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Post n°33 pubblicato il 14 Maggio 2016 da alexfa1976
I nove mesi di gravidanza sono dominati da importanti cambiamenti ormonali: la gestazione è caratterizzata in particolare da un aumento degli estrogeni che hanno un effetto benefico, idratante e rigenerante sia sulla pelle che sui capelli .Un beneficio che, però, è destinato a scomparire dopo il parto, quando si assiste nel 50% delle donne a un'improvvisa e massiva caduta dei capelli che spesso spaventa le neomamme.
Post n°32 pubblicato il 02 Maggio 2016 da alexfa1976
La forfora o pitiriasi è un’anomalia del cuoio capelluto, molto diffusa, che colpisce persone di tutte le età. La forfora, spesso accompagnata da prurito al cuoio capelluto, si manifesta con abbondante desquamazione della cute dei capelli e la comparsa di piccolescaglie biancastre di pelle, ovvero residui di cellule morte il cui ricambio avviene in forma accelerata e anomala. La forfora va considerata un’anomalia del cuoio capelluto che causa uno sgradevole “effetto neve”, per cui, pettinandosi o spazzolandosi i capelli, lescaglie di forfora cadono dal capo e si posano sugli abiti. Esistono due tipi di forfora: FORFORA SECCA: la pelle del cuoio capelluto è disidratata e le squame fini e biancastre si staccano senza particolari segni di irritazione cutanea. La produzione di forfora secca aumenta nel periodo invernale e può ulteriormente incrementarsi nei periodi di maggiore stress. Il prurito alla testa è un sintomo che si manifesta in forma non eccessiva, ma tale da suscitare il bisogno di grattarsi. Non si produce caduta dei capelli, ma l’effetto antiestetico è evidente; FORFORA GRASSA: la cute dei capelli è grassa e produce squame spesse e giallastre che si staccano dal cuoio capelluto. Spesso la seborrea si accompagna alla desquamazione rendendo i capelli unti e la cute oleosa. Con la forfora grassa si manifesta anche un forte prurito alla testa, con rischio di dermatite seborroica e caduta di capelli.
http://medicina-sapere.blogspot.it/p/la-forfora-o-pitiriasi-unanomalia-del.html
Post n°30 pubblicato il 18 Giugno 2013 da alexfa1976
Dolcificanti industriali come droghe, in grado di alterare i comportamenti delle persone. Idolcificanti utilizzati a livello industriale per la produzione di alimenti come biscotti e merendine possono creare dipendenza? Secondo una recente ricerca, i dolcificanti industriali, come losciroppo di fruttosio derivato dal mais, avrebbero effetti simili alla cocaina.
Post n°29 pubblicato il 13 Giugno 2013 da alexfa1976
Dieci sostanze "killer" presenti nelle sigarette In ogni "bionda" sono contenute almeno 400 componenti tossiche e 40 dichiaratamente cancerogene. Ne abbiamo selezionate 10, con i relativi effetti sull'organismo. Alcune delle sostanze nocive contenute nelle sigarette: oltre a quelle elencate qui sotto, anche acido acetico, metanolo, acido stearico, butano, examina, metano e toluene. Non è necessario essere fumatori incalliti per iniziare ad avvertire i primi danni da sigaretta. Le componenti cancerogene delle "bionde" - in particolare gli idrocarburi policiclici aromatici, come il benzene - entrano in circolo nel nostro corpo a partire da 15-30 minuti dal primo tiro. Delle circa 4 mila le sostanze chimiche presenti in questi prodotti, 400 sono tossiche e almeno 40 notoriamente cancerogene. Ma poiché ogni sigaretta contiene anche - in media - 0,8 mg di nicotina, una sostanza che genera dipendenza, smettere di avvelenare il nostro corpo è particolarmente difficile. Ecco un elenco di alcuni "ingredienti" tossici presenti in ogni pacchetto, con gli effetti sul nostro organismo. La Giornata mondiale senza tabacco su Focus.it Benzene. È un componente naturale del petrolio ma viene prodotto, per combustione incompleta del carbonio, anche dai vulcani o dagli incendi boschivi, ed è comunemente usato in pesticidi e carburanti. È un noto cangerogeno collegato a un più alto rischio di leucemia negli esseri umani, ma anche ad anemia, danni genetici, danneggiamento dei tessuti ossei e complicazioni per le donne in gravidanza. Il 50% dell'esposizione al benzene è dovuto al fumo di sigaretta, attivo o passivo. Formaldeide. Questo potente battericida, usato anche per preservare i tessuti durante i processi di imbalsamazione (ma anche per molti prodotti per la casa, dai materiali da costruzione ai deodoranti per ambiente) è il principale responsabile dell'irritazione ad occhi e mucose e della tosse insistente che possono colpire un fumatore o chi vi si trovi accanto. L'AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) l'ha classificata come cancerogeno certo. Catrame. È il cocktail di agenti chimici prodotto dalla combustione del tabacco, un residuo marrone e appiccicoso che si attacca su denti, dita e polmoni dei fumatori. Nonostante molti marchi si siano mossi per produrre sigarette "light" a basso contenuto di catrame ("tar" in inglese), la convinzione che queste riducano il rischio associato al fumo è erronea. Ci sono decine di altre sostanze chimiche nocive per il corpo dei fumatori.
Post n°28 pubblicato il 05 Agosto 2011 da alexfa1976
La diagnostica di Senologia è stata istituita per la prevenzione e per garantire una gestione unitaria del processo clinico-strumentale della patologie mammarie. Le apparecchiature in uso sono sottoposte a controlli periodici di qualità certificati, con emissione di basse dosi di radiazioni. Le donne che si affidano alla nostra struttura eseguono un esame mammografico integrato sempre da un colloquio e da una visita senologica da parte... Centri..
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