Tu stai come immobile
nel vento senza luce
attaccato al tuo pavimento di legno e cenere
dove il mio cervello si stritola.
Gli sguardi solo un istante si sfiorano
senza confondersi mai.
Le mani vicine
per non toccarsi
sono assenti.
Hai per parole
segreti.
Pensieri
occulti.
Incomprensibili
gesti.
Io abito nella terra senza seme
dentro un paradossale tramonto
mai compiuto.
Ora mi vieta di camminare
sul mare d'argento:
lungo la strada della luna.
Stringo le mani
alle catene del tempo
fino a vederle sanguinare
dentro la morsa della loro presa.
Le mie parole, i miei occhi:
verità che si dimostrano a te
con sfavillante chiarezza.
Vorrei piangere nel cavo delle tue mani.
Hai creato la luce
ed ora cammini al buio.
Ti fai toccare il viso
solo dalle dita della notte.
"...con un bisogno d'attenzione e d'amore troppo se mi vuoi bene piangi per essere corrisposti... Amico Fragile - Fabrizio De Andrè"
Che terra è questa,
che gente,
dove tutto appartiene ad altri,
a dio,
a nessuno.
E siamo tutti uguali:
nemici,
fratelli,
ubriachi di dolcezza,
e bugiardi, meschini.
Ci sentiamo così diversi.
Temiamo il prossimo.
Riconosciamo in lui noi stessi.
Inviato da: boezio62
il 08/08/2012 alle 18:38
Inviato da: GiocolierediVento
il 27/12/2010 alle 00:41
Inviato da: xvaghestelledellorsa
il 24/12/2010 alle 22:31
Inviato da: xvaghestelledellorsa
il 09/12/2010 alle 21:11
Inviato da: xvaghestelledellorsa
il 07/10/2010 alle 22:44