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LA MENTALITà

     La nostra, e una mentalità decadente?

   

Provo a rispondere io, sperando che anche voi darete la vostra risposta. 

 No! Ma, se si va avanti così lo sarà. Il pesce puzza dalla testa, sì e sempre detto. La politica in quanto tale, non esiste a Crispano. Esiste invece la politica dell’arroganza, dell’odio personale, dell’egocentrismo e dell’ignoranza (vedi i voti acquisiti con salsicce e costolette di maiale).

Tutti i politici di Crispano, a qualunque schieramento appartengono, rispecchiano questo tipo di politica. Il cinquanta per cento della decadenza mentale esistente e dovuto a loro.

Per quanto riguarda il resto, la situazione Crispanese somiglia molto al film i “I magnifici sette”.

Il popolo di un piccolo paese messicano e vittima di continue scorribande di Calvera e dei suoi banditos, che, quando arrivano, si prendono tutto il loro raccolto, il vino e se le trovano approfittano delle loro donne.

Un giorno, asfissiati da queste continue razzie da parte dei banditos, una loro delegazione va al confine per assumere dei cowboys, n'assumono sette e tornano in paese. Questo popolo, era abituato a vivere dentro la paura e a nascondersi in chiesa tutte le volte che c’era un pericolo. I magnifici sette, che rappresentavano il coraggio, la scaltrezza, la voglia di giustizia, la libertà, l’intelligenza, l'unita, e l'amore per gli altri. Istruirono e aiutarono questo piccolo popolo a difendersi da solo, invece di chiudersi in chiesa tutte le volte.

Alla fine ci riuscirono, uomini donne e bambini uniti, si difesero e si liberarono dalle scorribande sempre più frequenti di Calvera e dei suoi banditos.

 Anche a Crispano, da quando sono arrivati Calvera e i banditos (molti anni ormai) la maggior parte dei Crispanesi si chiude in chiesa, o nel Katecumenio, andiamo a cercare i magnifici sette? 

              

 
 
 

 

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 CremaCamorra quotidiana (1)                              

Post n°51 pubblicato il 14 Novembre 2006 da satiricus1
 

              Il ginecologo

 

Il falegname qualche mese fa, ha dovuto portare la moglie dal ginecologo, aveva dei dolori all’utero.

La accompagna allo studio del medico verso le tre del pomeriggio e già c’erano almeno 10 donne ad aspettare, lo studio apriva alle tre e mezza, lui, lascia la moglie e va via rimanendo con lei che appena finito gli faceva uno squillo.

La va a prendere verso le 20,15 e c’erano ancora un'altra diecina di visite dopo di lei, ogni visita costa 50 euro e non rilascia nessun tipo di ricevuta.

Il falegname guadagna 50 euro al giorno…….

La moglie, afferma che il medico gli ha fatto una bella visita, compreso l’ecografia e gli ha riscontrato dei polipetti benigni, tre per l’esattezza, uno più grande e gli altri due più piccoli.

Provate ad immaginare cosa percuote psicologicamente una donna quando viene a sapere che ha dei polipetti anche se benigni e deve subire un intervento.

Il ginecologo che ha una clinica privata e convenzionata, in società con altri medici, si mette a disposizione, anche perché, le altre componenti della famiglia della donna sono tutte sue clienti.

La prenota per il martedì successivo e gli chiede la ricetta di ricovero del medico curante e 350 euro per l’intervento, questa disponibilità e quel prezzo, solo perché, erano sue clienti tutte le donne della famiglia, senno gli sarebbe costato 500 euro, ovviamente senza nessuna ricevuta.

Il falegname dovette fare festa il lunedì e il martedì, perdendo le giornate, poichè lavora a nero. Il lunedì vanno in clinica per le varie analisi e radiografie di rito, prima dell’intervento, e il martedì di prima mattina la donna si ricovera e va in sala operatoria verso le 10,30, era la seconda e dopo di lei sempre lo stesso medico doveva operarne altre due, per problemi similari e clienti che venivano dal suo studio.

Il falegname durante le attese che faceva in quei due giorni parlava con i pazienti e i loro parenti, capì, che anche gli altri medici ricoveravano pazienti che venivano dai loro studi privati e inoltre in quella clinica non si faceva mai un parto naturale, tutti cesarei e costavano alle partorienti 2500 euro, ovviamente senza nessuna ricevuta, oltre la richiesta di ricovero del medico curante per la convenzione.

Mentre stava in sala d'attesa, il falegname, incominciò a pensare al ginecologo. “Questo, fa una ventina di visite il giorno, dalle 15,30 alle 20,30, in studio mediamente 50 euro a visita, la mattina dopo, va in clinica e fa tre o quattro piccoli interventi e prende 350 euro a intervento, oppure e in programma un cesareo da 2500 euro. Facendo un calcolo mentale, ma abbastanza approssimativo, tra lo studio e la clinica, questa persona, guadagna dai 2500 ai 3500 euro al giorno, ovviamente senza lasciare nessuna ricevuta e la mutua gli rimborsa lei il ricovero.

Io lavoro nove ore al giorno, a nero, per 50 euro e sono precario. Pensò il falegname.”

La moglie usci dalla sala operatoria ancora intontita dall'anestesia, il medico disse al falegname che era andato tutto bene, la dimettevano verso le 18,00 e doveva andare allo studio il lunedì successivo per la visita di controllo e per i 350 euro, ovviamente senza nessuna ricevuta, il falegname disse: “Grazie”.

 

 
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Un blog di: satiricus1
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"NOI SIAMO ACQUA"

"Noi siamo acqua"

Quando l’’artista si fa strumento, coscienza collettiva, imputato e obiettore di una società cosi detta “evoluta”, ciò che è espressione visiva penetra l’osservatore interagendo con lui fino al coinvolgimento.

L’acqua e l ‘inizio, la vita, la parte fluida del cosmo  l ‘acqua e primordiale.

“Noi siamo acqua”.L’acqua, un archetipo potente e importante come quello del sole.Un elemento che, come la terra e l ‘energia (il fuoco) già da diversi anni bisogna comprarla.

Un'opera come “Noi siamo acqua”, più che essere spiegata, in qualche modo pone una domanda forte e consapevole.

Quelli che verranno dopo di noi ,cammineranno per strada con le maschere antigas e andranno a fare la fila al supermercato per comprare L’aria ?

 

NON MI AVRETE MAI COME VOLETE VOI

No, non mi avrete mai come volete voi!

Non sono come voleva mio padre, non sono e non sarò come vuole mia madre (cara) non posso, non sono come vorrebbero i miei fratelli e le mie sorelle, non sono come vuole la mia donna, neanche come vogliono i miei figli, non sono come vorrebbero gli altri parenti, non sono nemmeno come vorrebbero i miei amici, non sono come volevano i miei insegnanti a scuola, sono un operaio, non riuscirò mai ad essere come vogliono questi datori di lavoro, non posso essere come vuole questa televisione e informazione, non sono come vuole questa politica, non sono come vogliono i politici di Crispano, ne come vuole la mentalità camorristica, non sono come vuole la chiesa, non potrò mai essere come vuole il parroco di Crispano.

Sono come vogliono il sole, la luna, le stelle, come vuole il mare e l’alta montagna, sono come vuole il vento la natura la terra, come vogliono gli animali.

Scusate tanto, non mi avrete mai come volete voi!

 

IL MIO APPELLO LA MIA SFIDA

Stamattina vado in giro per crispano per pubblicizzare questo blog,cercherò di farlo sapere a quanti più Crispanesi mi sarà possibile.

Il mio appello va a tutti i Crispanesi che verranno a visitare il blog, per favore comunicatelo a tutti i crispanesi che conoscete.

Questo blog sarà dei crispanesi, scrivete commentate mandatemi le vostre foto, che sostituirò con la mia e le altre periodicamente, il mio intento e di far capire che il Crispanese sia tutta crispano, voglio dire,siamo più di dodicimila abitanti e quando si parla male di Crispano non interessa nessuno, difendiamo Crispano come se tutta la popolazione fosse uno solo, il Crispanese.

Sarebbe bello l'intervento dell'altra metà del cielo, le Crispanesi. Per adesso, non sono riuscito a trovare l'indirizzo web dei giornalisti del mattino, se qualcuno di voi ha facoltà mandategli questo blog oppure fatemi sapere come rintracciarli che me la vedo io.

La mia Sfida va

A tutti i politici di Crispano degli ultimi venti anni e più, ovviamente del c.destra e del c. sinistra scrivetemi se avete coraggio.

Ai camorristi crispanesi scrivetemi provate a usare la parola se avete coraggio.

 
 

LA MIA ANIMA

Era lì, davanti a me, con l’aria di chi vuole interrogarti, forse per timidezza o perché avevo aperto la porta mezzo nudo, non lo fece. Con movimenti molto impacciati sostenne che mi avrebbe aspettato al parco alla solita panchina, e senza darmi il tempo di rispondere volò via.

Questo mi mise addosso una certa agitazione, al punto che guardandomi fra gli occhi nello specchio la mia fronte diventò un piccolo schermo. Dapprima nebbiosamente, poi più nitida vidi la sua figura, in piedi su uno sgabello, e di spalle Io che gli allungo una mano per farla scendere.

La guardavo nel cuore degli occhi sperando che, oltre alle mie parole ascoltasse anche il mio pensiero:

 “…….SEI UNA DONNA

PER ME SEI TUTTE LE DONNE

SEI LA LUCE DEL FARO

CHE ILLUMINA GLI SCOGLI

DELLA MIA ANIMA

ED ANCHE SE A VOLTE NON  VOGLIO                                                                  

MI GUIDI… E MI PROTEGGI

NEL FANTASTICO VIAGGIO DELLA VITA.”

 

G. M.

 

"RESISTENZA PASSIVA"

In questi giorni si sono accesi i riflettori dei media su Napoli città. E la provincia?

A Crispano non ci sono più di 20 camorristi.

Uno e mezzo per ogni 1000 abitanti.

Li conosciamo. Prima di tutto sono esseri umani, sono genitori, mariti, fratelli, figli, e in quanto esseri umani amano, le mogli, i figli, i fratelli.

Per questo noi li amiamo.

Per quanto riguarda il resto, sono i nostri peggiori nemici, rappresentano la peggiore decadenza mentale che possa ricadere su un piccolo comune come Crispano. (di riflesso in tutta la provincia di Napoli e la Campania)

Che cosa significa resistenza passiva contro costoro?

Nessun rispetto, niente legami, niente favori, niente di niente, non cagarli proprio, non dargli nessuna importanza, non avere mai bisogno di loro, soprattutto non avere paura, al massimo dato che sono esseri umani e anche loro amano, un buongiorno e buonasera niente di più.

Questo deve fare la cosiddetta società civile!

Lo stato, la magistratura e gli organi di polizia, lo sanno chi sono, e solo loro possono sequestrare i soldi e i beni della camorra, l’unica vera risposta che può dare lo stato.

 

La società civile gli toglie il potere, lo stato gli toglie i soldi e i beni e li distribuisce, facendo aumentare il benessere  la cultura anticamorristica, questa e resistenza passiva, e tanto utopistico?

 

 

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