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Il mobbing : una piaga in continua espansione

Post n°81 pubblicato il 10 Settembre 2007 da Hopkinson
 

L'ultima sentenza emessa dalla suprema corte di Cassazione in merito all'argomento ha lasciato non poche perplessità : il mobbing non costituisce reato penalmente perseguibile,ma illecito civile e si può al massimo chiedere il risarcimento dei danni. 
Nel codice penale manca ancora una precisa figura incriminatrice che possieda tutti i connotati caratterizzanti il mobbing ed è stato così rigettato il ricorso di un'insegnante che aveva fatto causa al preside del proprio istituto.
Questa sentenza appare però del tutto irragionevole,non motivata da considerazioni oggettive che ,al di là del caso specifico,tengano conto della rilevanza sociale del fenomeno ,che diviene di anno in anno sempre più preoccupante, e della conseguente necessità di arginarlo.
 Il termine mobbing evoca con forza  l'immagine dell'assalto e dell'accerchiamento di gruppo ai danni della vittima,terrorizzata e sola di fronte all'ostilità degli altri.
 E' costituito da una serie di atti,parole,comportamenti vessatori ,discriminatori ed aggressivi protratti nel tempo,che si inquadrano in una vera e propria forma di persecuzione,volta a ledere la dignità della vittima e a mortificarla tanto sul piano umano quanto su quello professionale.
Molteplici gli strumenti utilizzati per allontanare una persona "scomoda"dall'ambiente di lavoro:si va' dalle critiche ingiustificate,alle molestie,alle ingiurie,fino alle minacce e alle intimidazioni;alla vittima vengono assegnati compiti eccessivamente onerosi,oppure attribuite mansioni dequalificanti o addirittura umilianti;le può essere impedito il normale accesso e scambio di informazioni lavorative ;può essere marginalizzata nella partecipazione  ad iniziative di formazione,riqualificazione ed aggiornamento professionale; o ,da ultimo,sottoposta ad inutili,ossessive ed estenuanti forme di controllo . 
Si può essere presi di mira solo perché magari si appartiene ad una razza o a una religione diversa,o nei casi più squallidi perché si è portatori di handicap. 
Molto spesso poi  il progressivo peggioramento delle condizioni lavorative  è dovuto  a semplici antipatie ,invidie e gelosia tra colleghi,ma nella maggioranza dei casi c'è anche un'altra ragione, più profonda, di natura economica : nella ristrutturazione delle aziende,oppure nella fusione tra due società dello stesso settore,o ancora nel ricorso sempre maggiore delle aziende stesse alla forma di contratto interinale,il mobbing si inquadra in una strategia che permette di ridurre drasticamente i costi del personale.
Devastanti gli effetti sul lavoratore ,che nel giro di qualche mese dall'inizio delle vessazioni comincia a manifestare ansia,incubi,insonnia,nausea fino a giungere al crollo dell'autostima,allo squilibrio mentale,alla depressione;
non è raro inoltre  che la vittima stessa arrivi a usare la propria famiglia come valvola di sfogo,e che questa alla fine decida,esausta , di abbandonarlo.
Occorre tuttavia tenere presente che ,contrariamente a quanto sembrerebbe da quel che è stato detto finora,il mobbing può essere per l'azienda un'arma a doppio taglio 
proprio per via della diminuzione della capacità lavorativa della vittima ;per non parlare delle spese certamente non irrilevanti sostenute dalla sanità pubblica nel caso di degenerazioni verso malattie ad esso riconducibili e del costo sociale di un lavoratore costretto al prepensionamento.
La soluzione al problema però esiste :avere sempre e comunque pazienza,resistere,non pensare mai alle dimissioni,documentare le vessazioni subite e adire le vie legali,per quanto sia sconcertante il pensiero che l'Italia sia l'unico paese europeo a non aver ancora varato una legge al riguardo.
 

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Commenti al Post:
Carrierwawe
Carrierwawe il 13/09/07 alle 19:11 via WEB
Non sono per niente d'accordo quando dici " per non parlare delle spese certamente non irrilevanti sostenute dalla sanità pubblica nel caso di degenerazioni verso malattie ad esso riconducibili e del costo sociale di un lavoratore costretto al prepensionamento".Su un certo numero di lavoratori "mobbizzati" ,credo che ben pochi riescano a provare che la propria malattia è causata da quello che patiscono sul posto di lavoro, e pochissimi penso siano quelli che vengono mandati in pensione prima del tempo,visto che come hai detto tu stesso avrebbero un costo sociale insostenibile.Nel 99.99% dei casi si tratta piuttosto di gente che non riesce a dimostrare proprio nulla, anche e soprattutto perché chi potrebbe aiutarla preferisce in realtà restare indifferenti,perché potrebbe subire lui stesso ritorsioni da parte del capo e degli altri colleghi.
 
Carrierwawe
Carrierwawe il 13/09/07 alle 19:12 via WEB
*indifferente volevo dìre,vabbè ...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/09/07 alle 19:28 via WEB
Senza contare che ,statistiche alla mano,in Italia i lavoratori mobbizzati sono il 4%,per cui il fenomeno è pure piuttosto contenuto,almeno relativamente ad altri paesi europei .
 
elyrav
elyrav il 17/09/07 alle 11:12 via WEB
Sì ma non viene riconosciuto. I sindacati quando chiedi tutela per problemi come questo ti dicono che è difficile dimostrarlo ...
 
marcos19771
marcos19771 il 19/09/07 alle 09:36 via WEB
Questa è una piaga infame...ogni persona corre questo rischio... ma sul fatto di resistere e avere pazienza è molto difficile...il mobbing porta la persona colpita a vere e proprie malattie come soffrire di forti attacchi d'ansia,depressione,dormire poco la notte,essere poco sicuri di se stessi...ma sopratutto aver capito che sei finito in un tunnel della malvagità umana... Ci sono persone che per disperazione decidono di licenziarsi,altre lo perdono perché non sono più capaci di riprendere il lavoro perché la depressione li ha distrutti...metti anche che ci sono poche difese...e che non esiste una legge su questo cancro... Tempo fa ho scritto un post N.140 se ti fa piacere vai a leggerlo...ciao.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/09/07 alle 11:49 via WEB
E con le politiche sul precariato, questa piaga è destinata a dilagare ancor di più.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 30/09/07 alle 14:07 via WEB
Buongiorno e buona domenica!
 
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