COMUNITA' ATTIVA

«Con l’introduzione del cosiddetto sciopero virtuale, la Destra offende i lavoratori e calpesta la Costituzione». Mino Borraccino, capogruppo in Consiglio regionale dei Comunisti Italiani, commenta così le modifiche che questa mattina il Consiglio dei ministri ha apportato al diritto di sciopero.

«La nostra Carta fondamentale - osserva Borraccino - sancisce all’articolo 40, e quindi nella sua prima parte, l’inviolabilità del diritto di sciopero. L’iniziativa del governo, non fosse altro che per questo motivo, lede la sfera dei diritti fondamentali e sferra un duro colpo a chi opera nei servizi di trasporto ed alle stesse organizzazioni sindacali. A meno di un anno dalla vittoria elettorale (aprile 2008), le destre - insiste l’esponente del Pdci - hanno gettato la maschera. Ecco, Berlusconi è proprio questo: in campagna elettorale promette tutto ed il contrario di tutto e poi, una volta al governo, procede come un rullo compressore schiacciando i diritti. Il Governo indebolisce il diritto di sciopero per chi lavora nei trasporti, inventandosi anche formule stravaganti come “lo sciopero virtuale”, e si dimentica volutamente di questi lavoratori che spesso operano in condizioni prive di sicurezza per i passeggeri e per loro stessi. E se poi magari si permettono di denunciare pubblicamente questi rischi vengono - ricorda Borraccino - pure licenziati o sospesi come i recenti casi di Trenitalia hanno dimostrato. Di fronte a questa ulteriore offensiva, tutti i i democratici pugliesi devono mobilitarsi».