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il Blog di RANDAGIO CLANDESTINO

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GIORNATA NAZIONALE DELLA CACCIA ALL'IMMIGRATO

Post n°125 pubblicato il 17 Gennaio 2010 da bonicaM
Foto di bonicaM

Oggi 17 gennaio 2010, giornata nazionale della caccia all’immigrato.

A seguito delle recenti dichiarazioni del ministro della razza Roberto Maroni relativamente all’eccesso di tolleranza nei confronti degli immigrati clandestini (peggio ancora se negri), quella che fu per anni la “giornata dell’immigrato” è stata ufficialmente dichiarata dal governo leghista “giornata della caccia all’immigrato”, ovvero “accoppare il clandestino non è più reato”. Ciò che già da tempo avviene in tutta Italia in maniera per così dire illegale da oggi diverrà per decreto atto legale la cui legittimità è riconosciuta a pieno titolo dalle leggi padano-statali. Chiunque voglia in questa giornata (ma anche in qualsiasi altra giornata dell’anno) giocare al tiro al bersaglio con africani vari e immigrati di ogni specie anche se italianizzati può farlo liberamente e, previa dimostrazione dell’avvenuta eliminazione fisica del clandestino indesiderato, avrà pure diritto ai ricchi premi della lotteria “difendi la purezza della razza”. La storica giornata odierna che onora la nostra nobile patria del primato mondiale di nazione più teppista d’Europa è stata inaugurata in pompa magna dal ministro Maroni dinanzi a un foltissimo pubblico di topi di fogna padani, plaudenti e acclamanti, con un discorso in cui viene ribadita con forza la necessità di ripristinare nel nostro paese lo schiavismo e la tratta degli schiavi con eliminazione fisica della manodopera eccedente onde vincolare i flussi migratori alle esigenze produttive del paese. Nelle stesse ore in cui il ministro della razza inaugurava con questo storico discorso la giornata della caccia all’immigrato presso le fetide acque del Po, a Roma il santo padre richiamava i fedeli riuniti in piazza San Pietro al rispetto dei diritti degli schiavi immigrati, ricordando come lo stesso Gesù Bambino fu un rifugiato clandestino e che fu processato e crocifisso proprio a seguito dell’antico reato di clandestinità, dal che si deduce, secondo il ministro Calderoli che, al fine di difendere le radici cristiane del nostro paese, sarebbe auspicabile la crocifissione di tutti i clandestini in soprannumero. Proposta subito accolta dalla maggioranza di governo e che ha registrato la piena disponibilità al dialogo da parte del PD nonostante i dubbi di costituzionalità avanzati dalla corte costituzionale presieduta da Ponzio Pilato!

 
 
 
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