Bolina news

Io e i miei coetanei

Ieri sono stato alla mia nuova università, sballottato da un ufficio all'altro da personaggi via via più incompetenti e insofferenti. "Deve parlare con la signora V.". "No guarda, devi andare al secondo piano all'ufficio 1 sala B e parlare con il dottor G. "Ma chi le ha detto di venire qui?! Io non sono l' addetto per queste cose, vada in segreteria e chieda della signora C." Ad un certo punto ho pensato "ma andate a cagare!" e mi sono fatto un giro per il resto della facoltà(anche se ormai avevo già girato inutilmente per un' infinità di stanze e corridoi).Il clima è piacevole, a tratti noti frenesia collettiva, poi lassismo di massa. Qualcuno urla perché ha passato un esame, anche se con 18. Guardavo i visi mezzi pallidi e mezzi annoiati, mezzi convinti e mezzi incerti degli studenti. Molti sembravano avere la mia età, altri parevano "abitanti" fissi di quel luogo; avevano lo sguardo di chi conosce a memoria ogni crepa nel muro, ogni scarabocchio nei cessi, ogni sala di ricevimento, ogni ufficio amministrativo. In molti parlavano un dialetto sguaiato, altri semplicemente fumavano o si scambiavano appunti. Così, tra mille facce diverse, tra mille indicazioni sbagliate  e con la frustrazione che mi seguiva, mi è venuto da pensare ad un aggettivo per i miei coetanei, per i ventenni di questa società sempre più strana, sempre più "apertamente-chiusa". "Intorpiditi", "assonnati", "ignavi"... alla fine di aggettivi me ne sono usciti tre e non mi parevano positivi. Non prendetemi per presuntuoso, lungi da me il reputarmi superiore , il guardare dall'alto verso il basso i miei "compagni" universitari. Anzi, spesso, è come loro che mi sento. Demotivato, contagiato da una malattia chiamata pigrizia, accompagnata da effetti indesiderati come paura, angoscia, de-motivazione. Gli adulti non perdono occasione per ricordarti che, anche se laureato, è probabile che rimarrai disoccupato per un bel po' o che, magari, troverai un lavoro poco remunerato. "La tua università non offre sbocchi interessanti!". A volte mi passa proprio la voglia, mi viene lo schifo di questo paese, che pur di menti nobili ne ha partorite molte e mi chiedo: perché la maggior parte delle persone brillanti deve andarsene dall'Italia?! O, comunque, deve andarsene dal sud? Perché continua a non esistere meritocrazia?! Perché vogliamo per forza autodistruggerci. Negli occhi dei miei coetanei non vedo futuro, non vedo aspettative. Non credo di fare della retorica o di essere catastrofico: basta guardare i dati dell'ultimo decennio, la caduta libera del nostro paese. Perché quasi nessuno investe su di noi?! Perché ci lasciano così abbandonati a noi stessi?!. Credo bisogni anche fare un bel mea culpa(videogame e sesso libero ci hanno un po' "sparaflashiato" il cervello, ucciso la maggior parte dei neuroni) ma, cazzo, perché nessuno se ne sbatte?! Nessuno fa qualcosa?! Perché la De Filippi è in prima serata?! Perché su mediaset ci sono sempre più reality e sempre meno programmi decenti?! Voglio il national Geographic senza dover sottostare al ricatto di sky e pagare 40 euro mensili(non credete alla stronzata degli 11 perchè è solo per i primi mesi). Spendiamo milioni di euro per le basi americane, per la "difesa" e non ci rendiamo conto che, mentre pensiamo a difenderci da attacchi esterni, dall' interno del nostro paese le migliori menti fuggono all'estero o vengo spente, via via dalle mancate opportunità. Caro Prodi perchè non ti svegli?! Non ti rendi conto che le persone dai 20 ai 25 anni sono sul serio il futuro?! La salvezza di questo paese sempre più avvizzito e pervaso di vecchiume(politico e sociale).  Se solo mi dessero qualche mezzo in più, se solo si fidassero maggiormente delle mie e delle capacità di tantissimi altri che come me si vedono chiuse mille opportunità. Non pretendo che qualcuno mi spiani la strada e mi dica" Prego, può fare il dirigente d'azienda anche senza essersi laureato" ma vorrei avere qualche speranza di vincere un concorso importante senza sapere, aprioristicamente, di dover lasciare posto ai soliti raccomandati. Mi rendo conto che parlo di utopia, che la mentalità italiana non cambierà mai, ma avevo intenzione di sfogarmi, di far sentire che ci sono, che mi rendo conto di quanto fa pena la realtà in cui vivo! In questo paese esiste una sola politica: quella dell'egoismo, dell'uccisione delle passioni. Non so quanti di voi seguono il calcio ma io lo amavo e mi sono sentito tradito: come se la mia ragazza fosse scappata con un'altro. Uno schifo immenso(Vedi Juve, Inter e Milan). E' proprio vero che nel "bel paese" chi ruba una mela va in galera!!!Ora torno a studiare, a cercare di vedere nelle nozioni qualcosa di positivo e qualche speranza per il futuro. Ultima cosa per i politici: se tagliate le gambe a noi ventenni, tagliate le gambe ad un paese intero; riforma, riforma totale e indiscriminata, ecco ciò di cui si avrebbe  bisogno. Il problema è che tutti hanno paura di perdere il loro posto privilegiato. Questa è democrazia?! NO! E' presa per il culo!