Creato da celticwolf1968 il 12/01/2007

MAGIC CLUB

Il Generale, l' Arma che torna sulla strada, che diventa invisibile ed imprevedibile, che ritorna schiava solo del dovere, che riconosce un solo padrone, il popolo di cui si compone e quella Patria rivendicata e ritrovata nelle fabbriche, nelle campagne, nelle scuole, dovunque aleggi il senso d' umanità. “ultimo”

 

 

Post N° 330

Post n°330 pubblicato il 28 Ottobre 2007 da celticwolf1968
 

QUALCHE TEMPO FA CON L?ALTRO BLOG PARTECIPAI AD UN GIOCO LETTERARIO; SE RICORDATE VI POISTAI GIA' IL RACCONTO DI CONSAL PERCHE' MI TOCCO' PROFONDAMENTE..

L'ALTRO IERI DOPO QUALCHE GG DI ASSENZA FINII DI LEGGERE I RACCONTI E NE TROVAI UNO CHE, SONO SINCERA, MI FECE PIANGERE E MI LASCIO' SENZA RESPIRO.

IL RACCONTO E' DI" ANIMAFRAGILE11" ED IL SUO BLOG E'" BIOGRAFIANONIMA".

QUESTO E' IL PASSAGGIO X ANDARE NEL SUO BLOG.   animafragile11 

BUONA NOTTE PAULUZZU

“ti ci porto io, oggi pomeriggio, va bene Mamma?” Mi disse, con la sua solita voce placida e rassicurante.

“certo Gioia mia! Non ti preoccupare, statti sereno! Hai bisogno anche tu di un po’ di pace, e sta gita in barca, non può che farti bene! Mi sento solo un po’ ansiosa! ho il cuore che mi batte forte, ma sarà solo un po’ di tachicardia e la solita pressione alta. Non ti avrei disturbato, se tua sorella e tuo fratello fossero stati a Villagrazia oggi, ma sono fuori e tu….” Gli risposi io e lui mi interruppe dicendo “ Prendi le medicine che ben sai e nel primo pomeriggio sarò da te al solito orario. Riposati invece, tanto anche se dormi un po’, a chi devi dar conto?”

Sorrisi. Aveva ragione. Una donna anziana e che abita da sola, a chi deve dare spiegazioni su cosa sceglie di fare nel corso della sua giornata?

“Mah…Figghiu miu, sarà sto caldo afoso di luglio, o il sogno che ho fatto stanotte…. Molto Strano. Non ricordavo i miei sogni da tanto tempo. Ma questo mi svegliò stamattina, come se un angelo del Signore, mi avesse scosso la spalla e mi avesse chiamato per nome. Ma va beh! Pauluzzu beddu, poi te lo racconto nel pomeriggio. Adesso Vai e divertiti e…stattento sempre!”

“Si, Mamma, lo sai che è così. Stai serena e riguardati. Vengo verso le cinque. Va bene? Ti abbraccio.”

E mentre con le mani fragili, leggere e di carta pesta, di una donna oramai anziana, riagganciavo la cornetta del telefono, con la fronte corrucciata, mi dirigevo, sommessamente in cucina, con un peso sul cuore, quasi come se portassi addosso uno di quei pesanti giubbini blu, che I PICCIOTTI di mio figlio, indossano ogni giorno, come corazze di tartaruga, per proteggere se stessi e far scudo al MIO BAMBINO. Non ne ho mai avuto uno addosso, ma immagino quanto fastidioso sia il peso di qualcosa che sei obbligato a sopportare, solo perché è uno degli indispensabili strumenti del tuo lavoro. Magari poi pure ti ci abitui e neanche i quaranta gradi all’ombra di questi giorni estivi, te ne fanno più sentire il peso.

Mii ero svegliata con la sottana fradicia di sudore. Neanche il ventilatore ai piedi del letto, riusciva a ristorarmi. Spostava l’aria già calda, che a nulla serviva se non ad asciugarmi addosso quell’acqua salata, che bagnava le mie pallide carni. Ero agitata. Eppure non era stato un brutto sogno! Avevo ancora negli occhi quel corpicino di bimbo appena nato, nudo, rannicchiato su se stesso. Morbido. Pulito. Profumato di quell’ odore di buono che solo i neonati emanano. Teneva gli occhi chiusi. E sembrava che dormisse. Lo vedevo di profilo, poggiato su un fondo nero. Con le piccole braccia a pieghe, incrociate sul cuore e le minuscole ginocchia che toccavano l’ombellico, nascondendomene la vista. C’era silenzio. E teneramente, avrei voluto stringere a me, quel batuffolo di carne rosa e profumo eterno. Ma poi, ebbi paura. Paura di interrompere quel sonno. Che mi sembrò quasi un modo disarmante ed ingenuo, che quel bimbo aveva di proteggersi dal mondo circostante. Gomiti e Ginocchia uniti, a scudo del cuore. Della parte più intima e sacra di ognuno di noi. Guardai come una mamma guarda suo figlio per l’ultima volta, sapendo di doverlo restituire al Signore, e con il cuore straziato, gli mandai un bacio, consapevole che ora, mani e occhi più degni dei miei, avrebbero rassicurato quel sonno e vegliato su quel bambino che tornava ad essere Luce e parte dell’infinito corpo sacro e celeste del Dio di tutti gli uomini.

Al risveglio, agitata, presi un sorso d’acqua e sentii un sapore acido e metallico, sulla lingua arsa dall’aria che aveva affannosamente cercato e respirato. Pensai a Pauluzzu. A quel Figlio, mai solo figlio. A quel giovane, oramai uomo, che è marito, padre, fratello e non solo figlio. A quell’amato figliolo, che nonostante i suoi grandi impegni, trova sempre un secondo per dire alla sua mamma “hai preso le medicine? Stai bene? Hai comprato il pane? ti mando qualcuno dei PICCIOTTI PER LA SPESA?”…Ah! Pauluzzu della mamma…! Che sorridi, ironico e coraggioso quando ti sgrido come fossi un ragazzino, perché fumi troppo. E ti ricordo, quanto il fumo faccia male!

E irriverente mi rispondi “Finisciaccilla (finiscila) Mammuzza mia! Lo sai, che non è il fumo che mi ucciderà”.

E allora lo guardo arrabbiata, con gli occhi liquidi e lo sguardo imbronciato, perché nella sua battuta spiritosa, c’è la consapevole certezza, che uno come lui, corre ben altri rischi, che quelli NATURALI che il fumo può comportare.  E allora mi innervosisco e m’intristisco.

E guardo verso il telefono. E odio quando lo sento squillare fuori orario. Odio, sentirlo invadere il sereno silenzio della mia casa. Silenzio, che da anni, è divenuto quasi un’attesa. L’attesa, fremente, di sentire la sua voce, viva, allegra, determinata, gridare: “Ciao, Mamma come stai?”. E ringrazio il Cielo, quando sento quella voce. Penso alla Mamma di Giovanni. Cosa deve aver provato due mesi fa, quando qualcuno, bussò alla sua porta e le disse che il figlio e la nuora erano stati spazzati via, con la stessa forza, inspiegabilmente rabbiosa e distruttiva, che il vento usa nel distruggere i cumuli di foglie autunnali, ammassati ai bordi delle strade.

E il peso sul mio petto, è costantemente presente. Mi dico che è il caldo. Mi ripeto che è la pressione. Mi dico che la mancanza di riposo, visto che dopo quel sogno, non sono più riuscita a prendere sonno. Meglio che mi distraggo. Preparo il mio semplice pranzo, fatto di poche cose essenziali, ma buone. La giornata trascorre, nell’apatia più assoluta, alimentata da un caldo sempre più torrido e soffocante, che il sole attizza come fuoco sulla brace. Prendo le medicine a stomaco pieno, come prescrive ogni casa farmaceutica. E non avrei bisogno di andare dal dottore di pomeriggio. Perché da brava farmacista, seppur in pensione, so che non esiste una medicina adatta a curare il mio male. La Paura e l’ansia che il telefono suoni “fuori orario” e non sia la voce che aspetto a rispondermi. E sia la voce di uno sconosciuto a portare una triste ed insperata novella. Poi, cerco di sorridere, mi rivolgo alla Madonna, gli affido il mio “bambino”, che per amore dell’Onestà, della Giustizia, della Trasparenza, del Riscatto di tante vite umane, amiche e non,  sta lottando per portare la pace e la serenità in questa Sicilia governata dalla Mafia e dal Potere subdolo e infame.

Finisco di pranzare. Lavo i quattro piatti che ho sporcato. Vado a Dormire. Ma quell’ansia incessante, mi investe ancora più pressante appena poggio il mio corpo acciaccato sul letto fastidiosamente riscaldato dall’aria calda di questo pomeriggio estivo. Pauluzzu, è in barca in questo momento e devo stare tranquilla. Mi assopisco. La luce che entra dalle sporche fessure dell’avvolgibile, mi fa vedere grigio e immobile, tutto quel che mi circonda. E mi rapisce, lentamente, distogliendomi dai cattivi pensieri della mattinata. Il lenzuolo, rinfrescato dal ventilatore dal costante rumorio ipnotizzante, mi avvolge come un dolce abbraccio e mi fa piombare in un sonno profondo.

Un sobbalzo, mi strappa il cuore dal petto! Mi manca l’aria. Ancora frastornata, capisco solo che un enorme frastuono ha funestato il mio sonno. Schegge di vetro dappertutto. Senti il ventilatore, rantolare come morente. E’ precipitato per terra, come un lampadario, scosso da una potente scossa sismica. Urla strazianti. Caldo asfissiante. Sirene d’allarme e polizia. Fuoco. Scoppi a catena. La via d’Amelio è un delirio di fiamme ardenti, ammassi di lamiere incandescenti, fumo che sporca l’aria di nero, donandole un odore aspro, intenso, indimenticabile e senz’altro più DANNOSO DI OGNI SIGARETTA, che il mio piccolo PAOLO ha inalato fino a quel giorno. Paralizzata. Senza Cuore. Senza Voce. Senza Vista. Senza Udito. Tutto intorno è buio. Solo quella flebile luce che filtra dai pochi buchini aperti della tapparella. Nulla ha più senso. Guardo il telefono. Sono le cinque. Non è suonato, come tutti i pomeriggi. Magari, Paolo, preso dagli amici, si è scordato. Può succedere. E fuori? Quel groviglio infernale, sarà stato qualche incidente!!Non aprire quella finestra, mi grida la coscienza. E vedo il bambino, dormire, che a forma di culla, proteggendosi il cuore, si trasforma in luce e diventa parte del Sacro Spirito. Istanti silenziosi, ma mai più dolorosi di quelli, anticipano le mie azioni volontarie, di indossare le ciabatte e correre come una donna anziana e dolorante, sa, può, vuole a quella finestra, frantumata da quello scoppio. Penso ad una bombola del gas. Ma guardo il telefono. E so, che sto solo prendendo in giro il mio cuore, che non vuole credere. Che non vuole sentire. Che non vuole vedere. Capire. Che non può accettare. Un cuore di Mamma, alla quale stanno strappando dalle mani, lì vicino al suo letto ancora bollente, un figlio che ha l’unica colpa di volere fare del bene….e solo del bene. Che vuole lottare per rendere la sua Palermo e la sua terra migliore. E’ un urlo senza corde vocali. E’ un pianto con occhi senza lacrime. Tutto si ferma. Tutto in aria e intorno è un continuo, incessante ronzio di suoni insensati che non riconosco. Che non sento miei. Che non appartengono neanche ai miei sogni. Incredula, frastornata, dilaniata come quei corpi da un dolore immenso, che loro, tra le macerie fumanti, non possono per fortuna sentire, mi scaglio contro l’inferriata incandescente del mio balcone, bruciato dal sole. Da quel sole indifferente e tenace, che splende in un cielo terso e celestino, di quel 19 luglio 1992.

Non esiste più nulla che possa dare parole a questo dolore, perché non esiste per una madre una parola umana che sappia descrivere anche solo lontanamente il senso per la perdita di un figlio, che se grande, valoroso, coraggioso per tanti, per me…era solo il mio bambino: Figlio, Fratello, Marito, Padre. TUTTO.

E’ mezzanotte. Non c’è silenzio intorno. Non c’è pace. Solo pianti e lamenti sommessi. Gente per strada. Movimenti lontani. E ripenso al sogno, e penso al periodo Fascista che ci vide impegnati in lotte dure, in cui tanta gente perse la vita per il bene comune. E penso alle parole della Morante che nel suo “LA STORIA”, raccontando sapientemente la realtà di quei tempi, animarono la mia coscienza, riportandomi indietro negli anni, ignara, che oggi, le sue parole mi avrebbero accompagnata in questo calvario che, mi rendo conto nel mio FOLLE DOLORE, che di fronte alla morte, siamo tutti uguali:

<< Ma contemporaneamente Giovannino si accorge, come un fatto naturale, di avere anche un secondo corpo: il quale, a differenza del primo, è morbido, pulito e nudo. E soddisfatto si piega nella sua posa preferita di quando sta a letto: coi ginocchi che quasi gli toccano la testa, rannicchiato in modo che nel materasso gli si scava sotto una cuccia molto comoda; e mentre lui ci si rannicchia, le foglie dentro il materasso fanno un fruscio come stormissero, d’estate e d’inverno. QUESTA È LA POSIZIONE CHE LUI SEMPRE HA PRESO PER DORMIRE, DA PICCOLO, E DA RAGAZZINO E DA GRANDE; PERÒ OGNI NOTTE, AL MOMENTO CHE SI RANNICCHIA IN QUESTO MODO, GLI SEMBRA DI TORNARE PICCOLO. E INVERO, PICCOLI CRESCIUTI O GRANDI, GIOVANI, ANZIANI O VECCHI, AL BUIO SI È TUTTI UGUALI.

BUONA NOTTE, BIONDINO”

Buona Notte, Pauluzzu miu

(si chiede scusa per ortografia ed errori di ripetizione, ma l'ho pubblicato senza rileggerlo...e ora...così e com'è non mi va più di modificarlo. E' stato partorito in un'ora di forti ed intense emozioni...e la grammatica...che sia corretta o meno, non può modificarne il senso. GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE LASCERANNO UN COMMENTO E AL GRANDE FALCO58DGL, CHE MI HA PERMESSO DI SCRIVERLO.)

 

 
 
 

Post N° 329

Post n°329 pubblicato il 28 Ottobre 2007 da celticwolf1968
 

LEGGETE E FIRMATE SE AVETE UNA COSCIENZA

Con la Costituzione nel sangue, riparte l'appoggio a De Magistris, stavolta nella speranza che intervenga il Presidente della Repubblica

Firma qui la tua adesione 

https://servizi.quirinale.it/webmail/

Al PRESIDENTE della REPUBBLICA
On. Giorgio NAPOLITANO

Al PRESIDENTE del CONSIGLIO

On. Romano PRODI

Noi sottoscritti Cittadini Italiani dichiariamo il nostro sconcerto e la nostra sorpresa indignazione per la avocazione della inchiesta “Why not” da parte della Procura Generale di Catanzaro, espropriandone la titolarieta’ delle indagini al P.M. Magistrato Dott. De Magistris.

Tuttavia prendiamo atto che la motivazione di un tale provvedimento di incompatibilita’ si basa sulla affermata necessita’ di garantire la serenita’ ed equita’ delle indagini, a fronte della circostanza che il P.M. avesse inserito tra gli indagati il Ministro di Grazia e Giustizia on. Mastella, dal quale era stato segnalato al CSM per un eventuale provvedimento disciplinare correlato alle modalita’ dell’inchiesta.

In questa prospettiva e dunque nel medesimo spirito con il quale si e’ giustificata la avocazione del caso, noi Cittadini riteniamo necessario che il Presidente del Consiglio avochi a se’, per eventualmente assegnarle ad altro ministro, le prerogative e le funzioni di Ministro Guardsasigilli, sollevando l’On. Mastella dall’incarico o chiedendone le autonome dimissioni, essendo lo stesso indagato nella inchiesta per la quale si procede nella Procura di Catanzaro.

Lo Stato infatti e’ tenuto a garantire la “pari dignita’ sociale di tutti i Cittadini senza distinzioni di (…) opinioni politiche, condizioni personali e sociali” (art 3 Cost.).

Per lo stesso articolo costituzionale la Repubblica e’ impegnata a “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la liberta’ e la pari dignita’ impediscono di fatto il pieno sviluppo della personalita’umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori alla organizzazione politica economica e sociale del Paese”.

Suonerebbe dunque come insopportabile privilegio se un Magistrato venisse sollevato dalle indagini di cui aveva titolarieta’, in virtu’ di una azione disciplinare avviata nei suoi confronti dal Ministro di Grazia e Giustizia, mentre si consentisse a quest’ultimo, pur essendo indagato per reati connessi a quelle indagini, di mantenere la propria posizione funzionale e dunque certamente tale da poter influenzare gli esiti delle indagini nei suoi personali confronti.

Chiediamo al Presidente della Repubblica, come garante della Costituzione e Presidente dell’Organo di autocontrollo della Magistratura, di vigilare sulla equita’ dei comportamenti politici e dunque di sollecitare il Presidente del Consiglio ad intervenire tempestivamente nella sostituzione del Ministro di Grazia e Giustizia, almeno quanto lo e’ stato il Procuratore Generale nell’avocazione delle indagini esautorandone l’originario titolare.

Ogni atto diverso farebbe apparire ancora una volta il ceto politico come una “casta” arroccata solo a difesa dei propri privilegi e garanzia di immunita’ delle proprie attivita’ illecite e pretese di assoluta impunita’.

__________________________________________________

Associazione Antimafia "Rita Atria"

P.S. con preghiera di massima diffusione. Firmate tutti, quello che sta accadendo è un rovesciamento delle parti. Abbiamo sempre pianto Falcone e Borsellino alle commemorazioni. Ora serve l'appoggio a De Magistris DA VIVO.

Trinity. Gruppo Capitano Ultimo

 
 
 

Post N° 328

Post n°328 pubblicato il 24 Ottobre 2007 da celticwolf1968

CERCHIAMO DI NON FINGERE CHE NON ESISTA.. DIMOSTRIAMO DI ESSERE UOMINI E DONNE CHE NON VOGLIONO VIVERE NELLA MENZOGNA E NELL'ILLEGALITA'..
PROTEGGIAMO QUEST'UOMO.. 
 
 
 
LEGGETE E RIFLETTETE

Stanno spegnendo la fiamma della Giustizia

Teniamola accesa più rovente di prima

Un Appello per tutti, e importante.

Salvatore Borsellino sta chiedendo il nostro appoggio per fare pressioni sul
Governo.
Non possiamo tirarci indietro.

Qui di seguito troverete l’indirizzo e-mail di Salvatore Borsellino.

"Salve a tutti,
sono Salvatore Borsellino, fratello del Giudice Paolo.
Sto lavorando ad un progetto per riuscire a portare le voci di chi sta dentro la
rete ed è sensibile a problematiche quali la lotta alla mafia e all’ignavia a
questo riguardo dei politici di ogni parte, a raggiungere il maggior numero di
persone possibile superando l’ostracismo dell’informazione.
Chi volesse partecipare a questo progetto, sia come parte attiva che come parte
passiva, mi scriva.
Il mio indirizzo e-mail è :


s.borsellino@teleware.it

Un saluto a tutti"

 
 
 

Post N° 327

Post n°327 pubblicato il 24 Ottobre 2007 da celticwolf1968

TIRIAMO FUORI LE PALLE E FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE, NON ABBIATE PAURA DI FIRMARE PER LA GIUSTIZIA..

QUEST'UOMO HA BISOGNO DI NOI..

FIRMATE PETIZIONE.

http://www.ritaatria.it/demagistris-raccolta-firme.aspx

APPELLO sul caso DE MAGISTRIS

Al PRESIDENTE della REPUBBLICA
On. Giorgio NAPOLITANO

Al PRESIDENTE del CONSIGLIO

On. Romano PRODI


Noi sottoscritti Cittadini Italiani dichiariamo il nostro sconcerto e la nostra
sorpresa indignazione per la avocazione della inchiesta "Why not" da parte della
Procura Generale di Catanzaro, espropriandone la titolarieta' delle indagini al
P.M. Magistrato Dott. De Magistris.

Tuttavia prendiamo atto che la motivazione di un tale provvedimento di
incompatibilita' si basa sulla affermata necessita' di garantire la serenita' ed
equita' delle indagini, a fronte della circostanza che il P.M. avesse inserito
tra gli indagati il Ministro di Grazia e Giustizia on. Mastella, dal quale era
stato segnalato al CSM per un eventuale provvedimento disciplinare correlato
alle modalita' dell'inchiesta.

In questa prospettiva e dunque nel medesimo spirito con il quale si e'
giustificata la avocazione del caso, noi Cittadini riteniamo necessario che il
Presidente del Consiglio avochi a se', per eventualmente assegnarle ad altro
ministro, le prerogative e le funzioni di Ministro Guardsasigilli, sollevando
l'On. Mastella dall'incarico o chiedendone le autonome dimissioni, essendo lo
stesso indagato nella inchiesta per la quale si procede nella Procura di
Catanzaro.

Lo Stato infatti e' tenuto a garantire la "pari dignita' sociale di tutti i
Cittadini senza distinzioni di (…) opinioni politiche, condizioni personali e
sociali" (art 3 Cost.).

Per lo stesso articolo costituzionale la Repubblica e' impegnata a "rimuovere
gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la liberta' e
la pari dignita' impediscono di fatto il pieno sviluppo della personalita'umana
e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori alla organizzazione politica
economica e sociale del Paese".

Suonerebbe dunque come insopportabile privilegio se un Magistrato venisse
sollevato dalle indagini di cui aveva titolarieta', in virtu' di una azione
disciplinare avviata nei suoi confronti dal Ministro di Grazia e Giustizia,
mentre si consentisse a quest'ultimo, pur essendo indagato per reati connessi a
quelle indagini, di mantenere la propria posizione funzionale e dunque
certamente tale da poter influenzare gli esiti delle indagini nei suoi personali
confronti.

Chiediamo al Presidente della Repubblica, come garante della Costituzione e
Presidente dell'Organo di autocontrollo della Magistratura, di vigilare sulla
equita' dei comportamenti politici e dunque di sollecitare il Presidente del
Consiglio ad intervenire tempestivamente nella sostituzione del Ministro di
Grazia e Giustizia, almeno quanto lo e' stato il Procuratore Generale
nell'avocazione delle indagini esautorandone l'originario titolare.

Ogni atto diverso farebbe apparire ancora una volta il ceto politico come una
"casta" arroccata solo a difesa dei propri privilegi e garanzia di immunita'
delle proprie attivita' illecite e pretese di assoluta impunita'.

Associazione Antimafia "Rita Atria"

 
 
 

Post N° 326

Post n°326 pubblicato il 20 Ottobre 2007 da celticwolf1968

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Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

Rappresenta semplicemente gli Ideali e i pensieri delle persone che sono stanche di guardare le ingiustizie senza reagire..

Tutti potete postare su argomenti inerenti a ciò di cui tratta il blog, ringrazio fin da ora chi non farà della paura e dell'omertà il suo vessillo..

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NOMI ANCESTRALI

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tutto nero
postato da La mamma 
cinziamascagni@libero.it
 Domenica 4 Febbraio 2007 ore 11:28:20
Oggi sono triste, è dalle 8 che scrivo e-mail, mando fax, telefono (anche se poi è domenica e mi rispondono in pochi), ricevo tante promesse ma nessun fatto. Possibile che a nessuno importi di una bambina di 4 anni che se non potrà curarsi morirà nel giro di 1 o 2 anni; io mi chiedo come possono le persone comportarsi così. La vita di mia figlia non fa odiens; meglio la morte perché se muori ci sei se vivi sei invisibile.
Che modo di merda
.Per una donazione
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cc 6433 - Abi 1005 - Cab 13974
intestato a : un aiuto per Azzurra

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