Romanze da salottoBlog del tenore Giovanni Bresciani |
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PANORAMI NATURALI...
intorno a Santa Teresa di Gallura
Caletta intorno a S. Teresa di Gallura
Faro Istriano
nell'Ogliastra
Pan di Zucchero" di fronte a Masua
Primavera sulla collina Torinese
ancora in primavera sulla collina Torinese
Un'aiuola in Torino
in una villa sulla collina Torinese
un bocciolo di fiore sardo
altro interessante fiore sardo
un fico d'india "sardo"
PANORAMI, CONTINUA...
Tramonto sull'arco alpino Torinese
Tramonto sull'isola di San Pietro
Primizie della Val di Susa
un mazzolin di fiori, incontaminato
accanto al sentiero, verso la vetta
un incontro montano, non casuale
in Italia ce ne sono tante...
queste, sarde, vocalizzano anche!
Fenicotteri a Carloforte
Fenicotteri al tramonto
PANORAMI DI "PIETRE" SARDE
"La Conca" Isola di San Pietro
"La Conca" Isola di San Pietro
"La Conca" Isola di San Pietro
"La Conca" Isola di San Pietro
Le "Colonne" dell'Isola di San Pietro
All'Isola di San Pietro lo chiamano "Orrido"
Pietre bucate sull'Isola di San Pietro
Altre pietre di forma strana sull'Isola
Queste pietre assomigliano a qualcuno
Un fungo detto il Pulpito dai Carlofortini
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Post n°26 pubblicato il 21 Luglio 2009 da giovanni_bresciani
Sabato scorso, come avevo annunciato, ho tenuto un concerto nella Chiesa di Santa Maria Assunta nel frazione “Forno Alpi Graie” del comune di Groscavallo (TO). Tanto per non cambiare c’era qualche problema alla gola (il mio strumento portatile) che però si dissolto, e l’ho potuto constatare negli acuti pieni e sonori. Però nell’unico brano di musica sacra “l’Ave Maria” di Pietro Mascagni (da non confondere con quella adattata sulla musica della Cavalleria Rusticana) ho avuto un vuoto di memoria di tre battute, e grazie all’intervento del maestro Andrea Musso, con uno stacco vigoroso nella successiva evoluzione dell’aria, ho ripreso con sicurezza il canto della partitura portandola a termine decentemente. Certo non mi era mai successo una cosa simile e questa mio turbamento ha influito nell’esecuzione dei brani successivi, nei quali ho esagerato nella presa dei fiati (camuffandoli come segni di espressione) però a discapito di un “bel canto” con la continuità delle frasi sul fiato; in compenso, ho controllato bene i punti salienti con acuti importanti. Nonostante l’inconveniente (anche per uno del mestiere, non conoscendo la partitura, non se ne sarebbe accorto) la serata è stata apprezzata e calorosamente applaudita. Per me è stato imbarazzante essendo cosciente appieno dell’accaduto e devo dire sinceramente che nei brani successivi ero preso dal panico…! Per fortuna l’esperienza ha sopperito alle mie debolezze, d’altronde avendo presentato un programma impegnativo, ci tenevo ad eseguirlo bene e con successo. Importante è stato il risconto del pubblico, generoso con lusinghieri consensi. |
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