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« LA VERA PRIMA VOLTA | Leccare la patonza » |
Estate 1997, come sempre rieccomi in Sardegna dai nonni a fare la zoccola. Questa volta però con un grande salto di qualità: sono riuscita ad avvicinare il più storico e inarrivabile figo dei fighi della spiaggia. Questa meraviglia della natura, questo splendido maschio sardo, che consideravo inarrivabile fino a un attimo prima, stava giocando contro di me e il mio socio fisso al biliardino della spiaggia. Da ragazzina ero un pò cozza, ma siccome stavo sempre coi maschi (zoccola dentro), ho imparato a giocare a calcio sulla spiaggia ma soprattutto a biliardino, in cui modestamente sono diventata un asso.
Ora stavo giocando finalmente contro il più figo dei fighi, ero decisamente più carina che da ragazzina, ma se volevo avere delle speranze dovevo proprio batterlo. Il bello è che non solo ci sono riuscita, ma incredibilmente spavalda ho cominciato a prenderlo per il culo, e cosa ancora più sorprendente lui sembrava addirittura divertito dalla mia coattaggine, e così è cominciato un gioco infinito, una battaglia senza esclusione di colpi, di cui il biliardino è stato solo la galeotta scintilla iniziale. Ci azzuffavamo sulla sabbia, ci sputavamo l'acqua addosso, chiacchieravamo ore ed ore, insomma le 10 mila tipiche stronzate di contorno a un'attrazione inconfessata: stavamo sempre insieme ma BACI ZERO, per non dire del resto...
Dopo tre settimane di questo avvincente, romanticissimo ed estenuante tira e molla, in cui lui proprio non si decideva a fare la prima mossa, la mia parte porno ha cominciato a spazientirsi:
- sentimpo' romantichella dei miei coglioni, tra una settimana si torna a Roma, questo sarà pure superbello, ma è più zucchina di te, adesso basta: trombatelo!
E così, nonostante i mille dubbi e la paura di un rifiuto, ho deciso di provarci.
Ennesima nottata passata insieme a fare tutto fuorché sesso, mi riaccompagna a casa, ci salutiamo dandoci questi soliti bacetti sulle guance sempre al limite con l'angolo della bocca, quasi sulle labbra! (gesù, e avevamo io 23 anni e lui 25, no dico, due poveri mentecatti).. Sono scesa dalla macchina e stavo per inforcare le scale quando mi sono detta una di quelle cose che noi romantiche coglione ci diciamo di tanto in tanto giusto per essere sicure di sputtanarci in qualche modo: ORA O MAI PIU'!
Torno indietro e faccio il giro della macchina, mi appoggio con le braccia al suo finestrino aperto, ci guardiamo sorridendo ed io superporny carica di charme nonchè ispiratissima gli sussurro languida:
- avevo dimenticato una cosa..
Mi avvicino con impeto per baciarlo appassionatamente quando una tranvata al margine superiore del finestrino mi blocca per un istante, ma io imperterrita proseguo e ci baciamo come se niente fosse. Ora, voi direte, sì bella cazzata, ma questo non è un film con ben stiller, questa è proprio la mia vita!!! E poi vorrei vedervi a voi provare a baciare qualcuno per la prima volta e dare una craniata! Che cavolo, una si sogna il primo bacio per settimane e poi.. Ma l'aspetto se possibile ancora più penoso è che non ci siamo neanche messi a ridere ma abbiamo fatto finta di niente!!! Io non voglio immaginare che razza di espressione avrò avuto in faccia in quel cruciale attimo tra la botta e il bacio!! (misericordia)
Una cosa è sicura però, tra il bacio suddetto e la prima vera BOTTA è passata un'altra settimana!!! Una lunga settimana di imboscamenti, strusciatine, palpate e via dicendo, finchè la notte prima che partissi per Roma non lo abbiamo fatto nella sua fiat tipo, poco romantico ma chi se ne frega, è stato superbello e in un attimo mi sono rifatta dell'adolescenza da racchia e delle pippe mentali sui belli e impossibili, pazienza se il prezzo era la figura di merda della capocciata, avevo scoperto che nella vita niente è impossibile!!! E qualche ora dopo in aereo, accavallando le gambe mi sono accorta di avere sotto la gonna un fracco di lividi da freno a mano, cambio, e vari optional automobilistici che hanno infierito sulle mie carni senza che me ne accorgessi, ma ne sono stata felice perchè m'è sembrata la prova che non avevo sognato tutto: è stata finora l'estate più romantica della mia vita.
Siccome forse non siete soddisfatti (io invece mi accontento, sì sì) dell'entità della figuraccia, vi racconterò un altro episodio, a cui avevo già accennato, dal titolo in stile peter greenway:
La Suocera, il Cane e il Salvaslip
Pomeriggio a fare le zozzerie chiusa in camera di un compagno di università, ad un certo punto la di lui Madre bussa alla porta, ci rendiamo presentabili alla velocità della luce e quando il mio compagno di giochi apre finalmente la porta ci troviamo davanti, inquadrata tra gli stipiti della porta come un ritratto d'altri tempi, sua madre, con in mano un salvaslip fortunatamente pulito ma disgraziatamente USATO, che ci fa:
- Melampo (il cane, ndr) mi ha portato questo: E' VOSTRO?
Avrei voluto scomparire e ricomparire in un altro universo. Ho biascicato penosamente qualcosa del tipo "ah, scusi.." e preso l'oggetto incriminato sono andata a gettarlo nel cestino del bagno. Solo che poi a ripensarci.. ma come "E' VOSTRO"???? Ma sei sadica o cosa??? E il povero Melampo da quanto tempo lo addestri alla sorveglianza del povero figlio?? Davvero a ripensarci adesso, ma con che faccia questa ha fatto finta di non sapere di cosa si trattasse? E comunque non ho ceduto all'intimidazione ed ho continuato a trombarmi il cuoricino di mamma ma da quel giorno a casetta mia, dove i salvaslip, posizionati sul pavimento con la parte adesiva verso l'alto, vengono usati scientemente come trappole per scarafaggi, senza vergogna ma anzi con grande compiacimento di genialità
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Inviato da: geom83rb
il 25/03/2009 alle 23:46
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 04:25
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 04:25
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 04:25
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il 25/03/2009 alle 04:25