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14 Febbraio 2023 Scoperta nuova specie di rana con una strana e unica caratteristica.
Che il mondo animale sia colmo di stranezze e
peculiarità non è un segreto, ma nonostante ciò
non smette di sorprenderci.
Prendiamo il caso di una delle creature più celebri
del Pianeta: la rana.
Tutti noi, sin da bambini, ne vediamo e ne parliamo,
impariamo persino a disegnarla e a conoscerne le
caratteristiche essenziali. La rana-tipo è verde, si sposta
saltando, gracida.
Poi crescendo scopriamo che le rane non sono tutte
uguali e che si distinguono in tante specie diverse tra
loro, da quelle totalmente nere a quelle colorate e
sgargianti, da quelle "maculate" fino agli esemplari
tutt'altro che innocui, dal veleno mortale.
E poi c'è lei, l'ultima nuova specie di rana individuata
dai biologi proprio all'inizio di quest'anno, con una
caratteristica unica e inaspettata.
Scoperta una nuova specie di rana in TanzaniaNello studio pubblicato su PLoS ONE all'inizio di
febbraio lo descrivono come un "gruppo di rane molto strano".
E in effetti non potrebbe esserci definizione più calzante
per la nuova specie di rana che i ricercatori hanno scovato
in Tanzania, per l'esattezza nella Mamiwa-Kisara North
Forest Reserve situata tra le montagne Ukaguru.
Come ha spiegato la dottoressa Lucinda Lawson, biologa
della conservazione presso l'Università di Cincinnati,
questa nuova specie fa parte di un gruppo di rane dalla gola
spinosa chiamate Hyperolius, gruppo che conta soltanto
pochi esemplari in tutto il mondo, diffusi in piccole
popolazioni e perciò piuttosto rari.
A tutti gli effetti si tratta di anfibi a rischio di estinzione.
Ma cosa rende tanto speciale la nuova rana della Tanzania,
chiamata Hyperolius ukaguruensis? Il team di ricerca
ha scoperto che si tratta di un animale dalle proporzioni
uniche, con occhi più piccoli rispetto alle altre rane dalla
gola spinosa.
Gli esemplari maschi possiedono delle piccolissime "spine"
nella gola - da qui il nome - e, a differenza della gran
parte delle rane che popolano il Pianeta, non emettono
vocalizzi.
Nessun gracidio, dunque, bensì delle piccole rane silenziose
che comunicano in un modo davvero particolare: i biologi
ipotizzano che i maschi comunichino tra loro mediante una
sorta di sistema tattile simile al Braille, che sfrutta la
conformazione della colonna vertebrale.
Perché è importante proteggere le rane dall'estinzioneDice bene la dottoressa Lawson quando afferma che
"descrivere una specie è il primo passo per proteggerla".
Ciò vale sempre, ma assume ancora più importanza
quando ci riferiamo a un habitat a rischio come quello
delle montagne Ukaguru in Tanzania.
Che ci sia ancora spazio per la scoperta di nuove specie
ed esemplari unici come la rana Hyperolius ukaguruensis
lascia ben sperare, tuttavia i biologi sono certi del pericolo
che questi corrono ogni singolo giorno.
La riserva tanzaniana è, infatti, al centro di una imponente
opera di disboscamento a causa dell'aumento della popolazione,
che sfrutta le risorse naturali a disposizione per proliferare
e sopravvivere.
"La rapida crescita della popolazione in Tanzania significa
che gli habitat delle foreste montane sono minacciati sempre
più dalle persone", ha affermato il dottor Christoph Liedtke,
ricercatore post-dottorato presso il Consiglio Nazionale
delle Ricerche spagnolo.
"Gli anfibi sono particolarmente sensibili agli impatti umani.
Poiché assorbono le sostanze chimiche attraverso la loro pelle,
sono vulnerabili alle tossine o ai cambiamenti nell'acidità
dell'acqua. (...) Se l'habitat di un uccello viene distrutto può
volare in una nuova foresta. Ma è difficile per gli anfibi",
ha affermato la dottoressa Lawson.
Avere un alto numero di specie in un habitat è importante
per mantenere un ecosistema in salute: "Perché una specie
è importante? Le rane fanno parte della catena alimentare.
Mangiano insetti e, a loro volta, vengono mangiati da
altri animali. Se questa specie si estingue, non succede molto.
Perdiamo solo un altro filo nel tessuto dell'ecosistema.
Ma se continui a tirare fuori fili, l'ecosistema si destabilizza
e il tessuto si disfa".
Ecco perché la scoperta della rana Hyperolius ukaguruensis
è di grande interesse per la conservazione della biodiversità
in Tanzania
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