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LETTERA SEGRETA DI BENEDETTO XVI A SILVIO BERLUSCONI
Post n°69 pubblicato il 04 Luglio 2009 da bonicaM
Carissimo Cavaliere, ci scusiamo in primis, nel nome di dio padre onnipotente che tutto può a nostro e vostro esclusivo interesse, per le infamanti parole pronunciate da quell’eretico di padre Marchetto contro le politiche del vostro da me benedetto governo, così generoso nel dispensare lucrose donazioni alla nostra santa sede. Sappi, oh mio amato fratello, oh santo unto del signore (nostro signore, ovviamente, signore assoluto delle finanze e del sacro profitto, non già quel pezzente anarcocomunista inchiodato giustamente su un pezzo di legno marcio due millenni addietro e su cui abbiamo costruito la nostra ricchezza e questa benedetta multinazionale dell’ipocrisia e della falsità abusivamente edificata su una inesistente pietra)... – sappi dunque, amatissimo Silvio, che nulla di quanto detto da quell’infame prelato fu da noi suggerito. E come avremmo potuto noi indignarci davvero per una santa legge che garantisce la sicurezza di noi ricchi e potenti contro una massa di infedeli nemici del signore e della santa chiesa cattolica apostolica romana e insomma noi rappresentanti in terra del figlio di dio (non, ripeto, quel pezzente clandestino anarcocomunista nemico della chiesa e della vera fede cattolica nell’onnipotenza del denaro e del potere temporale)... come avremmo noi potuto davvero indignarci per le sofferenze e il dolore derivanti da questa santa legge per qualche migliaio di poveri miserabili musulmani e sporchi negri nati per essere nostri schiavi, per il respingimento in mare e la condanna a morte di donne e bambini in fuga dalla miseria e dalle sante guerre e nuove crociate... che anneghino pure in fondo agli abissi! D’altronde tu sai, santo e fedele puttaniere che hai saputo nel giro di qualche decennio diffondere quella corruzione e quell’assenza di carità cristiana su cui la nostra santa madre chiesa ha sempre prosperato, quella chiesa cattolica che schiere di indemoniati eretici hanno nei secoli oltraggiato col nome di meretrix, ovvero “escort” con appellativo d’oggi a te ben noto e famigliare, sì, famigliare in quanto tu fosti da sempre puttaniere difensore della famiglia, quella che noi difendiamo senza esitazioni, la base stessa di questa nostra società di ipocriti ma ubbidienti consumatori, nucleo fondante della realizzazione del profitto e d’ogni società di azioni illegali... Ma, come tu vedi, benedetto dal signore, benedetto com’io volli essere, così che noi due Benedetti entrambi potessimo bene intenderci e condividere tutte le porcate utili ai nostri interessi che coincidono con gli interessi della collettività ovvero noi medesimi... - è tanto l’ardore con cui vengo a difenderti con questa mia missiva che perdo per troppa passione il filo del discorso. Senza dilungarmi oltre in iscuse a te dovute, ti informo che oggi stesso manderò il mio servo fedele padre Lombardi presso i tuoi giornali e le tue televisioni a sconfessare pubblicamente quanto detto da quell’eretico di padre Marchetto contro i giusti e sacrosanti provvedimenti contro i poveri e gli esclusi di tutte le specie, tutti comunque geneticamente delinquenti e nemici di dio, di te e di io, che poi sarei Noi con la Enne maiuscola per sbatterla in testa fino a fracassare il cranio a tutti quei cattolici che continuano a credere che noi si debba essere cristiani, ovvero seguaci di quell’anarcocomunista che osava bestemmiare contro il Tempio chiamando gli Scribi e Farisei ipocriti sepolcri imbiancati (e noi sappiamo che parlava di noi, di noi vescovi e papi, con diabolica veggenza del colossale imbroglio che noi avremmo edificato per vanificare la sua “buona novella”)... sì, quel lurido pezzente che cacciò i mercanti dal tempio, ben sapendo che noi li avremmo accolti e benedetti in quanto produttori di ricchezza e di benessere come tu lo sei, il più lucroso dei mercanti e dei piazzisti di ogni tempo e paese! Vieni a me, che io ti abbracci e ti sostenga, oggi più di ieri, nel tuo faticoso lavoro di desertificazione di ogni fede e di ogni ideale, tu che hai così bene scristianizzato questo paese che deve essere ora e sempre cattolico e mai cristiano, tu che hai così bene scongiurato che la donna, antica alleata del demonio con le corna ma senza azioni in borsa, affermasse la sua dignità di essere umano (lei da sempre essere inferiore e senz’anima), condannandola ad essere più che mai solo corpo-merce da vendersi lei stessa a pezzi o intera, affinché l’onnipotenza del sacro consumo esaltasse la fruibilità di culi e tette. Stai certo e non disperare, mio prediletto fra tutti i mercanti e i potenti d’Italia, che mai ostacolerò i tuoi piani eversivi e di tutta la tua corte di ladri e banditi, così come il mio beato predecessore mai condannò l’altro cavaliere dal fascio littorio, scomunicando piuttosto tutti gli affamati di giustizia e uguaglianza sospetti comunisti atei e senza fede nella sacralità del Capitale e del Mercato. Procedi dunque sereno nella tua opera di diffusione dell’odio razziale, del disprezzo per i poveri e gli esclusi, della desertificazione delle terre e delle anime... Andate e trionfate, tu e la tua schiera di paladini dell’imbroglio e della menzogna spudorata! noi vi benediciamo, oggi come nei secoli passati... Rispedite senza alcun rimorso i barconi dei disperati nei deserti della Libia, lasciateli annegare condannando a pene severe chiunque osi tendere una mano caritatevole per salvare delle vite che non hanno alcun valore (assai meno certamente dei nostri bianchi e lattei spermatozoi, la cui preziosa vita difenderemo sempre con inflessibilità). E coloro che già approdarono clandestinamente nella nostra santa terra vaticana... – mi correggo, italica! – vengano da voi rinchiusi in fetide carceri e torturati come si fa con i morti viventi in coma, affinché soffrano le pene dell’inferno e poi... Poi avremmo un suggerimento da darti onde perfezionare al meglio la vostra santa legge contro gli immigrati e tutti i poveri cristi bisognosi di aiuto... Non potreste crocifiggerli tutti come quell’altro cristo nazareno? sarebbe uno spettacolo da primato televisivo con miliardi di spot pubblicitari garantiti... e noi, noi vescovi e papi (non come te, ma pur sempre papy anch’io) – noi potremmo edificare una chiesa cattolica per ogni povero cristo crocifisso, divenendo in breve tempo la più grande multinazionale delle religioni ipocrite di tutto l’universo. Vai, Silvio! il mondo ci appartiene... Parola di mia Santità della Santa Sede Vaticana del Popolo della Libertà addì 4 luglio dell’anno 2009 post cristianesimo liquidato per sempre. |
Inviato da: anastomosidisabbia
il 06/08/2015 alle 22:14
Inviato da: RavvedutiIn2
il 29/07/2015 alle 20:40
Inviato da: Arcobaleno1961
il 17/11/2012 alle 18:05
Inviato da: MeNeStrafrego
il 29/09/2012 alle 16:44
Inviato da: MeNeStrafrego
il 29/09/2012 alle 16:42