DRAGHI: L'uscita del Regno Unito dalla U.E. può frenare la crescita: peserà fino allo 0,5% sul PIL della zona Euro
Con tutto il rispetto che si deve a Mario DRAGHI, nella sua importantissima funzione, l'aspetto spesso ignorato della bassa percezione popolare di questi avvenimenti, evidenzia la lontananza dei cittadini Europei dalle problematiche meramente finanziarie e la noncuranza con la quale non si prova a risolvere le questioni di ordine pratico. Come è noto (a chi si sia minimamente interessato...) i riflessi negativi per l'ITALIA saranno minimi in conseguenza del basso livello delle transazioni commerciali tra noi e l'U.K. Risultiamo essere all'ultimo posto (insieme all'Austria) nei volumi di interscambio con il Regno Unito. La "media" UE di riduzione del PIL, rappresenta un dato previsionale statistico. Intanto nella "vita reale" arrivano le cartelle esattoriali e nella più cupa disperazione, siamo soli contro il mondo.
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il 14/10/2024 alle 14:52
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il 31/05/2024 alle 12:46
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il 03/01/2024 alle 17:00