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A DIECI ANNI DA GENOVA - LA REPRESSIONE
Post n°184 pubblicato il 21 Luglio 2011 da bonicaM
… Ventuno luglio Genova ferita trecentomila in strada nella rabbia composta di chi non cede all’intimidazione dei violenti di stato e dell’omicidio legalizzato … trecentomila in piazza per dire di un mondo possibile ancora oltre l’ingiustizia permanente del Capitalismo Globale …
E l’Occhio Mediatico ha visto: le mani bianche alzate nella luce marina di un giorno d’estate con quel cielo assetato che sembrava potesse dissetarsi di una speranza immensa di solidarietà e come un fiume che travolga gli argini lasciarla poi inondare su tutta la città oltre il recinto giallo della gialla arroganza dei potenti oltre la bestemmia della rossa barriera di rigetto d’ogni utopia concreta …
L’Occhio Mediatico ha visto le mani bianche alzate a testimoniare pacificamente la rabbia e il dolore dei poveri del mondo che non chiedono ipocrite elemosine a coloro che li hanno derubati ma il diritto ad eguale dignità …
L’Occhio Mediatico ha visto un cielo innocente e sereno violato e accoltellato all’inatteso segnale dei tutori teppisti dell’ordine dei forti dalle eliche ciniche e realiste e dagli urli fumosi degli elicotteri in volo …
e le mille e più mille mani alzate sembravano già reggere tutta la paura di quel cielo ferito e l’ansia soffocante dell’attacco violento dei potenti quando improvvisamente le mille telecamere di lotta guardarono quei neri manganelli battere a tamburo sui grigi scudi levati percussivi nel ritmo di marcia dei passi militari sul selciato una degna parata da regime dei Grandi Macellai e dei fasti di un duce ritrovato …
Mille piccoli occhi digitali hanno visto e fissato alla memoria avanzare schierata contro il corteo pacifico la muraglia squadrista di scudi e manganelli contro le mani nude dei cristiani dissidenti …
(…)
L’Uomo Fine è contento là in prefettura: la paura (la nera paura) quintessenza di ogni dittatura accecava d’idranti e lacrimogeni il popolo ribelle di Genova ferita …
E i vescovi e i prelati dai vertici ecclesiali già mostravano ai Grandi vera contrizione quasi a chieder perdono per quei manifestanti cattolici apostolici scesi in piazza nell’ora del disordine: “E’ forse giusto scendere in corteo per le strade macchiate di violenza per noi credenti in Cristo cattolici apostolici?”
Ma Cristo era già nelle strade di Genova assediata in testa al corteo le mani bianche alzate e gli occhi assetati di pace e di giustizia Cristo malmenato già nella prima carica dei cellulari in corsa lanciati per uccidere e spargere terrore …
E i vescovi e i prelati dubitavano e infine condannavano la protesta e il dissenso dei cristiani cattolici credenti nel Cristo Signore e Cristo era ormai nelle strade assetato di pace e di giustizia con gli occhi acciecati e bruciati dai gas lacrimogeni e dagli incendi neri e Cristo era lì in quelle strade in coda al corteo pacifista uno straccio di sangue e di sputi le gambe già spezzate da calci e manganelli un Cristo censurato e messo a tacere senza speranza di resurrezione mentre tentava appena di ripetere agli otto prepotenti l’antico discorso della montagna …
“beati i furbi e i manipolatori di coscienze… beati i violenti con stile gli arrampicatori di piazza affari ascesi alla politica telegenica amati e riveriti nelle bische di stato e sugli altari… beati sfruttatori di spirito e di corpo corpo-merce eleganza e sobrietà gente per bene premio d’amicizia e bontà truffa legale con sigillo e marchio di alta qualità… beate beatitudini di un paese-latrina da merda riciclata in parlamento maggioranze assolute pensiero stappa e vinci imperante pensiero da svendita finale… beati i primi sempre i furbi e i truffatori con classe e facce-culi dalle bocche mediatiche intasate di merda colloquiale digeribile certo ai furbi e agli imbecilli… beata Italia il cavaliere vince vince l’Europa vince il Capitale vince la truffa internazionale vince il Mercato libero unico globale vince il Pensiero Unico e vincerà la guerra la guerra e il Nuovo Ordine tutti giù per terra!”
(…)
(2875) - Genova-Salò … luglio ventuno del duemilauno e uno e due e tre fratelli d’italia viva pinochet l’italia s’è desta del fascio littorio si cinge la testa fratelli d’italia italia salò e quattro e cinque e sei a morte i comunisti gli anarchici e gli ebrei fratelli di salò fratelli a bolzaneto qui la si fa finita con la democrazia e tre e due e uno per libero mercato mano libera alla polizia ventuno luglio a notte e il ventidue a seguire la lunga filastrocca al suon dei manganelli si canta in ogni dove con l’assordante orchestra dei lugubri elicotteri legalità sospesa in tutta la città è la vendetta dura dei tutori dell’ordine scatenati al massacro alla tortura genoa social forum in carcere e in questura canaglia comunista in piedi e faccia al muro schiena dritta saluto fascista o vi spezziamo le mani puttane troiette vi piacerà assaggiarlo maschio e in divisa al cesso insieme a noi e uno e due e tre il capo dello stato garantisce comunque dal popolo sovrano piena fiducia alle forze dell’ordine carabinieri gom e polizia c’era una volta la democrazia d’italia fratelli e dieci e venti e trenta e cento manganelli dieci di sera senza alcun mandato la polizia irrompe nelle scuole ove ha sede il centro media ed organizzazione del movimento antiliberista contando fino a tre il gioco è naturale poi scatta l’irruzione potreste farvi male il gioco è divertente i manganelli alati che volano leggeri come fulmini o lampi giù dal cielo a spezzarvi le ossa dentro i sacchi a pelo col sangue che schizza un bel disegno ai muri e attenzione a fuggire dalle scale potreste farvi male i tutori dell’ordine infine fanno festa e a chi protesta schiacciano la testa e sette e otto e nove dentro la scuola piove piovono calci e sputi ormai siete fottuti fottuti è naturale nel bene nazionale se poi vi fate male via tutti all’ospedale e uno e due e tre evviva pinochet fratelli di salò il capo dello stato reitera fiducia alle forze tutori l’italia s’è desta ladrona e fascista solleva la cresta g8 g9 contare fino a dieci poi non sarà difficile poi ci sarà il terrore poi ci sarà la guerra le armi canteranno e tutti giù per terra !
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