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CONTROESODO

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TRE ISLAMICHE IN PELLEGRINAGGIO

Post n°15 pubblicato il 09 Giugno 2008 da maryrose.ms
 
Tag: eventi

L'immagine “http://www.radiomater.com/images/Madonna2.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.

La moglie di Galliani, una imprenditrice e la marocchina aggredita in viale Jenner

 

Che
bell'evento nella costruzione di ponti tra le religioni la
partecipazione di tre musulmane al pellegrinaggio mariano di
Macerata-Loreto. Specie se si scopre che sono donne particolari: Malika
El Hazzazi, moglie del vice-presidente del Milan Adriano Galliani, che
sin da piccola si fa chiamare Maria; Dounia Ettaib, protagonista della
lotta per l'emancipazione delle donne immigrate che è nata con il culto
della madre di Gesù; Rachida Kharraz, piccola imprenditrice, che
custodisce una statua della Madonna a casa. Per chi come me ha
partecipato negli ultimi due anni al pellegrinaggio da musulmano e ora,
per la prima volta, vi prende parte da cristiano, è una grande gioia.
Perché è come se la semina cominciasse a dare i primi frutti ed è come
se si stesse realizzando un piccolo miracolo.

Malika, Dounia e Rachida hanno in comune
la loro origine marocchina, sono diventate cittadine italiane, sono
sposate con italiani e hanno figli nati e cresciuti in Italia a cui
sono stati dati nomi cristiani. Tutti noi abbiamo in comune una
particolare devozione per la Vergine Maria, figura venerata anche
nell'islam, a cui il Corano dedica un capitolo ed è oggetto di culto da
parte degli stessi musulmani che prendono parte, al fianco dei
cristiani, al pellegrinaggio dei diversi santuari mariani presenti in
Egitto, Turchia, Giordania, Siria e Libano. In Pakistan, stato islamico
retto dalla sharia, la legge coranica, c'è addirittura una città
dedicata alla Madonna, Mariamabad, dove il 3 settembre di ogni anno
circa 500 mila fedeli partecipano a un pellegrinaggio mariano. Anche se
certamente è diversa la figura di Maria nel cristianesimo rispetto
all'islam, che non crede nella natura divina di Gesù, il culto della
Vergine e la condivisione del mistero della Natività di Gesù sono un
tratto unificante tra le due religioni. Ecco perché il pellegrinaggio
mariano può rappresentare un momento di riflessione spirituale comune
sul valore della sacralità della vita che proprio la Vergine Maria
incarna.

Mi sono sempre domandato perché
mai se negli stessi paesi musulmani si venera Maria e i fedeli delle
due religioni partecipano ai pellegrinaggi mariani, perché mai ciò non
potesse accadere anche in Italia, nella culla del cattolicesimo. Malika
non nasconde la sua gioia: «In Marocco sin da piccola tutti mi chiamano
Maria. Da sempre ho coltivato una venerazione per la Vergine Maria e
nutro una particolare sensibilità nei suoi confronti. Non so come
spiegarmelo. A casa ho una foto della Madonna che guardo tutte le sere
prima di coricarmi. Nel suo volto c'è amore e rispetto, mi dà tanta
forza e mi ispira tanta libertà».

Dounia, una donna coraggiosa
che è costretta a girare con la tutela di due poliziotti dopo aver
subito un'aggressione fisica nei pressi della moschea di viale Jenner a
Milano, rievoca con il sorriso che «mia madre mi ha raccontato che
durante la gravidanza si era affidata alla grazia di Maria affinché
nascessi normalmente. E lei è sempre grata a Maria perché è andato
tutto bene. Mia madre mi ha insegnato che Maria è sempre stata al
fianco delle donne in difficoltà, delle donne sole, delle vedove e
delle divorziate. Lei è sempre stata presente nella mia vita. Mi sono sempre rivolta a lei.
Sono emozionatissima per la mia partecipazione a questo pellegrinaggio.
La scorsa notte non sono riuscita a chiudere occhio ». Rachida ha una
devozione particolare per la Madonna. A casa sua custodisce una sua
statua ed ha un'immagine della Vergine affissa sulla parete della sua
piccola impresa, un centro di Internet-Point. «Prego la Vergine Maria
sin da piccola e ogni giorno il mio amore per lei cresce sempre di più.
La Madonna mi è apparsa in sogno nei momenti di difficoltà e mi ha
ispirato delle scelte di vita».

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Rachida non nasconde che la sua devozione
per Maria le ha causato dei problemi con gli estremisti islamici: «Mi
hanno criticato e minacciato. Ma se il culto di Maria è prescritto nel
Corano perché non posso amarla? Perché nelle moschee non si parla mai
di Maria?». Il mio auspicio è che l'esempio di Malika, Dounia e Rachida
sia contagioso e che il prossimo anno molti più musulmani partecipino
al pellegrinaggio mariano di Loreto. A condizione che siano sinceri
nella condivisione del valore della sacralità della vita di cui la
Vergine Maria è l'emblema. Perché non deve trasformarsi in una
passerella di quanti strumentalizzano il pellegrinaggio per affermare
delle posizioni ideologiche in contrasto con quei valori che sono il
fondamento dell'umanità e della civiltà di tutte le persone di buona
volontà.

Magdi Cristiano Allam - Corriere della Sera di oggi

La Madonna a Fatima, disse ai tre Pastorelli, "Il mio Cuore Immacolata trionferà"! La Profezia si sta avverando...

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VERGINE MADRE

«Vergine madre, figlia del tuo Figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu se' colei che l'umana natura nobilitasti sì, che 'l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l'amore per lo cui caldo ne l'eterna pace così è germinato questo fiore. Qui se' a noi meridïana face di caritate, e giuso, intra i mortali, se' di speranza fontana vivace. Donna, se' tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia ed a te non ricorre, sua disïanza vuol volar sanz'ali. La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s'aduna quantunque in creatura è di bontate».
 

LA MADRE

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"Cari amici,
Ciò che mi preoccupa principalmente della vicenda del sito islamico legato ad Al Qaeda in cui il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed io siamo stati minacciati di morte, indicati come "due morti che camminano, proprio come si autodefiniva Falcone", è la sottovalutazione del fatto che si tratta di un testo in lingua italiana e che l’autore è verosilmente un italiano convertito all’islam terroristico di Osama bin Laden.
La mia impressione è che in generale, a livello di potere esecutivo, legislativo e giudiziario, immaginando che questo terrorismo islamico "Made in Italy" potrebbe essere l’opera di una testa calda e magari di un cane sciolto, nel senso di un fanatico non organico a un gruppo terroristico noto, il pericolo viene valutato al ribasso e si ritiene quindi che non ci si debba preoccupare più di tanto. Questo è un errore gravissimo. Non si comprende che anche se fosse presente un solo aspirante terrorista e magari un terrorista suicida, sarebbe di per sé sufficiente per avere la certezza che si tratta della punta di un iceberg, dove l’iceberg è una realtà ben radicata territorialmente e ideologicamente che dovrebbe preoccuparci." Magdi Cristiano Allam
 
 

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