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« CARLO GIULIANIIO NON NASCERO' »

A DIECI ANNI DA GENOVA - LA REPRESSIONE

Post n°184 pubblicato il 21 Luglio 2011 da bonicaM
Foto di bonicaM

 

 

 

 

Ventuno luglio Genova ferita

trecentomila in strada

nella rabbia composta

di chi non cede

all’intimidazione

dei violenti di stato

e dell’omicidio legalizzato

trecentomila in piazza

per dire di un mondo possibile ancora

oltre l’ingiustizia permanente

del Capitalismo Globale

 

E l’Occhio Mediatico ha visto:

le mani bianche alzate

nella luce marina di un giorno d’estate

con quel cielo assetato

che sembrava potesse dissetarsi

di una speranza immensa

di solidarietà

e come un fiume che travolga gli argini

lasciarla poi inondare

su tutta la città

oltre il recinto giallo

della gialla arroganza dei potenti

oltre la bestemmia

della rossa barriera di rigetto

d’ogni utopia concreta

 

L’Occhio Mediatico ha visto

le mani bianche alzate

a testimoniare

pacificamente la rabbia

e il dolore dei poveri del mondo

che non chiedono ipocrite elemosine

a coloro che li hanno derubati

ma il diritto ad eguale dignità

 

L’Occhio Mediatico ha visto

un cielo innocente e sereno

violato e accoltellato

all’inatteso segnale

dei tutori teppisti dell’ordine dei forti

dalle eliche ciniche e realiste

e dagli urli fumosi

degli elicotteri in volo

 

e le mille e più mille mani alzate

sembravano già reggere

tutta la paura

di quel cielo ferito

e l’ansia soffocante

dell’attacco violento dei potenti

quando improvvisamente

le mille telecamere di lotta

guardarono quei neri manganelli

battere a tamburo

sui grigi scudi levati

percussivi nel ritmo di marcia

dei passi militari sul selciato

una degna parata

da regime dei Grandi Macellai

e dei fasti di un duce ritrovato

 

Mille piccoli occhi digitali

hanno visto e fissato alla memoria

avanzare schierata

contro il corteo pacifico

la muraglia squadrista di scudi e manganelli

contro le mani nude

dei cristiani dissidenti

 

 

(…)

 

L’Uomo Fine è contento

là in prefettura:

la paura (la nera paura)

quintessenza di ogni dittatura

accecava d’idranti e lacrimogeni

il popolo ribelle di Genova ferita

 

E i vescovi e i prelati

dai vertici ecclesiali

già mostravano ai Grandi

vera contrizione

quasi a chieder perdono

per quei manifestanti cattolici apostolici

scesi in piazza nell’ora del disordine:

“E’ forse giusto scendere in corteo

per le strade macchiate di violenza

per noi credenti in Cristo

cattolici apostolici?”

 

Ma Cristo era già nelle strade

di Genova assediata

in testa al corteo

le mani bianche alzate

e gli occhi assetati

di pace e di giustizia

Cristo malmenato

già nella prima carica

dei cellulari in corsa

lanciati per uccidere

e spargere terrore

 

E i vescovi e i prelati

dubitavano e infine condannavano

la protesta e il dissenso

dei cristiani cattolici

credenti nel Cristo Signore

e Cristo era ormai nelle strade

assetato di pace e di giustizia

con gli occhi acciecati e bruciati

dai gas lacrimogeni

e dagli incendi neri

e Cristo era lì in quelle strade

in coda al corteo pacifista

uno straccio di sangue e di sputi

le gambe già spezzate

da calci e manganelli

un Cristo censurato

e messo a tacere

senza speranza di resurrezione

mentre tentava appena di ripetere

agli otto prepotenti

l’antico discorso della montagna

 

“beati i furbi e i manipolatori

di coscienze… beati

i violenti con stile

gli arrampicatori

di piazza affari

ascesi alla politica

telegenica amati e riveriti

nelle bische di stato e sugli altari…

beati sfruttatori

di spirito e di corpo

corpo-merce eleganza e sobrietà

gente per bene premio

d’amicizia e bontà

truffa legale con sigillo e marchio

di alta qualità…

beate beatitudini

di un paese-latrina

da merda riciclata in parlamento

maggioranze assolute

pensiero stappa e vinci

imperante pensiero

da svendita finale…

beati i primi sempre

i furbi e i truffatori

con classe e facce-culi

dalle bocche mediatiche intasate

di merda colloquiale

digeribile certo ai furbi e agli imbecilli…

beata Italia

il cavaliere vince

vince l’Europa

vince il Capitale

vince la truffa internazionale

vince il Mercato libero

unico globale

vince il Pensiero Unico

e vincerà la guerra

la guerra e il Nuovo Ordine

tutti giù per terra!”

 

 

 

(…)

 

 

 

(2875) - Genova-Salò                            

luglio ventuno

del duemilauno

e uno e due e tre

fratelli d’italia

viva pinochet

l’italia s’è desta

del fascio littorio

si cinge la testa

fratelli d’italia

italia salò

e quattro e cinque e sei

a morte i comunisti

gli anarchici e gli ebrei

fratelli di salò

fratelli a bolzaneto

qui la si fa finita

con la democrazia

e tre e due e uno

per libero mercato

mano libera alla polizia

ventuno luglio a notte

e il ventidue a seguire

la lunga filastrocca

al suon dei manganelli

si canta in ogni dove

con l’assordante orchestra

dei lugubri elicotteri

legalità sospesa

in tutta la città

è la vendetta dura

dei tutori dell’ordine

scatenati al massacro

alla tortura

genoa social forum

in carcere e in questura

canaglia comunista

in piedi e faccia al muro

schiena dritta

saluto fascista

o vi spezziamo le mani

puttane troiette

vi piacerà assaggiarlo

maschio e in divisa

al cesso insieme a noi

e uno e due e tre

il capo dello stato

garantisce comunque

dal popolo sovrano

piena fiducia

alle forze dell’ordine

carabinieri gom e polizia

c’era una volta la democrazia

d’italia fratelli

e dieci e venti e trenta

e cento manganelli

dieci di sera

senza alcun mandato

la polizia irrompe

nelle scuole ove ha sede

il centro media ed organizzazione

del movimento antiliberista

contando fino a tre

il gioco è naturale

poi scatta l’irruzione

potreste farvi male

il gioco è divertente

i manganelli alati

che volano leggeri

come fulmini o lampi

giù dal cielo

a spezzarvi le ossa

dentro i sacchi a pelo

col sangue che schizza

un bel disegno ai muri

e attenzione a fuggire dalle scale

potreste farvi male

i tutori dell’ordine

infine fanno festa

e a chi protesta

schiacciano la testa

e sette e otto e nove

dentro la scuola piove

piovono calci e sputi

ormai siete fottuti

fottuti è naturale

nel bene nazionale

se poi vi fate male

via tutti all’ospedale

e uno e due e tre

evviva pinochet

fratelli di salò

il capo dello stato

reitera fiducia

alle forze tutori

l’italia s’è desta

ladrona e fascista

solleva la cresta

g8 g9

contare fino a dieci

poi non sarà difficile

poi ci sarà il terrore

poi ci sarà la guerra

le armi canteranno

e tutti giù per terra

!

 

 

 
 
 
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