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Messaggi del 16/10/2009

WHAIWHAI. Storie che cambiano il modo di viaggiare. Scopri Venezia!

Post n°37 pubblicato il 16 Ottobre 2009 da chioggiatv
 
Foto di chioggiatv

di Paola Boscolo Meo

La guida "Ruyi" me l'avevano regalata, il cellulare (il mio) e la piantina di Venezia strappata da un "Tutto Città". Due compagni di gioco unici davvero: grazie Valeria e Stefano per esservi avventurati con me in questa esperienza così particolare! Poi, alla fine, forse eravate più presi voi di me!

Ma di che cosa stiamo parlando? Whaiwhai è una caccia al tesoro: per giocare devi prepararti alla ricerca di indizi e alla scoperta di luoghi nascosti. Whaiwhai è il gioco rivelazione del 2009 in ambito "innovazione nel settore turismo", premiato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. E il Ruyi è uno scettro arrivato dall'Oriente: guidato dagli appunti di un vecchio professore veneziano, Carlo Dolfin, scoprirai i segreti di una città che è avvolta nel mistero. Plot di Alberto Toso Fei.

Giocando scoprirai gli aspetti più originali ed emozionanti della città che stai visitando. Conoscerai storie antiche che ti metteranno sulle tracce di misteri e leggende: avrai enigmi da risolvere e indizi da seguire fino al raggiungimento dell'obiettivo. Ogni città (Venezia, Verona, Roma o Firenze) ha un tesoro diverso e scoprirlo sarà un'esperienza emozionante.

Come si gioca?

Da soli oppure in gruppo, ad un livello semplice o più avanzato, da una fino a nove ore.

Al momento dell'avvio della partita puoi decidere se giocare da solo, mettendoti alla prova nella soluzione degli enigmi, oppure vivere una gara divertente con i tuoi amici: vi muoverete su percorsi diversi ma convergerete tutti nella stessa ultima tappa.

Clicca qui per sapere dove vendono la guida e leggi le F.A.Q.: troverai maggiori dettagli sulle opzioni di gioco. E… buon divertimento!


 
 
 

Staffetta UDI a Chioggia

Post n°36 pubblicato il 16 Ottobre 2009 da chioggiatv
 
Foto di chioggiatv

di Chiara Tiozzo

Il 1° Ottobre è arrivata a Chioggia l'anfora simbolo della Staffetta contro la violenza sulle donne con cui l’UDI intende denunciare la violenza che ogni giorno ci colpisce nelle sue forme più svariate, dalle più eclatanti alle subdole.

La Staffetta di donne partita il 25 Novembre 2008 da Niscemi, dove è
stata assassinata Lorena, si chiude esattamente un anno dopo a Brescia, dove è
stata sgozzata Hiina.

A Chioggia ad accogliere l'anfora c'era il Comitato Donne con cui ho avuto il piacere di collaborare per organizzare un intero pomeriggio dedicato alle donne durante il quale si sono alternati momenti di recitazione, canto e ballo a cura dell'associazione Arena Artis, oltre ad un bellissimo momento introduttivo con la scrittrice Rosa Noci.

Eccovi il riassunto dell'evento:

Il momento centrale è stato dedicato alla Cerimonia di Premiazione del Concorso Fotografico Ris-Volti di donna per giovani dai 14 ai 24 anni di cui vi faccio vedere le foto vincitrici:
 

 
 
 

Ornella Muti a Chioggia

Post n°35 pubblicato il 16 Ottobre 2009 da chioggiatv
 
Foto di chioggiatv

di : Chioggiatv

Ieri sera, giovedi 15 ottobre, consegna all'affascinante Ornella Muti del premio Eleonora Duse. E' stato il sindaco di Chioggia Romano Tiozzo a consegnargli il riconoscimento per la sua lunga e straordinaria carriera di attrice. In questi giorni l'attrice è in città per girare alcuni episodi di una serie tv tedesca. In attesa di inserire il video della conferenza stampa che stiamo preparando, mettiamo una foto dell'attrice mentre ritira il premio.

Ornella Muti Riceve il premio Eleonora duse a Chioggia

Sottilineamo il cambio di look con dei capelli biondissimi che la rendono quasi irriconoscibile. Altra annotazione il fascino intatto della grande Ornella Muti che dal vivo sembra ancora più bella e  giovane. Per conferme chiedete ai presenti di sesso maschile...tutti....molto entusiasti...

 
 
 

Il perché di tanto aglio

Post n°34 pubblicato il 16 Ottobre 2009 da chioggiatv
 
Foto di chioggiatv

 

di Sara Ferro

Quando ci si ritrova ad ammirare il paesaggio toscano dall’alto di una delle caratteristiche collinette, avvolti nel silenzio rotto solo dai cinguettii e dal rumore del vento, può capitare di sentirsi come Gesù nel deserto quando venne tentato dal diavolo. Io ho ceduto anni fa. Mi sono prostrata e ho cominciato ad adorare la Toscana.

Questa volta ho voluto dedicare il weekend alla scoperta di Volterra e di una parte della famosa Maremma.

Secondo un recente mito letterario (saga Twilight) , Volterra è la città più sicura al mondo perché abitata dai Volturi, i capi di una famiglia di vampiri antica e potente e per loro volontà qui la caccia umana è vietata. Ma forse gli abitanti non si sentono comunque del tutto al sicuro e magari è proprio per questo che ogni angolo della città è pervaso da odore di aglio.

La prima meta è la bellissima Piazza dei Priori nella speranza di vedere il bel Edward, il vampiro “vegetariano”, ma incrocio solo una spider con a bordo un vecchietto, di lui nessuna traccia. Mi metto il cuore in pace e mi abbandono alla piacevole scoperta di questa città di origine etrusca con rovine romane e medievali, negozi pieni di oggetti in alabastro, osterie dalle quali escono profumi che ti attirano come una stregoneria potente a cui fai fatica a resistere. Il mio consiglio è di resistere, almeno fino a sera, e di trascorrere il tempo del pranzo nel parco della città, con panini alla finocchiona o prosciutto toscano presi in una delle tante botteghine di prodotti alimentari tipici.    Nella tranquillità di questo spazio verde , armatevi di plaid, un buon libro e un taccuino dove annotare i vostri pensieri.  Ma fate attenzione a non addormentarvi. Volterra è una città strana, potreste incappare in un Coniglio Bianco che vi porta in un nuovo paese delle meraviglie nascosto sotto le Balze.  

La mia avventura continua a Saturnia, alle Cascate del Mulino, dove le acque sulfuree sgorgano a 37 gradi e mezzo con una portata di 800 litri al secondo. Una esperienza straordinaria da fare al mattino presto o al tramonto per godere a pieno del paesaggio che vi circonda ed evitare le masse di turisti.

 

Unico inconveniente: l’odore di zolfo si affezionerà immediatamente a te e ti resterà addosso come il più fedele degli amici per giorni e giorni. Se ne è accorto anche il cavallo che mi ha portato il giorno dopo a zonzo nel Parco Naturale della Maremma; in confronto a me lui odorava di rosetta. Immagino sia questo il motivo per cui aironi, lepri, vacche, e daini si siano fatti ammirare a debita distanza. Non sono riuscita neppure a fare un ballo del mattone con il lupo, che la mia preparatissima guida mi dice essere solito gironzolare da queste parti. A dire la verità abbiamo incrociato un ragazzotto semivestito e mi è venuto il vago sospetto che fosse un licantropo (sempre in tema Twilight) ma per poter dormire sonni tranquilli ho preferito non indagare. 

Quando poi si arriva a Pitigliano e si scorgono le case a strapiombo che sporgono da un grande sperone di tufo, ti sembra di entrare in un piccolo mondo antico pieno di alberi di fico da cui assaggiare i frutti, gatti in ogni giardino e vecchietti che ti salutano calorosamente dalle finestre.  Nel quartiere ebraico scopro l’esistenza dello “sfratto” , dolce tipico profumatissimo a forma di bastone, a base di miele, scorza d'arancio, noci, semi di anice e noce moscata. Ma non di solo “sfratto” vive l’uomo, e nemmeno la donna, per cui al primo brontolio serio di stomaco mi concedo una pausa in osteria e assaggio le mitiche bruschette, i famosi “pici” al cinghiale e il cacio con le pere.

Nel viaggio di ritorno verso casa scorgo in lontananza Civita di Bagnoregio (Lazio), una cittadina da favola appoggiata su un cucuzzolo sovrastante una meravigliosa vallata e unita al mondo da un ponte percorribile solo a piedi. E’un attimo, ho già deciso di tornare qui presto, nella “Città che Muore”, chiamata così perché questo borgo sta inesorabilmente franando.

Questo è un viaggio adatto a tutti, da preferire all’inizio della primavera o all’ inizio dell’ autunno. Mettete nello zaino buone scarpe da ginnastica, acqua e fiato a volontà per il saliscendi continuo dei paesaggi toscani. Vi assicuro che ne vale la pena. Come diceva Battisti, “dietro la collina è il sole”.

http://www.flickr.com/photos/43341956@N02/

 

Bruschette

 

 
 
 

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