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Post n°335 pubblicato il 30 Maggio 2010 da chioggiatv
“Ma che sapore ha.. una giornata uggiosa?” (Battisti). A Chioggia ogni giorno, anche il più grigio, ha sempre il sapore della festa! Qualche domenica fa io e la blogger musico-dipendente Chiara abbiamo fatto una bella “vasca” lungo il Corso del Popolo. Naturalmente, manco dirlo, per fare neanche 100 metri ci abbiamo impiegato circa mezz’ora, perchè in Piazza è matematicamente impossibile non incontrare qualcuno che conosci. Se poi è qualcuno che non vedi da tanto tempo, il breve dialogo classico è senz’altro questo: “Oh vela qua, zestu sempre a torsiolòn?come zela? to mama? to fradelo? noni, cugini, tuti ben? E ti? Come semo?Mi ben, a ruzòn brontolòn ‘ ndemo avanti.... benon, bon ...se vedemo alora. Stame ben sa.“ Quasi sempre la simpaticissima frase conclusiva è “Ma ben lontan”....
Nella corsa ad ostacoli tra chioggiotti chiaccheroni e turisti dallo sguardo sempre meravigliato, abbiamo incontrato e trascinato con noi anche il nostro meteorologo di fiducia Luca, con al seguito il piccolo gnometto Giorgio e tutti insieme allegramente siamo riusciti ad arrivare a Vigo, dove ci attendeva l’ Associazione Insieme Arte- Amare Chioggia e il suo Territorio; in occasione della Festa della Riconoscenza è stata allestita con conchiglie e verdure locali una originale e coloratissima tavolata ai piedi dello splendido Ponte da Vigo che, con la sua bianchezza, illuminava i nostri sguardi e i nostri pensieri.
Un omaggio alla città per stimolare la meditazione e la riflessione su di se e sul nostro rapporto con gli altri, perchè “l’ amore apparecchia ogni giorno la tavola”.
Di ritorno abbiamo avuto il piacere di incontrare gli amici della Pro Loco Chioggia e Sottomarina che ci hanno proposto una visita inaspettata al Museo e all’ Orologio della Torre di S. Andrea.Di origine romano- bizantina , un tempo essa era un faro e un punto di avvistamento. Che senso di paradossale vertigine a guardare dal basso questa torre possente, che si sviluppa per 35 metri verso il Cielo. I 16 raggi del quadrante dell’ Orologio rappresentano i 16 alberi della conoscenza: tutte le finalita e lo scibile umano.
Ma il vero gioiello del Museo è “essa”, ovvero la macchina dell’ orologio medievale, il piu antico del mondo (insieme a quello di Salisbury), risalente al 1386, staccata e fatto funzionare durante le visite, mentre il quadrante esterno funziona con un meccanismo elettronico moderno.
Sara F e Chiara T. |
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