Art.XII 22/12/47

Spesso ritornano... e non se ne vogliono piu' andare.....

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 

ULTIME VISITE AL BLOG

francesca7769ossimoraunamamma1strong_passiongiusdenigrissidopaulred690ilvecchiodelmareggiovanninumber4panpanpiserpiko80lady402009falco58dglanacleto.mitraglia
 

FACEBOOK

 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: red690
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 55
Prov: RM
 

 

« il cuore altrove......Il Savoia nel Regno dell... »

e poi..Bukowsky

Post n°11 pubblicato il 16 Giugno 2006 da red690
Foto di red690

i gemelli


a volte insinuava che ero un bastardo e io gli dicevo di ascoltare
Brahms,

e gli dicevo di mettersi a dipingere e di bere e di non farsi
dominare dalle donne e dai dollari
ma lui mi gridava:

Per Amor di Dio ricorda tua madre,
ricorda il tuo paese,
ci farai morire tutti!...

giro nella casa di mio padre (che aveva finito di pagare
dopo 20 anni dello stesso lavoro) e guardo le sue scarpe stecchite
il modo in cui i suoi piedi incresparono il cuoio,

come se irosamente
stesse piantando rose, e così era, guardo la sua morta sigaretta,
la sua ultima sigaretta
e l'ultimo letto in cui dormì quella notte,

e sento che forse dovrei rifarlo
ma non posso,

perché un padre è sempre il tuo maestro
anche quando
non c'è più;

credo che queste cose siano accadute molto spesso
ma non posso fare a meno di pensare
morire

su un pavimento di cucina alle 7 del mattino
mentre gli altri friggono le uova

non è poi così brutto
se non càpita a te.

esco, stacco un'arancia e le tolgo la buccia lucente;
le cose sono ancora vive:
l'erba cresce ch'è un piacere,
il sole fa piovere i suoi raggi

tra i giri di un satellite russo
un cane, sciocco, latra chissà dove,

i vicini spiano dietro le tendine.
io qui sono un estraneo,
e sono stato (immagino) la pecora nera,
e non dubito che m'abbia dipinto proprio bene (il vecchio e io
lottavamo come leoni di montagna)

e dicono che abbia lasciato tutto
a una donna di Duarte ma non me ne importa un fico - se lo tenga:

era il mio vecchio
ed è morto
dentro,

mi provo un vestito celeste
la cosa migliore che abbia mai indossato
e muovo le braccia come uno spaventapasseri nel vento
ma non serve:

per quanto ci odiassimo
non posso tenerlo in vita.

identici eravamo, avremmo potuto essere gemelli
il vecchio e io:

almeno così dicevano
teneva i suoi bulbi nel crivello
pronti per essere piantati
mentre io me la spassavo con una battona della 3^ strada.

va be', lasciateci questo momento:
ritto davanti a uno specchio

nel vestito di mio padre morto
mentre aspetto
di morire anch'io.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: red690
Data di creazione: 15/05/2006
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963