ARRIVI E PARTENZE
NELLA SALA D'ATTESA DI UNA STAZIONCINA DI PAESE
Fino all'inizio del secolo scorso, la produzione di formaggio era esclusivamente artigianale, con l'avvento dell'industria è nata la necessità di regolamentare un mercato non impendendo la diffusione di prodotti industriali, che hanno l'indubbio vantaggio del costo e della reperibilità; ma senza far scomparire le produzioni artigianali, un patrimonio inestimabile da tutelare. I francesi, come gli italiani, hanno così differenziato la produzione e istituito una certificazione di qualità, la AOC (Appelation d'Origine Controlée). Lo scopo delle certificazioni è quello di informare il consumatore che deve sempre sapere che cosa sta comprando: in questo i francesi sono stati più bravi degli italiani. Vediamo perché. Formaggi fermier, artisanal, coopérative e industriel La AOC prevede 4 catagorie di formaggi, a seconda del metodo di produzione. Alcuni formaggi AOC si possono commercializzare in diverse categorie: per esempio il Camembert è disponibile sia in versione coopérative che industriel. Il formaggio fermier è quello totalmente artigianale: un unico produttore fa il formaggio secondo i metodi artigianali e usando il latte delle proprie vacche. Nella categoria artisanal un unico produttore fa il formaggio, ma il latte può provenire anche da altri allevamenti oltre al suo. La categoria coopérative prevede la produzione in un unico caseificio, e il latte proviene da una coperativa di produttori. Il formaggio industriel è prodotto con metodi industriali e il formaggio proviene da zone più o meno ampie. Ovviamente il formaggio fermier e artisanal è disponibile solo nelle zone limitrofe a quella di produzione oppure in negozi molto specializzati, poiché la produzione è molto limitata. Queste "sottocategorie" dei formaggi aiutano il consumatore rendendolo più informato e quindi in grado di scegliere formaggi di qualità superiore senza dover essere un esperto. E voi, preferite i fromagio italiani o quelli francesi? Insalata al Camembert e funghi porcini Tempo di preparazione 5’ Per sei porzioni Lavorare 400 g di cremoso Camembert in una terrina con una forchetta con pepe e 20 g di erba cipollina tagliata sottile. Aggiungere 100 g di nocciole tritate. Tagliare 300 g di funghi porcini a fette sottili, disponendoli come letto nel piatto, e unire 100 g di cuore di sedano tagliato sottile. Aggiungere il Camembert a cucchiaiate, completare con nocciole, sale, pepe, olio extravergine di oliva e 50 g di miele. Abbinare con un calice di birra chiara. |
Gare de Lyon prende il suo nome dalla città di Lione, la principale destinazione dei treni a medio-lungo raggio partenti da questa stazione. E' la terza stazione parigina per flusso di passeggeri con oltre 80 milioni di viaggiatori annui, dopo la Gare du Nord e la Gare Saint-Lazare. In principio da questa stazione partivano treni per il sud e l'est della Francia; oggi fermano anche linee dirette in Italia e nella Svizzera francese. La stazione ospita un celebre ristorante - LE TRAIN BLEU - che serve i suoi piatti ed i suoi drink ai viaggiatori dal 1901 in un ambiente particolarmente decorato. |
Scende in campo Nicolas Sarkozy per limitare di danni dopo il clamoroso flop dei "Bleus" ai mondiali, con strascichi di veleni e polemiche. Il Presidente francese ne ha discusso al Consiglio dei ministri e per questo pomeriggio ha convocato una riunione di lavoro con il Premier Francois Fillon e con il Ministro e il Sottosegretario allo Sport, Roselyne Bachelot e Rama Yade. |
Il tracciato sopraelevato di una vecchia ferrovia ormai dismessa è stato trasformato in un percorso pedonale pieno di alberi e fiori, che permette di ammirare la città da una visuale particolare, per godere di momenti rilassanti o per visitare le botteghe artigiane ospitate sotto gli arconi che sostengono la struttura. La Promenade Plantée corre per 4 chilometri e mezzo tra Bastille e Bois de Vincennes ed è stata realizzata nel 1988, circa 20 anni dopo la dismissione della linea ferroviaria.
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CHANSON DE L'OISELEUR - JACQUES PRÉVERT
L'oiseau qui vole si doucement
L'oiseau rouge et tiède comme le sang
L'oiseau si tendre l'oiseau moqueur
L'oiseau qui soudain prend peur
L'oiseau qui soudain se cogne
L'oiseau qui voudrait s'enfuir
L'oiseau seul et affolé
L'oiseau qui voudrait vivre
L'oiseau qui voudrait chanter
L'oiseau qui voudrait crier
L'oiseau rouge et tiède comme le sang
L'oiseau qui vole si doucement
C'est ton coeur jolie enfant
Ton coeur qui bat de l'aile si tristement
Contre ton sein si dur si blanc
ATTENTI AL GATTO!
CET AMOUR - JACQUES PRÉVERT
Cet amour
Si violent
Si fragile
Si tendre
Si désespéré
Cet amour
Beau comme le jour
Et mauvais comme le temps
Quand le temps est mauvais
Cet amour si vrai
Cet amour si beau
Si heureux
Si joyeux
Et si dérisoire
Tremblant de peur comme un enfant dans le noir
Et si sûr de lui
Comme un homme tranquille au millieu de la nuit
Cet amour qu faisait peur aux autres
Qui les faisait parler
Qui les faisait blêmir
Cet amour guetté
Parce que nous le guettions
Traqué blessé piétiné achevé nié oublié
Parce que nous l’avons traqué blessé piétiné achevé nié oublié
Cet amour tout entier
Si vivant encore
Et tout ensoleillé
C’est le tien
C’est le mien
Celui qui a été
Cette chose toujours nouvelle
Et qui n’a pas changé
Aussi vrai qu’une plante
Aussi tremblante qu’un oiseau
Aussi chaude aussi vivant que l’été
Nous pouvons tous les deux
Aller et revenir
Nous pouvons oublier
Et puis nous rendormir
Nous réveiller souffrir vieillir
Nous endormir encore
Rêver à la mort,
Nous éveiller sourire et rire
Et rajeunir
Notre amour reste là
Têtu comme une bourrique
Vivant comme le désir
Cruel comme la mémoire
Bête comme les regrets
Tendre comme le souvenir
Froid comme le marble
Beau comme le jour
Fragile comme un enfant
Il nous regarde en souriant
Et il nous parle sans rien dire
Et moi je l’écoute en tremblant
Et je crie
Je crie pour toi
Je crie pour moi
Je te supplie
Pour toi pour moi et pour tous ceux qui s’aiment
Et qui se sont aimés
Oui je lui crie
Pour toi pour moi et pour tous les autres
Que je ne connais pas
Reste là
Lá où tu es
Lá où tu étais autrefois
Reste là
Ne bouge pas
Ne t’en va pas
Nous qui sommes aimés
Nous t’avons oublié
Toi ne nous oublie pas
Nous n’avions que toi sur la terre
Ne nous laisse pas devenir froids
Beaucoup plus loin toujours
Et n’importe où
Donne-nous signe de vie
Beaucoup plus tard au coin d’un bois
Dans la forêt de la mémoire
Surgis soudain
Tends-nous la main
Et sauve-nous.
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