ChioggiaTv

Venerdì 12 Febbraio Sarah J. Morris ha incantato il pubblico dell’ Auditorium San Nicolò, giornali e web dicevano che sarebbe stata accompagnata da Dominic Miller (famoso chitarrista che da vent’anni collabora con Sting) ma non è andata così: la rossa inglese aveva al seguito due chitarristi Tim Cansfield e Kevin Armstrong, dei titani dello strumento a corde! Tim Cansfield (vanta collaborazioni con A. Lennox, Ray Charles, Bee Gees), Cansfield, acustic guitar ha suonato le parti delle armonizzazioni e degli assoli. Kevin Armstrong, chitarra classica, (ex Prefab Sprout, ha lavorato con D.Bowie, Iggy Pop, Tim Machine, attualmente si esibisce con Sinead O’ Connor). Due “tocchi” diversi ma affiatati, amalgamati l’uno con l’altro, non hanno snaturato la chiave stilistica del disco “Where it hurts” che S.J.M ha realizzato insieme a Dominic Miller.
Sarah Jane Morris da subito ha saputo creare un mood rilassato, spontaneo, tranquillo, l’ Auditorium era pieno, ma la sensazione è stata quella di un’ intima chiacchierata tra amici.
L ‘artista ha cantato quasi una ventina di canzoni, la maggior parte tratte dall’ultimo disco che affronta il “dolore” analizzato dal punto di vista personale e universale; con delicatezza mrs Morris ha introdotto ogni canzone spiegando al pubblico la “sua” storia come in “Warm welcomes cold goodbye” che racconta, in chiave pop e orecchiabile, del suo divorzio dopo 25 anni di matrimonio.
In “Never forget how to dance” Sarah ha affrontato poeticamente i 21 anni nel braccio della morte dell’americano – scozzese Kenny Richey accusato senza alcuna prova di due omicidi : nonostante le angherie, le sofferenze le privazioni “Non ho mai dimenticato come si danza” non ho mai perso la speranza…
In “Promised land” S.J ha parlato della condizione di tutti i rifugiati nel mondo (e di quelli che nemmeno riescono a diventarlo) chiedendosi/ci “Where is the promised land, the land where dreams are sold?”.

                                  Grazie a Federico Zavagnin fotografo jazz

Con “A world to win” Sarah ha cantato a favore della democrazia in Birmania contro il potere militare, della forza individuale indivisibile  da quella per il bene comune, plurale.
Non sono mancate le cover  “Another little piece of my heart” di Janis Joplin (con Cansfield che ha fatto una sorta di rap sul rapporto uomo-donna), “Me & Mrs Jones” di Billy Paul. Il magnifico concerto è stato chiuso con la cover che l’ha resa celebre “Don’t leave me this way” (Harold Melvin & the Blue Notes). Il pubblico è stato accontentato: per quasi due ore siamo stati tutti silenziosi e curiosi, coinvolti e complici di questa magnifica cinquantenne dal fascino indubbio e il look vittoriano.

Sarah gentilmente ha accettato di salutare Chioggiatv con un breve video: guardatelo!

Ringrazio personalmente il fotografo jazz Federico Zavagnin per averci donato 4 bellissime fotografie dell’evento.

Elisabetta Donaggio