita della produzione, l’aumento della disoccupazione, la diminuzione del Tasso di interesse in seguito alla riduzione della domanda di credito da parte delle imprese, il rallentamento del tasso di inflazione causato dalla diminuzione della domanda di beni e servizi da parte dei consumatori. In alcuni casi, la recessione può essere associata con il crollo del prezzi (deflazione) o con un fenomeno conosciuto come stagflazione.
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Post n°3219 pubblicato il 20 Agosto 2012 da Tonino.Salvitti
Berlino frena sul «tetto» anti-spread. La Bce: indiscrezioni fuorvianti CONSIDERAZIONI : POTREBBERO SORGERE GROSSI PROBLEMI PER IL DEBITO TEDESCO... |
Post n°3218 pubblicato il 20 Agosto 2012 da Tonino.Salvitti
Spread, la Bce vuole fissare un «tetto» agli interessi sui titoli di stato RIFLESSIONI
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Post n°3217 pubblicato il 19 Agosto 2012 da Tonino.Salvitti
Lo Stato non deve essere debole con i forti e forte con i deboli... ciò per uno Stato d Diritto è ingiusto. E' ora che tutti ( politici,banchieri, finanzieri e imprenditori) chiedano scusa alla Nazione per il male causato..., è ora che si facciano da parte perché hanno fallito. Non è possibile che una classe dirigente che ha portato allo sfascio l'ITALIA, si METTA avanti per RICOSTRUIRLA.. . ( FORSE PER MANTENERE GLI STESSI PRIVILEGI ALLA CASTA ???)Sono trascorsi tanti giorni, ci sono state riunioni, ancora però i nostri "Eroi" non hanno chiesto scusa alla Nazione ; ancora nessuno ha rassegnato le dimissioni per incapacità. I nostri governanti, conoscono il significato di : Etica Professionale ?... Per uscire dalla crisi, ci sarebbero soluzioni .I nostri " manager" sono però costretti a misure tampone, per non andare in contraddizione ammettendo così le loro colpe e per rimanere ancora una volta inchiodati alle loro poltrone. VERGOGNA !!! PER CONCLUDERE :
LE COSE VANNO BENE, il Merito è della Governance..., le Cose VANNO MALE,la COLPA è dei DIPENDENTI e PENSIONATI.... |
Post n°3216 pubblicato il 15 Agosto 2012 da Tonino.Salvitti
dal " Sole24ore "- Finanza Speculativa Post n°3161 pubblicato il 16 Settembre 2011 da Tonino.Salvitti Trichet attacca finanza speculativa e fondi hedge: creano instabilità Riflessioni anno 2007
C’è il rischio di deflazione : caduta prezzi, consumi e produzione. Con queste premesse, il problema è smisurato e pericoloso. Gli economisti, al di sopra di ogni partito, hanno il dovere di chiarire i pericoli reali cui il mondo intero va incontro. Basta con le speculazioni, basta con le frasi di convenienza, basta con i Finanzieri di giornata che arrecano solo danno all’economia della nazione. Ognuno secondo il ruolo a cui è preposto faccia SERIAMENTE il proprio dovere, o, se ci si sente incapaci di fronteggiare tale problema, da uomini, cediamo il posto a chi è più all’altezza . VIVA LA MERITOCRAZIA !!!
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Post n°3215 pubblicato il 15 Agosto 2012 da Tonino.Salvitti
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il 27/02/2024 alle 19:56
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