Ciò che risuona sono parole migrate in sentimenti e sentimenti spezzettati in sillabe sonore. Ora, nomi che mi risuonano, e riempiono la notte, nomi di femmina, cui dedicai una voce dall’interno della mente. Chi amai, toccai, richiamai, salutai non fosse solo che per un attimo ceduto alla pagina o al vento, che guardai con lussuria negli occhi o amichevole incanto. S, M, S-bis, E, M, D, L, S-ter e chissà quante altre. C’eri anche tu. Mi chiedo se mai possa esserci un poema che contenga la donna; la donna, in tutti quei bizzarri aspetti. Oh vaneggio nella notte tempestasto di pensieri. Chissà dove finirono, tutti i bei sogni della gioventù. Tutti quei nomi, tutti quei volti freschi, quelle caviglie sottili.
Inviato da: pollon131.e
il 12/09/2009 alle 21:58
Inviato da: lupocattivo741
il 12/09/2009 alle 14:35
Inviato da: pollon131.e
il 12/09/2009 alle 09:59
Inviato da: pollon131.e
il 10/09/2009 alle 23:53