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IL PARADOSSO DEL MENTITORE

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« LA LETTERA SCARLATTAFABULOSAS NARRATIONES »

SUPERBE ERESIE

Post n°140 pubblicato il 27 Maggio 2024 da BLACKAENIMA

"... l'amore presenta un'identica necessità d'infinito:

non vuole mai farla finita perché è del non finire che si nutre,

del non limitarsi a ciò che solo io posso essere, possedere e fare

"... Fare l'amore vuol dire disfare il proprio essere, il proprio possesso

e creare da due realtà scisse

un'opera unica assoluta..."

IL SESSO

L'EROS

Permea tutta l'esistenza fino a confondersi con la vita stessa.

E' creatività, è pulsione di vita.

La sottile differenza tra vedere e osservare nella mediocrità il sublime.

Qual è il limite tra il lecito e l'osceno? 

 

La società limita gli impulsi individuali a favore di quelli comunitari, plasmando una libido collettiva che prediliga i diritti del sistema e mai quelli della propria volontà. Valorizzare l'eros è rivendicare la propria identità, la propria libertà: è la più naturale rivoluzione contro le repressioni. L'amore è naturale. Nel momento in cui viene occultato, nascosto, filtrato, risulta forzato, diventa osceno.

Nel Simposio Platone immagina un dialogo tra sei personaggi (Agatone, Aristofane, Erissimaco, Fedro, Pausania e Socrate) che discutono sulla natura di Eros. Fedro lo definisce come uno degli dèi più antichi che guida l'uomo sulla via della virtù e della felicità, mentre Pausania distingue l'amore volgare, proprio degli uomini da poco che bramano solo i corpi, da quello spirituale che induce ad amare «l carattere di una persona per le sue alte qualità.
Erissimaco, a sua volta, giudica Eros una forza cosmica, esaltandone la molteplice, l'immensa o piuttosto l'universale potenza. Aristofane, invece, afferma che i primi uomini erano ermafroditi terribilmente forti e vigorosi tanto da sfidare gli dèi. Zeus, tuttavia, li ha sottomessi e separati in due esseri distinti, infondendo in ognuno di loro il desiderio d'amore gli uni per gli altri, per riformare l'unità della nostra antica natura

EROS = AGGRESSIVITA'

Senza una giusta componente di aggressività non c'è contatto nè reazione sessuale. La sessualità umana ha due facce: una oggettiva ossia il comportamento ed una soggettiva, il vissuto, le fantasie, il proprio mondo interiore.  La sessualità non ha sede nel corpo, il piacere nasce nella mente ma si serve degli organi. A livello di percezione ed attrazione erotica tutto accade nella mente. Il piacere sessuale origina dalle fantasie che si sviluppano all'interno della mente, anche se la morale comune lega il piacere agli organi sessuali e alla loro stimolazione. Per il piacere non esiste un organo di senso specifico, ma è la Mente l'organo di senso del piacere. La stessa carezza può assumere una valenza piacevole o spiacevole in virtù dei significati inconsci o consci di cui viene investita dalla psiche del soggetto, non in base a fattori oggettivi esterni. Il vero organo sessuale non è né il pene, né la vagina, ma il cervello. La sessualità è creatività, è conoscenza e sviluppo mentale, ma anche aggressività e conflitto. La Sessualità è la spinta vitale alla trascendenza onde creare nuove realtà con l'altro, distruggendone le vecchie e promuovendo l'evoluzione della vita e della mente. 

Nel sesso si sublima la procreazione, intesa non solo come creazione di una nuova vita, ma anche nel senso di scambio e comunione, di costruzione dell'amore. Queste fonti di gioia si possono manifestare come impulso alla creatività artistica, professionale e sociale. E, attraverso questa gioia, si realizza la sublimazione dell'aggressività: nell'atto sessuale si verifica un impasto tra pulsione di vita e pulsione di morte. Ma è l'unico caso in cui la morte, l'annullamento della divisione dei corpi, è al servizio della prima.  

Quando però la persona è povera, arida e superficiale, quando il corpo è svilito, mercificato, il sesso non può che essere fonte di dolore. Quando l'attività sessuale è eccessiva, compulsiva, lo sviluppo mentale e la creatività si affievoliscono. E la pulsione di vita si mette al servizio della pulsione di morte. In questi casi l'attrazione sessuale e il piacere, anziché significare amore, mascherano un profondo odio e una meschina ignoranza.

Si prova piacere quando si crea qualcosa,

quando si ha creazione di creatività.

La formazione di nuove strutture mentali

E' la mente che impregna di significato e di valore le cose che,

in quanto tali,

sole,

avulse dal contatto con la mente,

non hanno attributi


L'incontro sessuale è, così, strumento di conoscenza e di crescita mentale.

Nell'atto sessuale non c'è tanto lo scambio di corpi,

ma lo scambio di pezzi del proprio mondo interno.

 

E poi fate l'amore.
Niente sesso, solo amore.
E con questo intendo
i baci lenti sulla bocca,
sul collo,
sulla pancia,
sulla schiena,
i morsi sulle labbra,
le mani intrecciate,
e occhi dentro occhi.
Intendo abbracci talmente stretti
da diventare una cosa sola,
corpi incastrati e anime in collisione,
carezze sui graffi,
vestiti tolti insieme alle paure,
baci sulle debolezze,
sui segni di una vita
che fino a quel momento
era stata un po' sbiadita.
Intendo dita sui corpi,
creare costellazioni,
inalare profumi,
cuori che battono insieme,
respiri che viaggiano
allo stesso ritmo.
E poi sorrisi,
sinceri dopo un po'
che non lo erano più.
Ecco,
fate l'amore e non vergognatevi,
perché l'amore è arte,
e voi i capolavori.

Alda Merini

 La sessualità è, dunque, un'opera d'arte

i cui tratti sono definiti da due mani.

Non meccanica di fluidi. 

 
 
 
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