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il Blog di RANDAGIO CLANDESTINO

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« IL TRIONFO DELL’AMORE (...LETTERA A GESU' GATTINO »

LETTERA A BABBO NATALE

Post n°118 pubblicato il 19 Dicembre 2009 da bonicaM
Foto di bonicaM

 

Caro Babbo Natale,

in questi giorni di amore coatto ogni italiano berlusconide ti invia le proprie richieste amorose di consumismo sfrenato e bellicoso. Adulti e bambini ti sommergono con le loro amorose letterine natalizie con richieste pressanti di vincite milionarie, vacanze tropicali, proprietà di lusso e richieste di eliminazione fisica di immigrati clandestini e lavavetri: e tu, simile al nostro amato amoroso amante presidente del consiglio dolente, accogli i loro sogni e desideri e li trasformi in tenerissimi spot pubblicitari all’interno del tuo magnifico mondo virtuale. Io, da buon sovversivo antiberlusconiano e antiamericano, oggi ti invio la mia brava letterina di natale per chiederti il dono più prezioso che tu possa concedermi: toglierti dalle palle una volta per tutte. Tu con la tua barbosa barba bianca buonista fino al vomito, con la tua giubba rosso coca-cola, con la tua slitta inquinante e i tuoi abeti sradicati dalle rare aree verdi sopravvissute alle nenie natalizie… tu, con le tue palle colorate e scintillanti come le palle del beato Silvio martire e dei suoi devoti bavosi di menzogne, con i tuoi canti di natale, i tuoi stucchevoli gingol bell… tu, agente segreto delle multinazionali e istigatore del più bieco consumismo di massa… tu, vecchio travestito Babbo Natale, scompari, ti prego, definitivamente dal calendario! lasciaci ritrovare l’altro natale che tu hai sequestrato e tenuto in ostaggio per tanti anni. Solo quando tu sarai scomparso, io smetterò di odiare il santo (?) natale. Potrò riascoltare il suono di una ciaramella, ammirare le corone di arance appese alle icone, i tradizionali presepi artigianali (fuori dalle mostre natalizie, ma nelle loro sedi naturali), mangiare nient’altro che qualche nocciolina abbrustolita. Niente montagne di regali inutili e costosi, niente pranzi e cene tossiche con conseguenti cumuli di rifiuti inquinanti gettati all’ammasso agli angoli delle strade, niente botti pre-capodanno sparati da frotte di ragazzini urlanti per un mese intero a tutte le ore e senza intervalli, niente luci e luminarie inneggianti ad auguri di niente… Davvero ti supplico, mio caro Babbo Natale! Vai a farti fottere entro la mezzanotte di questo natale… Sarà il più bel regalo degli ultimi cinquant’anni.

 
 
 
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