Creato da siamo_vivinord il 31/12/2008

SIAMOVIVI-NORD

MOVIMENTO DI AGGREGAZIONE POPOLARE

 

 

« Messaggio #1Manifestazione del 13 fe... »

SOCIAL CARD, OVVERO LA NUOVA CARITA'

Post n°2 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da siamo_vivinord
 

 

La social card che il governo Berlusconi ha proposto per venire incontro ai poveri, con 40 euro al mese, ossia 1 euro e venti al giorno, a ben pensarci non è altro che una forma di elemosina, pure sfacciata. In pratica, non puoi comprarci nemmeno un mezzo litro di latte…

A ottobre 2008 ha fatto ingresso nelle case degli italiani questa come meglio ama definirla il ministro Tremonti, carta acquisti. Ma cosa è la social card? Beh, l’aspetto è carino, una bella carta di credito di colore azzurro, con il logo giallo e rosso della Mastercard, e in mezzo delle frecce tricolori (fa tanto patriottico).

Una carta di pagamento elettronica, uguale a quelle che sono già in circolazione e ampiamente diffuse in Italia, ma la principale differenza è che le spese effettuate con la social card, invece di essere addebitate al titolare della carta, vengono addebitate e saldate direttamente dallo Stato. Ha validità di un anno, si può usare per spese alimentari e pagare bollette di enti pubblici; è ancora in fase di valutazione da parte di alcuni organismi come Andi (Associazione dentisti), Federfarma e Assofarm, se è possibile allargare la possibilità di agevolazioni anche in questi settori. Le domande per ottenerla si ritirano all’ufficio postale o si scaricano dal sito www.mef.gov.it/carta acquisti del Ministero dell’Economia.

La social card spetta ai cittadini ultra-sessantacinquenni e alle famiglie con figli piccoli (fino a tre anni) che abbiano un reddito fino a 6.000 euro; per chi ha più di 70 anni la soglia di reddito che dà accesso alla carta acquisti è fino a 8.000 euro. Queste categorie devono provare, tramite modello Isee (indicatore di stato economico equivalente o riccometro), le proprie condizioni reddituali, di possedere una sola automobile e una sola casa, di avere intestata una sola utenza di elettricità e gas, di non avere a proprio nome oltre il 25% di un secondo immobile e un patrimonio mobiliare non superiore a 15 mila euro. Naturalmente occorre farsi fare il calcolo Isee da un CAF competente con il quale si presenterà la domanda in questione.

Tremonti ha spiegato quanto la social card, a regime, costerà allo Stato: 450 milioni di euro. Quindi i requisiti per avere accesso ai benefici della social card non solo sono troppo restrittivi, ma generano costi non indifferenti per lo Stato al punto che sarebbe stato meglio, al posto dell’emissione della tessera magnetica, effettuare nei confronti dei beneficiari un trasferimento diretto dei 40 euro al mese in busta paga o con la pensione. Non potevano mandargli 40 euro al mese direttamente a casa sua invece che mandargli la tessera? Costa pure meno, e lasci decidere a lui cosa vuole farne, se comprare medicine o il pane piuttosto che il burro. Avremmo avuto costi di gestione inferiori e la possibilità da parte di tutti gli aventi diritto di usufruirne, ma forse è proprio questo che si è voluto evitare.

Le cifre però parlano chiaro. L’esordio della social card è stato abbastanza deludente, stando ai bilanci dei patronati presi d’assalto a dicembre e anche nei primi giorni dell’anno. Finora di tessere destinate alle persone con basso reddito per fare la spesa ai supermercati o pagare le bollette, ne sono state erogate poche. Sono circa 330 mila, su un milione e trecentomila italiani aventi diritto. In realtà risulta che le Poste abbiano ricevuto a oggi circa 600 mila domande e che ben un terzo di queste, 180mila, siano state respinte perché, pur disponendo dei requisiti fiscali di partenza, l’Inps ha successivamente accertato la presenza di altre rendite fiscalmente esenti come una pensione da orfano di guerra o un assegno di accompagnamento.

Alla fine abbiamo pure scoperto che le social card non sono sempre cariche. Perché non ce lo dicono? State certi che Berlusconi nella prossima campagna elettorale affermerà qualcosa del tipo «noi aiutiamo anche le classi più disagiate» e molti, non avendo sentito riscontri negativi, gli crederanno pure.

Invece, in realtà, l’erogazione è stata finora problematica: circa un terzo delle tessere era a credito zero nonostante la scheda fosse stata attivata, per non parlare delle difficoltà dovute alla burocrazia, all’assistenza inesistente affidata ad alcuni call center sovraccarichi di richieste, all’inefficienza assoluta delle Poste italiane e dell’Inps. Anche se il Ministero ha pubblicizzato l'iniziativa, alcune tessere sono state bloccate perché le domande per ottenerle erano incomplete.

Purtroppo nell'impossibilità di sapere l'ammontare a disposizione, si rischia di sentirsi rifiutata la transazione anche solo per pochi spiccioli. Alla Unicoop Tirreno (Toscana, Lazio, Campania) su un numero di 16.858 transazioni, solo 9.125 sono andate a buon fine. Questo vuol dire umiliazioni per chi la usa e aspettative disilluse per chi non ha più soldi per mangiare.

Si è pensato alla sostituzione della card con ticket, i quali avranno una commissione dell'8% contro quella attuale del 1,2%, perdendo anche lo sconto del 5% sui prodotti concordati con la grande distribuzione… Un affare da non perdere: ma per chi? e perché il circuito Mastercard, scelto senza gara pubblica?

Il paradosso è che non tutte le famiglie povere ottengono la social card. L’incidenza della povertà è altrettanto grave, se non maggiore, tra le famiglie con un solo genitore o con molti figli. Perché è il numero, non l’età dei bambini a esporre i nuclei familiari al rischio povertà. Così il requisito finisce per escludere dalla misura la maggior parte delle famiglie con redditi nulli o molto bassi.

Quante famiglie superano la soglia di povertà grazie alla social card? Poche. Dal momento che il trasferimento è esiguo e a cifra fissa, soltanto un limitato numero di famiglie – peraltro già in prossimità della soglia di povertà – la superano grazie al trasferimento. Per i nuclei familiari con un Isee nullo o inferiore a 5mila euro, il tasso di permanenza in situazione di povertà è del 100 per cento. Risulta così evidente l’inadeguatezza dello strumento nell’alleviare situazioni di grave disagio economico.

Qualcuno in tempi non sospetti disse che era una perfetta bufala. Una delle tante fatte per buttare fumo negli occhi degli italiani da usare poi come slogan.

 

BONUS FAMILIARE

Per aiutare le famiglie si è pensato anche a un bonus sulla base del reddito percepito, ottenibile compilando un apposito modulo messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate.

Gli aventi diritto saranno in riferimento al reddito del 2007 per la somma di:

  • 200 euro per pensionati soli con reddito non superiore ai 15.000 euro.
  • 300 euro per due componenti il cui reddito non sia superiore ai 17.000 euro.
  • 450 euro per tre componenti il cui reddito non sia superiore ai 17.000 euro.
  • 500 euro per quattro componenti il cui reddito non sia superiore ai 20.000 euro.
  • 600 euro per cinque componenti il cui reddito non sia superiore ai 20.000 euro.
  • 1.000 euro per più di cinque componenti il cui reddito non sia superiore ai 22.000 euro.
  • 1.000 euro se ci sono portatori di handicap con reddito complessivo non superiore ai 35.000 euro.

È un beneficio dato a un solo componente della famiglia e non costituisce reddito ai fini fiscali, né contributivi, né assistenziali, né per il rilascio della carta acquisti.

La richiesta deve essere presentata entro il 31/01/2009 sulla base del numero dei componenti del nucleo familiare, per il periodo d'imposta relativo al 2007, ed entro il 28/02/2009 sulla base del numero dei componenti del nucleo familiare, per il periodo d'imposta relativo al 2008. Il modello e le istruzioni sono disponibili presso il sito internet dell'Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it o dal sito del Ministro dell’Economia delle Finanze www.finanze.gov.it 

La domanda viene presentata ai sostituti d'imposta presso cui il richiedente lavora o all'ente pensionistico di cui si fa parte o all'Agenzia delle Entrate.

Pare evidente che il bonus non andrà alla maggior parte delle famiglie essendo i limiti di reddito troppo bassi per potervi accedere. È l’ennesima presa in giro, L’ennesima occasione per farsi pubblicità, l’ennesima volontà di mantenere i ceti sempre più ben distinti.

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/COMITATONORD/trackback.php?msg=6403626

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
ilricotta
ilricotta il 29/01/09 alle 00:31 via WEB
Magari (anzi di sicuro) dirò una stupida ovvieta, ma credo che un governo serio avrebbe dovuto tenere sottocontrollo l'ascesa ingiustificata dei prezzi (e se non ricordo male chi c'era al governo quando è entrato in vigore l'euro?), invece di dare una inutile,spesso inaccessibile,umiliante, elemosina di cui non avremmo avuto bisogno se avessero fatto il loro lavoro.Amio avviso stiamo tornando indietro di 50 anni molti Italiani che se la passavano abbastanza bene ora non arrivano a fine mese (anche se a volte fatico a spiegarmi tutti sti 18ttenni in mini) e ki stava peggio ora fa la fame! Grazie governo berlusconi (volutamente con la minuscola) per la retrocessione a secondo mondo e mezzo, forse entro il 2009 arriveremo al terzo..
 
pingadgl2
pingadgl2 il 29/01/09 alle 21:30 via WEB
vorrei..credetemi..vorrei..essere delicato..e gentile..mà..non ci riesco..il solo commento chè mi viene..è...mà..chè..presa in giro..enorme. e poi..pure hai danni di persone chè di problemi..già nè hanno..di loro. oltre alla somma..chè mi sà..di carità..bè..pure..code in uffici..tempi lunghi e umilianti..mà cavolo..sanno certe persone chè esiste una parola..importante, vitale. dignità. bè certe persone la calpestano...bè certo..loro non sanno..cosa sia.....mi fermo..sè nò..poi scrivo..cose poco indicate..come linguaggio..civile..però.. secondo mè è una vergogna...veramente......
 
 
siamo_vivinord
siamo_vivinord il 30/01/09 alle 08:32 via WEB
Etuttto questo succede anche per un semplice motivo:è colpa nostra,colpa del nostro guardare ciò che cidivide on ciò che abbiamo in comune, invischiati in beghe personali di basso livello che sfociano nel più squallido egoismo ed individualismo, i trovare motivi per dividerci e non per unirci, permettendo così a loro di calpestarci, l'unica alternativa a tutto questo è la nostra unione...uno solo di noi che grida viene fatto passare per pazzo...mille che gridano una sola parola all'unisono, possona farsi sentire ovunque.
 
genesis1955
genesis1955 il 31/01/09 alle 18:43 via WEB
UNA COSA CHE NON HO CAPITO DI QUESTO BONUS, CHE DOVREBBE AIUTARE CHI E' A BASSO REDDITO, E' IL FATTO CHE CHI NON HA UN MINIMO DI REDDIDO (LEGGI DISOCCUPATI) NE E' TAGLIATO FUORI . . . GIA' E' UNA PRESA IN GIRO QUESTO BONUS, UNA PICCOLA ELEMOSINA PER CHI PERCEPISCE UN MINIMO DI REDDITO, E' PER CHI NON HA LA FORTUNA DI AVERE NEMMENO QUEL MINIMO DI REDDIDO VA LASCIATO ALLA FAME . . . QUESTA E' LA POLITICA DER BANDANA, LASCIAR MORIR DI FAME I VERI POVERI, ED "AIUTARE" CHI GIA' LAVORA
 
siamo_vivinord
siamo_vivinord il 31/01/09 alle 20:43 via WEB
è comunque una presa in giro..no aiutano chi è veramente senza niente...ma neanche quelle famiglie che non arrivano a fine mese..la maggior parte resterà fuori..i limiti di reddito sono così bassi e i cavilli così complessi..che molti rimarranno a becco asciutto..non solo ..la card ...è spesso senza fondi...e visto la mancanza di sapere quanto credito c'è sopra..per pochi spiccioli potresti sentirti rifiutato l'acquisto....l'aiuto è finto...una spettacolare propaganda per chi vuole ancora credere che chi sorride così tanto alla faccia di chi non sorride più..possa realizzare i loro sogni e le promesse fatte a suo tempo.....l'umiliazione si aggiunge allo spreco dei soldi nostri che sono per la maggior parte ..finiti nelle tasce di altre persone interessate al gioco di questa card..appetitosa e fonte di guadagno..vedi le commissioni..il costo cartaceo...il costo del personale..il caf...il tempo...la carta magnetica....la prassi per caricarle...ma non era più semplice caricarli sulle buste paga e le pensioni a chi era di diritto?...ma forse così ne avrebbero dovuto sborsare di più guadagnando di meno...MAP
 
genesis1955
genesis1955 il 01/02/09 alle 17:34 via WEB
PURTROPPO I PIU' SI FERMANO AD AMMIRARE LA SPETTACOLARITA' DER BANDANA, ALLE SUE BELLE PAROLE, AI SUOI PROCLAMI, MA SONO IN POCHI CHE GLI CONTESTANO CHE FINO AD OGGI HA FATTO GLI INTERESSI DEI RICCHI, VEDI LE BANCHE, VEDI LA C.A.I, ED ORA TOCCA ALLA FIAT . . . MA IO NN ME LA PRENDO CON LUI, MA CON CHI L'HA VOTATO PUR SAPENDO CHE E' UNO CHE SI FA' LA LEGGI AD OC, DEPENELIZZAZIONE DI FALSO IN BILANCIO, IMPOXIBBILITA' DI PROCESSARLO XKE' STA AL GOVERNO . . . ECC ECC . . . . UN GIORNO UN TIZIO CON LA CAMICIA ROSSA DISSE . . ABBIAMO FATTO L'ITALIA, ORA FACCIAMO GLI ITALIANI . . . SI STARA' RIGIRANDO NELLA TOMBA
 
mjkacat
mjkacat il 04/02/09 alle 03:24 via WEB
..mo' andate ben ad impiccarvi, che è meglio. Ci mancava solo un nuovo agglomerato di piaggnoni invidiosi
 
 
siamo_vivinord
siamo_vivinord il 05/02/09 alle 19:11 via WEB
PER LASCIARE UN COMMENTO DEL GENERE IN QUESTO BLOG, DOVRESTI AVERCI PENSATI SU MOLTO TEMPO...NON SPRECARE QUI TUTTE QUESTE "ENERGIE", IMPIEGALE IN ALTRO MODO...
 
   
grazia.pv
grazia.pv il 06/02/09 alle 12:17 via WEB
...bastava non pubblicarlo....non sono moderati i commenti?
 
     
siamo_vivinord
siamo_vivinord il 06/02/09 alle 13:11 via WEB
NON SONO MODERATI LASCIAMO A TUTTI LA POSSIBILITA' DI DIMOSTRARE COSA SONO, SARANNO CANCELLATI SOLO MESSAGGI VOLGARI.
 
 
red5706
red5706 il 07/02/09 alle 03:04 via WEB
mi sembra guardando il tuo blog..che ci siano molte sconnessione nel tuo cervello..la capacità di mettere insieme delle parole dopo averle lette su qualche libro..non fa di te una persona ben pensante..ma solo un pseudo vocabolario sbiadito e mal tenuto...inoltre eviti di poter mettere commenti..moderando..mentre tu vieni in quelli degli altri gettando fiele . proprio perchè non vuoi un confronto ma ti ripari dietro a un immaggine di sapientone..ricco...giovane...fascista..disgregatore di ogni cultura socio-religiosa e politica....fatti i gargarismi con l'acido prima di cantare note stonate..
 
   
red5706
red5706 il 07/02/09 alle 03:06 via WEB
è ovvio che questo cocmmento è rivolto a mjkacat..il caro amico che è ventuo a rompere le palle nel blog di siamo vivi....
 
stefanovers
stefanovers il 08/02/09 alle 07:26 via WEB
ieri sera son venuto a sapere dal silvio che la nostra è una costituzione comunista...redatta in un periodo giustizialista... e allora mi chiedo, perchè ci hai giurato sopra????!!!!! furbacchione!
 
orgoglio.operaio
orgoglio.operaio il 13/02/09 alle 19:31 via WEB
La crisi avanza è questo Governo, nella sua apoteosi neo-liberale, non riesce a capirne le cause profonde, vuoi per incapacità, vuoi per interessi, vuoi per non dover ammettere che il sistema costruito ha fallito su tutti i fronti. Del resto l'unico sistema che questo Governo, come molti altri, sta utilizzando per provare a risollevare l'economia e il rilancio dei consumi. Praticamente si cerca la soluzione proprio dove è nato il problema. Sono anni che le multinazionali stanno provando a privatizzare i beni comuni. E se lo stanno facendo è perché hanno capito che sono l'unica cosa che l'uomo dovrà consumare per forza. Ad esempio l'acqua. È l'unico campo dove i consumi ci saranno sempre. La crisi infatti è data proprio dal calo dei consumi che equivale ad un calo del PIL. Calo dovuto, al fatto che, non sono riuscite le mosse dei Governi mondiali (WTO, Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale). La caduta del comunismo nei Paesi dell'Est Europa ha esaltato oltre modo le multinazionali e le grandi società occidentali che in quei Paesi hanno visto, da una parte, un ottimo terreno per allargare i consumi e quindi i loro profitti e dall'altra un buon modo per abbattere il costo della mano d'opera. Il problema è che solo la seconda parte del loro piano si è rivelata errata. Infatti l'allargamento dei consumi è stato minimo. E comunque non è riuscito a compensare il calo dei consumi che si è avuto nei Paesi industrializzati dovuto essenzialmente dal calo dell'occupazione (quella vera, a tempo indeterminato) e all'abbassamento enorme degli stipendi rispetto al costo della vita. L'unica soluzione del capitale mondiale è stata dunque quella di gonfiare bolle speculative, specie quella immobiliare, finanziare l'economia tramite guerre o favorire i consumi attraverso il debito e la cartolarizzazione del debito stesso. Ovviamente questo non poteva durare a lungo. E pensare di porre rimedio a questa situazione, all'interno della logica capitalista e neo-liberista è semplicemente folle. Forse è il caso di fermarsi e riflettere tutti su sistemi diversi. Colpendo innanzitutto le rendite e i profitti, rendendo i beni comuni nuovamente pubblici e accessibili, costruendo un sistema di welfare degno di questo nome e puntando su una decrescita che abbia come riferimento altri indicatori che non sia semplicemente il PIL. Insomma, rimettendo un po' di socialismo nel sistema. Tanto per iniziare.
 
orgoglio.operaio
orgoglio.operaio il 13/02/09 alle 19:37 via WEB
Ah dimenticavo.... Il problema sta nel fatto che contributi, sussidi o altri aiuti, si concedono o meno in base all'ISEE. L'ISEE è un apposito indicatore della situazione reddituale dove contano gli stipendi, gli immobili di proprietà, i conti correnti o affini e dove ci sono varie detrazioni. Insomma, un indicatore abbastanza composito. Il problema, quindi, non sta nel fatto che venga utilizzato l'ISEE (anche se, in quanto autocertificazione, senza controllo ex post della Guardia di Finanza è un sistema con delle falle), ma nel fatto che per accedere ai contributi dell'anno in corso, bisogna presentare i redditi dell'anno prima. In questo caso per i contributi del 2009 serve l'ISEE relativo al 2008. In questi ultimi anni molti lavoratori, riuscivano bene o male a pagare le spese e magari a non fare troppi debiti. L'altra faccia della medaglia era però anche l'assenza di risparmi. Così molti si sono ritrovati senza lavoro a metà del 2008, quando ormai la parte del reddito necessaria a superare l'ISEE richiesto per accedere ai sussidi era superato. E questi sono infatti alcuni dei casi che si presentano. Persone che ad oggi non hanno mezzi di sussistenza e che non possono accedere a nessun tipo di contributo. Il dramma ancor più grande è che i Comuni, nel loro piccolo e nelle loro ristrettezze di bilancio, non possono far fronte a queste situazioni, a meno che non si decida di sacrificare altre situazioni. Serve una politica nazionale che, l'attuale Governo, non sembra in grado di mettere in piedi. Del resto la finanziaria e il pacchetto anti-crisi stanno lì a dimostrarlo. L'assistenza sociale del resto, negli ultimi anni, è stata pensato come un aiuto monetario alle famiglie povere o in situazione di fragilità. Come se potessero bastare pochi soldi per sostituire la rete di solidarietà che è andata via via disfacendosi con l'avanzata del neo-liberismo e dell'individualismo. Un progessivo lavarsi le mani da parte del pubblico che, un bel giorno, ha pensato di poter risolvere le situazioni elargendo soldi a pioggia. Una politica che, ripeto e sottolineo, va cambiata a livello nazionale, a partire dalle leggi quadro di settore, e su cui gli enti locali ben poco possono fare. Ma questa crisi non colpisce solo la classe povera, bensì la spina dorsale di ogni società occidentale, la classe media. Persone che fino a qualche mese fa non si sarebbero mai aspettate di finire in una situazione così difficile. Da qui le difficoltà del Governo che, nella sua apoteosi neo-liberale, non riesce a capire le cause profonde della crisi. Nel frattempo i cittadini sono quelli che continuano a farne le spese. Anche perché, nell'attuale parlamento, non mi sembra ci siano forze politiche in grado di porre rimedio a questa situazione. Visto anche il fatto che tutte, comunque, aderiscono con orgoglio a questa dottrina economica.
 
 
siamo_vivinord
siamo_vivinord il 16/02/09 alle 10:29 via WEB
Ottima analisi, non ci sembra il caso di aggiungere altro solo chiedersi: chi genera la "crisi"(contraddizioni e guerre allinterno del caitalismo) e chi subisce la crisi, le classi deboli.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
«Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale
ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001»
 

ULTIME VISITE AL BLOG

IndianaOglalamyem2010yvonneabIlolimanimaurizio.riccardi63raffav56pietro.pdfconanzeusfemmeunderground0terrafuocoariasiamo_vivinordelliy.writercrazyvioletSIAMOVIVI_LOMBARDIAlilianaivanoe
 

ULTIMI COMMENTI

FACEBOOK

 
 

TAG

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963