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« Messaggio #82ONE BUT NOT THE SAME.... »

L'ERA DEL CAVALIERE

Post n°83 pubblicato il 15 Aprile 2008 da sunshinecapitano

Sembra il titolo di un romanzo gotico, in realtà è l'inizio di un lungo periodo. Mi ero a lungo ripromessa di non scrivere di politica, ma un po' le riflessioni di oggi, un po' il blog di Cicotita, mi hanno fatto sentire in dovere di commentare gli avvenimenti di questo giorno.
Metto da parte l'amaro che sento e rispolvero la mia specializzazione in sociologia per guardare i fatti con uno sguardo il più obiettivo possibile.
Dopo 14 anni di mistificazioni, di accuse e di smentite, di siparietti più o meno imbarazzanti, mentre la sinistra si affaccendava a cambiare faccia, mentre faceva manovre improponibili per spostarsi al centro, mentre i partiti si dividevano e si univano sino a sgretolare in maniera vergognosa l'antico consenso, LUI, il cavaliere dalle molte macchie e dai molti peccati, è riuscito silenziosamente a riciclarsi, a tenere unite (anche se con qualche difficoltà) le sue fila, ed oggi sorride trionfante dai teleschermi, il suo habitat naturale, forte dei suoi capelli trapiantati e di un mal celato lifting al viso.
Ha vinto. Vinto su tutta la linea e, nonostante abbia impoverito l'Italia con i suoi 5 nefasti anni di governo, nonostante ci abbia portato i moniti e le critiche di tutta Europa, nonostante si sia contornato di personaggi di dubbia reputazione, di pregiudicati, di riciclati e di persone prive qualsiasi tipo di cultura politica e non solo, è stato premiato dal popolo sovrano che gli ha elargito un consenso plebiscitario, che gli consentirà di governare incontrastato per i prossimi 5 anni, vendendo i beni demaniali, costruendo mostri ecologici in tutta Italia, trasformando il nostro paese in un'azienda. Cosa ne sarà dello stato sociale? Cosa ne sarà del rispetto delle minoranze, dei diritti di chi ha la voce bassa? Della salvaguardia delle culture? Dell'integrazione degli immigrati? Cosa ne sarà della laicità del nostro Stato? Cosa ne sarà delle relazioni industriali e internazionali? Cosa ne sarà del debito pubblico? Cosa ne sarà del futuro dei nostri genitori e dei nostri figli? Del nostro?
Chi oggi ride e si fruga le mani pensando di aver fatto il proprio interesse, ha pensato a questo? Credo di no. Homo homini lupus, diceva John Locke.
L’Italia è andata al voto guardando le proprie tasche. La busta paga che non basta mai, il miraggio de “La Sorpresa agli Italiani”. L’Italia si è lasciata cullare dall’illusione, dimentica delle due precedenti esperienze berlusconiane, nel corso delle quali nulla è cambiato, se non in peggio. Nessuno ha valutato i sacrifici del governo precedente per risanare il paese, ma solo il proprio singolo tornaconto. E’ duro ammetterlo, ma siamo un paese senza coscienza sociale.
E la Sinistra? Una disfatta. Abbiamo fatto di tutto per andare incontro ai moderati e il risultato qual è stato? Il risultato è stato che oggi la Sinistra, quella vera, è fuori dai giochi. La Sinistra è diventata una forza Extraparlamentare.
L’americaneggiante partito di Veltroni non ha ottenuto i consensi sperati. Ma chi si aspettava davvero di ottenerli? Disillusi i moderati hanno dato il loro voto, ma gli altri, coloro che hanno sempre creduto nei valori della sinistra dove sono finiti?
Si sono stufati delle continue divisioni e sono stati a casa, facendo così il gioco del Cavaliere.
Oggi inizia una nuova era. L’era in cui il Parlamento sarà uno sterminato Centro Destra. Oggi la democrazia ha perso uno dei suoi colori e questo è un fatto di cui tutti coloro i quali dispongano di una minima coscienza politica, dovrebbero dolersi.
Oggi è un giorno di amaro e di riflessione, per tutti coloro che, come me, hanno visto sconfitti in maniera inequivocabile tutti gli ideali in cui hanno sempre creduto.  
Il parlamento si rinnova. Si perdono volti di persone che hanno fatto la storia della democrazia, che hanno combattuto per la civilizzazione e la crescita del paese, facendo da contraltare sia ai fondamentalismi religiosi che a quelli capitalistici.
Restano i vari Bondi, Schifani, Elio Vito…
Questo è quello che il nostro paese vuole, e ahimè, spesso bisogna temere di ottenere ciò che si desidera.
Che Dio ce la mandi buona…

 
 
 
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Un blog di: sunshinecapitano
Data di creazione: 13/02/2007
 
 

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