Acrobazie del cuore

Poesie & Co. - Poesie e scritti di ChiaraV.74

 

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Poesie e scritti di mitu74

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Negli occhi tuoi il mio viso, il tuo nei miei

mostrano cuori semplici e sinceri.

Dove meglio li trovo due emisferi così perfetti,

senza ovest declinante o freddo nord...

sol muore ciò che inegualmente è commisto

ma se i nostri due amori sono uno,

o noi ci amiamo in modo tale

che nessuno sia da meno

.... mai morranno!

Tristano & Isotta

 

Orizzonte che lo sguardo eludi 
Parlami della Terra del Sole. 
dove il Cielo che in te racchiudi 
squarcia le nuvole in auree asole. 

Nella risacca che lambisce la riva 
Vedo la spuma della mia rabbia 
che va e viene subdola e furtiva 
sgretolando il cuore in sabbia. 

Ai piedi di un ombroso salice 
Osservo il rancore dissolversi 
Ed il mare diventa fluido calice 
di emozioni che voglion assolversi. 

Nella passione che rinforza il vento 
Si gonfia la vela del mio Amore 
E salpando verso la linea d’Argento 
Raggiungo la méta del mio sentore. 

 

 

Brivido squassante scuote, 
ebrezza di febbre d'Amore.
Fremito frusciante percuote,
scivolando lascivo sul cuore.

In vigile veglia attendo vigilia 
di gioiosa esaltante esultanza.
Gaiezza, che sorrisi lieti affilia,
muove passi di selvaggia danza.

Algida freddura d'inverno glaciale
s'insinua insidiosa nell'abisso.
Intimo calore di piacere carnale,
protrae il culmine in apice prolisso.

 

Ti ho ascoltato in una canzone 
il cui ritornello mi rimbalza nel cuore. 
Ti ho relegato ai confini di un sogno 
la cui barriera è fatta d’Amore. 

Ti ho idealizzato in un sentimento 
la cui realtà sta nel mio pensiero. 
Ti ho immaginato nel mio romanzo 
del cui protagonismo ne sei destriero. 

Ti ho bandito agli occhi del mondo 
per esiliarti dalla vista dell’oblio. 
Ti ho pregato chiedendoti: “Resta!” 
la cui risposta è nelle mani di Dio. 

 

Come si trasforma un sasso in una Stella?

Lo si raccoglie da Terra e lo si poggia sul Cuore

 che nel Fuoco dello Spirito gli imprime il profumo dell’Anima,

 si aspetta che scenda l’Acqua di una lacrima

che lo colora della Luce di un’emozione

e lo si lancia in Aria offrendolo al Cielo

desiderando che l'Amore diventi Realtà condivisa.

 

Mi presento al Tuo cospetto vestita della bianca spuma del mare e tra le onde increspate dei capelli indosso una fragrante ghirlanda di conchiglie madreperlate. Scalza e senza velo mostro con orgoglio sia le mie radici che le mie fronde, perché dinnanzi al Tuo Cuore immacolato non ho nulla ho da nascondere. Guardami negli occhi e leggi il profumo della mia Anima nella cui purezza si riflette il colore della Tua Luce: mi spoglio della forma per poterti sposare in tutte le forme e prometterti, oh Vita, Amore eterno tra le dolci note della cerimonia nuziale che ci vede compagni dell’Immortalità.

 

Il tuo cuore lo porto con me, nel mio. Non me ne divido mai. Dove vado io, vieni anche tu; qualsiasi cosa sia fatta da me, la fai anche tu. Non temo il fato perchè il mio fato sei tu. Non voglio il mondo, perchè il mio, il più bello, il più vero sei tu. Questo è il nostro segreto profondo radice di tutte le radici germoglio di tutti i germogli e cielo dei cieli di un albero chiamato vita, che cresce più alto di quanto l'anima spera, e la mente nasconde. Questa è la meraviglia che le stelle separa.

 

 

Ghigliottina d'Amore

Post n°71 pubblicato il 14 Maggio 2011 da mitu74

 

Sentimento tradito

dal risveglio del sogno,

assilli la fede

di chi ti rinnega.

Condannato a morte

nel peccato d'amare

sei carnefice e vittima

di un cuore a doppio taglio.

E quando

in profetica veste,

la voce del senno

a ragione testimonia

le rimostranze del tempo,

nell'inutile spreco

di sangue spremuto

ad un presente ferito,

getti alle ortiche

uno spinoso passato.

 

 
 
 

Sinfonia di lacrime

Post n°70 pubblicato il 14 Maggio 2011 da mitu74

 

 

Nella risata gutturale

di un’emozione sgualcita

gorgoglia il rantolo

del tuo dolore che scola.

Eppure ancora gioisci.

E tra una delusione e l’altra,

in un campo minato

di felicità assassine,

mercenarie illusioni

si vendono alla tua volontà.

 
 
 

Lampedusa

Post n°69 pubblicato il 07 Aprile 2011 da mitu74

 

Un giorno un Cuore ferito bussò alla mia porta e nell’accoglierlo nella mia umile dimora, vidi nel suo sguardo un non so che di famigliare.

Vestiva di un’anima logora fatta degli stracci di una vita di stenti e vessazioni, colorata dall’asprezza dell’esasperazione e che, di fronte all’istinto di sopravvivenza, aveva ceduto la ribellione barattandola con l’asservimento.

Mostrava lungo le cuciture che ne congiungevano i lembi, i segni visibili dei patimenti di coloro che ad essa si erano aggrappati supplicandola di portarli con sé, nel desiderio di poter raggiungere, per suo mezzo, l’agognata salvezza. Il tessuto sporco dell’incapacità d’esser d’aiuto e liso dal logorio del senso di inadeguatezza, era impregnato dalle lacrime di coloro che in essa avevano riposto le proprie speranze e che, assorbendone l’energia rimasta, grondavano copiose dall’abito sciupato e consunto.

I lividi malcelati sotto quel cumulo di macerie che ne appesantivano il respiro, non permettevano al Cuore di alzare gli occhi affaticati ed avviliti e di incrociare i miei, che altro non avevano da donargli se non un sorriso rasserenante, volto a riempire un silenzio che avrebbe voluto dare dignità allo sdegno di cui le opinioni altrui l’avevano infangato.

Lo ospitai come un Fratello e l’Amai di quell’Amore che nel Sole asciuga i brividi dello scoramento, placandone la febbricitante agonia, ed in cambio ricevetti la Forza di sostenerlo: una Forza che nella comprensione, accomuna le vicissitudini delle anime affini albergandole sotto lo stesso tetto.

Quando si sentì sufficientemente distante dai turbamenti del proprio passato e fiducioso nelle possibilità in gestazione nel ventre delle incognite del prossimo futuro, ripartì alla volta della Vita.

Seppi in seguito che quell’anima compì imprese meravigliose, degne del più devoto dei santi, e che sebbene un tempo avesse inciampato cadendo nel baratro della perdizione, ora abbracciava la Gioia guardandola dritta negli occhi.

Fu dunque la disgrazia a condurre alla mia soglia il figlio del peccato o fu invece la benedizione ad indicargli la strada dell’Amore?

… E chi mai lo può dire?

 

Quello che so è che se non l’avessi incontrato non avrei avuto modo di ringraziare per avermi fatto ritrovare un Fratello lontano, nel cui leale e sincero abbraccio sta la mia più grande ricompensa.

 

 

 
 
 

Nei suoi occhi

Post n°68 pubblicato il 26 Marzo 2011 da mitu74

 
 
 

Fukoshima: un nome che divide

Post n°67 pubblicato il 17 Marzo 2011 da mitu74

Eppure l’esperienza, quella che in passato abbiamo chiamato sbaglio, e che nel presente chiamiamo storia, dovrebbe in realtà esserci stata maestra di una lezione importante … ma evidentemente stentiamo a metterla a fuoco se ancora oggi ci ostiniamo ad inciampare negli stessi abbagli.

Quanti schiaffi dobbiamo ancora ricevere dalla Vita prima di capire che la strada del nucleare non ci condurrà da nessuna parte se non all’autodistruzione? Quante persone dovranno ancora scendere materialmente dentro al nocciolo di una questione esplosiva, sciogliendosi fisicamente, per cercare di snodare il bandolo di una matassa di proporzioni atomiche?

Quanti bambini dovranno ammalarsi di un male ricevuto in eredità da chi dice di agire in nome del loro benessere?

Prima Hiroshima e Nagasaki, poi Chernobyl ed ora Fukoshima: cambia la location, contesti differenti, ma il nucleo della disputa resta invariato: nucleare sì o no?

Chi ce l’ha non vuole rinunciarci e chi non ce l’ha vorrebbe attrezzarsi per non restare indietro…

La consapevolezza di chi ci governa è paragonabile a quella di un bambino capriccioso il quale, pur di non sentirsi escluso dal gruppo, fa di tutto per ottenere quanto possiede l’amichetto “viziato”, ed accecato dal risultato immediato, reputa ipocritamente più vantaggioso pagare con il sangue qualcosa che a ben vedere, alla fin fine non gli serve nemmeno.

Immaginate per un attimo di vivere in un paesino di poche anime, dove tutti si conoscono e dove i bambini si intrattengono fraternamente insieme dal mattino alla sera, alternando i loro giochi prima nel giardino dell’uno per poi divertirsi in quello dell’altro. Bene, un bel giorno al “figlio del vostro vicino” regalano una pistola … che fate?

Ne comprate una pure a vostro figlio per non farlo sentire un emarginato o gli spiegate che esistono sistemi alternativi nettamente più costruttivi, che non prevedono necessariamente di dover MORIRE per essere competitivi?

Vi sbagliate se pensate che il paragone possa essere esagerato: come definireste l’armeggiare con qualcosa di potenzialmente pericoloso e che fondamentalmente voi “adulti” per primi non sapete gestire, se non armare un incosciente/innocente di una responsabilità che non gli appartiene?

Disponiamo di una risorsa energetica naturale meravigliosa che è il SOLE, (per non parlare dell’acqua e del vento), impariamo DALLA Natura invece di andarci CONTRO e piuttosto che cercare di generare energia dalla fusione fredda, proviamo a diventare noi stessi, agendo con solerzia a FAVORE della Vita, dei generatori di calore.

 
 
 
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Un blog di: mitu74
Data di creazione: 14/05/2010
 

 

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I’m not afraid of who you are behind the fog,

but I’m afraid of what you could be within the Sun of my Heart.

 

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Chi sei tu che ti infili 
sotto le lenzuola dei desideri
avvolgendoli tra le braccia
della realizzazione.

Chi sei tu che ti nutri 
di appaganti parole 
e che ne fai prelibatezze
con cui sazi l'Amore.

Chi sei tu che ti bagni
di perle di Luce
lavandomi il viso
con lacrime di stelle.

Chi sei tu che ti introduci
furtivo nel mio animo
rubandone i segreti,
tradendo il mio silenzio.

Chi sei tu che con la forza 
di un filo d'erba, spacchi
il mio cuore di pietra
per far crescere il Sole.

Chi sei tu ... e perchè, 
se non ti conosco,
la Vita mi costringe 
a dirti addio?

 

 

LUI NON VERRà

 

 

CON IL SOLE NEL CUORE

 

 

ANIMA MIA

Legata da un filo d’argento

l’anima mia per un soffio non vola.

Ancorata al corpo nel vento,

irradia sole e nella carne si immola.

 Come un’ aliante leggera si libra

ondeggia gioiosa la sua pura essenza,

e nell’etere dispiega lucente fibra

rivelando talvolta silenziosa presenza.

 Profumi d’incenso ed aromi speziati

Rifioriscono la chiara evanescenza

E traducono in colori screziati

La nota mistica della quintessenza.

Nel sogno mi osserva dormire,

e mi tiene una mano sul cuore.

Di giorno si ricuce al mio sentire

tessendo la storia del Signore.

 

 

LIGHTWORKERS

 

I ask that spirit walk with me this day.
And that I have the courage
To carry this truth within me in all that I do.
To full stand in my own truth
And power is to honor the spirit within.
Help me today to re-member
Both who I am and who I am not.
Who I am is magnificent,
Yet to carry a facade of who I am not
Only detracts from that magnificence.
To accept the truth of my own limitations,
Clears the path to carrying my true power.
I know that holding my power is only possible
When I am not afraid of being vulnerable.
This day I will balance my ego
By checking it often
And see my true motivations.
I accept the power that is rightfully mine
And will to use it to create Home on this side of the veil.
I ask that I may allow spirit to emanate from me
To all who choose to look upon me,
That I may be a perfect mirror
So that they may see the God within themselves
Help me to touch their hearts
With my love And allow them to re-member Home
And who they really are
As I re-member who I am.
As spirit walks with me this day
I remember to give thanks for the gift of spirit on my shoulder.
May I always use it to the highest good of all concerned.
I vow to enjoy this day to it’s fullest and to laugh at every opportunity.
This day I will play the wonderful Game
And I will carry the vibrations of Home in every move on the Gameboard.
This day I will Re-member.

 

 

Indovino le tue mani grandi dalle dita affusolate

mentre viaggiano carezzevoli  

sulla tua inseparabile tastiera. 

Le indovino percorrere la scala musicale

in un palmo, come fosse la mia schiena,

avvicinando la distanza che ci divide,

ad una spanna dal Cuore.

Indovino la tua voce dalla luce ambrata

fare l’amore con la sensualità della musica,

mentre suoni come un angelo dal tocco ispirato.

 Indovino l’ambiente che ci circonda

saturo di magica e romantica atmosfera

che, desiderosa di goderti,

si carica di elettrica e voluttuosa attesa.

 Indovino i tuoi sguardi lascivi

che ingordi mi cercano per spogliarmi tra la gente,

mentre nel buio della sala la sete dei miei baci t’accende di passione,

colorando l'armonia a lume di poesia.

 Indovino nelle parole delle canzoni

i tuoi messaggi in codice, che traducono in versi

la certezza che le nostre aspettative

verranno soddisfatte in una realtà

che va aldilà di una suggestione.

 

 

Sorridimi nella luce del mattino
mentre avvolgi il mio risveglio
sulle note della canzone 
testimone del nostro incontro.

Sorridimi nell’impronta di un bacio
mentre assaggi il mio sapore
saziandoti dei brividi
figli di carezze a fior di labbra.

Sorridimi nei colori di un giardino
mentre circondi il nostro amore
recintandolo nel profumo
di un roseto senza spine.

Sorridimi nel tepore di un sogno
mentre la schiuma della Vita
svapora tra le bolle
di una Gioia infrangibile.

Sorridimi tra le pagine del Cuore
mentre leggi sul mio viso
le parole ancorchè taciute
perché sorelle della tua voce.

Sorridimi Angelo del Cielo
Tu che nel quando hai fatto ritorno
Tu che nel dove sei presente
Tu che nel se non hai condizione
Tu che nel forse sei certezza.

 

Anime affini, cuori gemelli
nell'intento d'ausilio,
in comunione fratelli,
fiamme di fede in visibilio.

La vita insieme li pose
sposi nella luce della povertà.
Uniti come le spine alle rose
umili maestri di generosità.

Condivisero la gioia del dono
nella semplicità del loro ardire.
La loro voce era eco di tuono
Nella pura letizia di benedire.

Amanti di tutte le creature
frutto del divino Amore,
in Dio e nelle Sacre Scritture
lodavano la bellezza del Signore.

 

 

 

Rifiorisce gioioso un sorriso
anche se fuori è inverno
e dipinge la Luce sul viso
anche se dentro è inferno.

Germoglia il cielo nei pensieri
rasserenando d'un tratto la mente,
e scioglie nuvoloni passeggeri
in un arcobaleno iridescente.

Sboccia la felicità nel cuore
dove prima c'era sgomento
e rallegra dell'animo l'umore
recando seco un cambiamento.

Rinverdisce a nuova vita
la storia del tuo presente amore
e prende forma tra le dita
il ricordo di un passato ardore.

Scollina la contentezza dal tuo io
raggiungendo la soglia dell'orizzonte
e dilaga sconfinando nell'oblio
per congiungersi alla divina Fonte.

 

 

Ed ancora mi stupisco a guardarti negli occhi come se ti vedessi per la prima volta, come se per la prima volta il mio sguardo si perdesse nel tuo. Ancora mi soffermo ad intrecciare le nostre mani percorrendo i fianchi di una vita generosa, fatta di curve dove soffermarsi a misurare linee sinuose e dolci pendii. Ancora mi illudo di poter calmare mani frementi che cercano la rotta solcando oceani di seta. E per sempre mi confondo in quelle sottili carezze che si sciolgono a contatto di una pelle madida di piacere, che stilla lacrime di calore liquido.

 
 

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