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Donna in carriera

Oggi ho affrontato il mio primo colloquio serioso..niente associazioni culturali, niente attori sfatti (o Fatti?), nessun ballerino zompettante dotato di sospensorio,  nessun regista in crisi d'ispirazione, che prova a reciclare qualche idea geniale di un genio del passato aggirando la SIAE per non pagare i diritti d’autore..insomma un colloquio di quelli veri.

Quelli dove bisogna presentarsi in maniera formale, dove  la forma conta quanto il contenuto, quelli che senza tailleur e tacchi  non vai da nessuna parte,quelli  che forse possono darti un lavoro serio nonostante la tua faccia..

E così abbandonando i miei panni da artista Naif, con la mia aura da “...cioè datemi  qualcosa di artistico da fare se no mi attacco alla canna del gas..”, smessi i miei abiti da creativa un po’ fulminata, ho affrontato il colloquio armata dell’eleganza di rito, di un sorriso beffardo e faccia da “boffe”.

mi sono presentata alla porta della maximega multinazionale farmaceutica NOVARTIS (quella del vaccino per la suina per intenderci) immaginandomi la scena di fantozzi quando è convocato dal presidentissimo…

tutto sommato è andata bene, mi hanno fatto anche parlare in inglese, e giuro che sono stata tentata di rispondere come Alberto sordi “What’s american boy…”ma mi sono fortunatamente trattenuta.

Chissà come andrà…ironia della sorte una no global come me che forse verrà assunta , nell’ufficio comunicazione ,da una delle industrie più global del mondo..

In ogni caso mi sono tolta la soddisfazione di aver camminato (forse per la prima volta) con leggiadria sui miei tacchi 7 cm..che i ballerini di motus mi stiano trasmettendo qualcosa????

p.s. Un Grazie speciale a Gaia..e alla sua montepaschiana esperienza in abbigliamento formale!