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il Blog di RANDAGIO CLANDESTINO

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LADRI DI BENZINA

Post n°38 pubblicato il 27 Dicembre 2006 da bonicaM

Li hanno chiamati “ladri di benzina”: erano i derubati di una ricchezza prodotta dalla loro terra, ma canalizzata verso altri ricchi da arricchire. Trecento, cinquecento, forse settecento “derubati di benzina” bruciati vivi da quell’oro nero che miete ogni giorno migliaia di vittime civili e distruzioni irreparabili di interi territori e città su tutto il pianeta, vuoi con “incidenti” catastrofici vuoi con le guerre di ogni genere, arricchendo ancor di più i ricchissimi della terra. Ancora una volta gli assassini hanno accusato le vittime di essere ladri e colpevoli della loro morte violenta. Ancora una volta l’Occidente ladro si lava la coscienza “civile e democratica” accusando i poveri di essere ladri e responsabili delle loro disgrazie e della loro stessa povertà. E intanto i milioni di ladri di benzina (l’oro nero della Nigeria) eravamo intenti a goderci i santificati consumi del nostro osceno natale, mentre quei pezzenti bruciavano nell’inferno di fuoco scatenato dalla vana speranza di poter raccogliere le briciole di una ricchezza a loro negata. Gloria al dio petrolio nell’alto del Potere e pace eterna ai poveri del terzo e quarto mondo! Propongo una riflessione quasi superstiziosa ai miei amici cattolici ratzingeriani, difensori della “morte secondo natura” e del valore indiscutibile della vita: da qualche anno, proprio a Natale, si verificano delle vere e proprie catastrofi umanitarie, di cui sono vittime puntualmente i poveri e i diseredati protagonisti del messaggio evangelico, dal naufragio di 286 immigrati del 1996, allo Tsunami ecc. Non vi viene il dubbio profondo che questo natale opulento sia esattamente la negazione annuale del messaggio evangelico? Non trovate oscene e immorali le tavole imbandite delle festività natalizie mentre i “derubati” dall’Occidente muoiono di fame e povertà proprio in quei giorni santificati dal dio Mercato? Da laico mi permetto di suggerire a voi credenti un pizzico di coerenza e di “fame e sete di giustizia”, piuttosto che fame e sete di supermercati!

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