Apprendo dalla stampa che il governo italiano ha compiuto un ulteriore atto di sostegno alla guerra infinita americana: la produzione degli aerei F-35. Altro denaro per altre armi, alla faccia del pacifismo e della non violenza!
Ma si sa che la pace si può costruire in tanti modi. In fondo anche i Joint Strike Fighter sono un problema di carattere urbanistico, evidentemente. Tutte le armi e gli strumenti di guerra sono propriamente un problema di tipo urbanistico, non c’è dubbio. Anche la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki si è risolta in un problema di tipo urbanistico. Il sig. Prodi ha perfettamente ragione a definire un problema urbanistico vicentino l’allargamento della base di Vicenza. E io mi reputo un solerte sostenitore del pensiero prodiano della guerra quale fenomeno urbanistico e territoriale. Per dirla alla Nerone, bruciamo le città per ricostruirle “più belle e più superbe che pria.” Il concetto è chiaro: i Joint Strike Fighter, bene usati, contribuiranno a ridefinire l’assetto urbanistico di parecchie città e villaggi del medio oriente o dell’Africa sub-sahariana, abbattendo gli edifici ma anche eliminando una buona fetta della popolazione “superflua”.
Complimenti, signor Prodi! continui sulla strada del riarmo voluto dai padroni neocon. Dopo la “guerra umanitaria” potremo goderci la “guerra edificante” (urbanisticamente intesa).
Inviato da: anastomosidisabbia
il 06/08/2015 alle 22:14
Inviato da: RavvedutiIn2
il 29/07/2015 alle 20:40
Inviato da: Arcobaleno1961
il 17/11/2012 alle 18:05
Inviato da: MeNeStrafrego
il 29/09/2012 alle 16:44
Inviato da: MeNeStrafrego
il 29/09/2012 alle 16:42