Creato da donnasofia69 il 20/04/2013
Amo le parole. E il loro effetto. A volte inaspettato.....

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 10
 

Ultime visite al Blog

Clide71bubriskaprefazione09NEROdiMILLEMilleGaranziePerTedolcezza.e.vigorebisbetico_rmdonnasofia69bumpabumtraStormySe_ATeddy6060trovodgli0v0itirripitirripartnermaschio
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« LA CONOSCENZA_SOFIA - Ra...Iniziazione- Sagredo58 »

Lettera a Lars von Trier

Post n°24 pubblicato il 29 Aprile 2014 da donnasofia69
 

 

Caro Lars,

 ti scrivo solo perché ho perso una scommessa, anche se non ci credo fino in fondo.. 

la tua joe non riesco ad amarla, come poco amo quello che non mi risuona, non perché non la capisca, ma perché la sua azione non mi corrisponde. Ma infatti hai narrato lei non me. Comunque ok, accetto la tua provocazione, parliamone un po' di questo film ....

 Joe scopa in gioventù come un'assatanata, senza manco guardare l'uomo che incontra, e a prima vista senza neanche provare un gran piacere, è distratta, e bulimica.... Che cerca? Cerca l'orgasmo perfetto come quello che le è capitato per caso in un prato da ragazzina, quando ha addirittura raggiunto una specie di estasi con tanto di visioni di Cleopatra e della grande meretrice di vattelappesca... mai più successo, anzi. Una vita alla ricerca spasmodica dell'evento che ci definisca, nel suo caso l'orgasmo perfetto. Lo raggiungerà solo legata ad un divano estremizzando il bisogno di deresponsabilizzarsi rispetto al piacere, immobilizzata da nodi speciali che si allentano solo quando ci si abbandona.

Non posso non vederci sempre i simboli filosofici e quasi magici, come questa ricerca della propria anima nell'albero, la sorpresa di sapere che suo padre non è l'albero con le bacche nere gelate dall'inverno, ma una quercia, meno insolita ma con due perfette diramazioni entrambe sviluppate e ben centrate.... Non posso non pensare all'albero che trova lei sulla cima della montagna, meravigliosamente piegato dalle sferzate del vento e mai schiacciato, lo sai? è stato l'unico momento in cui ho avuto un gran moto di empatia per lei.

Bè, mi ci sono riconosciuta anche nella sparata al gruppo di autoanalisi (la forza della sua autodeterminazione è stata spettacolare "io non sono come te che vuoi solo sentirti riempita  e se non puoi scopare lo fai col cibo, e non sono come te che vuoi solo affermare che esisti attraverso il riconoscimento di un altro, e meno che meno come te, che non provi empatia con nessuno, vuoi solo il potere del controllo sugli altri"), e anche quando ha difeso il pedofilo, perché anche io ammiro chi riesce a accettare la propria natura senza per questo trasformarla in azione se nuoce a un altro. Come lei, quando ha "dimenticato" come si carica un'arma automatica perché il suo inconscio le ha sabotato l'istinto di uccidere chi l'aveva tradita... e poi l'amore... ma che intendevi quando tu-joe dicevate che l'amore è falso traditore interessato e chi più ne ha più ne metta?

 Dai Lars, non cadermi in queste banalità lo sapeva anche l'esca sul  muro di casa seligman che il tradimento della fiducia è insito nella stessa fiducia che riponi in un altro, l'ipotesi di tradimento nasce parallelamente al sentimento di fiducia. È  per impersonare il tradimento di quella fiducia che lo hai terminato in quel modo il film? O perché esistono istinti, non eleganti, non nobili, non ammissibili neanche a se stessi, che ci banalizzano distruggendo il grande eroe che credevamo di essere, rendendoci solo carne tremante di desiderio....

E dell'istinto atroce che abbiamo tutti di teorizzare quello che siamo, di filosofeggiare per soppiantare il corpo con la mente,  creare regole per non sentirci in balia del nostro desiderio? che ne pensi?

E i bambini... che ne dicevi? Sono dei piccoli concentrati di sessualità (bè dai, non è che te la sei inventata tu...), tutto è piacere per loro, col tempo la perderanno questa totalità sacrificando il piacere alle regole che altri hanno dettato.

Ma non joe, lei imperterrita continuerà la sua ricerca, attraverso la conoscenza  e la tenacia dei veri forti, accettando di collocarsi ai margini di una società (di cui tanto le frega davvero poco), e,accettando il consiglio basso e manipolatore di tirarsi su l'erede, conoscerà  la ragazzina che la amerà per poi tradirla.

E l'ultimo gesto di lei, compiuto a telecamera cieca, è perché non poteva sopportare che quel suo unico amico appena trovato, finisse nel calderone di tutti i maschi? O perché come suo amico le era inammissibile quel contatto, o ancora perché dopo tanto parlare e le sue decisioni, chiederle quello, era tradire la fiducia appena nata?

Il buon seligman mi era sembrato saggio quando osservava che era tutto un problema di cultura, in quanto socialmente il suo comportamento sarebbe stato tranquillamente tollerato se fosse stata maschio, così il suo porsi nel  matrimonio, nella maternità... perché allora quella fine? Io capisco lei, ha difeso la sua integrità mentale non fisica, ma lui? che cosa ha spinto lui?

Che dire di questo film... non lo so se mi piace ma so che ne potrei parlare per giorni... era solo questo che volevi, Lars?

Un saluto, tua s.

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963