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Messaggi del 27/01/2010

La cultura non ha età...

Post n°137 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da chioggiatv
Foto di chioggiatv

 

Da brave blogger io e Sara abbiamo partecipato ad una lezione dell'Università Popolare di Chioggia! Abbiamo ascoltato gli ‘alunni’ raccontarci loro stessi e raccontarci storie di altri tempi, nemmeno poi così tanto lontani… tempi in cui il rispetto per le persone (i genitori ma anche altre figure educative come gli insegnanti) era fondamentale in tutte le relazioni, tempi in cui il rispetto era anche per i vestiti che indossavi (tutto veniva tenuto con cura, spesso riciclato da fratelli più grandi, o comprato al negozio della roba usata), tempi in cui c’era il ‘vestito buono’ della domenica e delle grandi feste. È stato bellissimo vedere l’emozione nei loro occhi nel ricordare così tante cose, e poi rendersi conto di quanto ora la ‘loro’ Chioggia sia cambiata, di quanto i ragazzi siano così diversi (eppure simili, con le loro esigenze di divertirsi e stare bene) da allora… Beh, ci siamo ritrovate catapultate in un altro mondo dove ogni cosa aveva un valore diverso rispetto ad oggi, anche se sembra un po’ banale dirlo!

univ pop              univ

 

 

di Viviana Terzulli

 
 
 

PERSONAGGI DI CHIOGGIA: CHI E’?

Post n°136 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da chioggiatv
 
Foto di chioggiatv

Una carta da gioco o un uomo in incognita? Ma chi è il Re del Ciuffo? Dalle sue parole: "Il Re del Ciuffo è, punto e basta".

Qualcuno dice di averlo visto sabato alla Festa We Love 90 (parte III). Cercalo nel video della serata:


Oggi, 27 gennaio 2010, il Re del Ciuffo indice un Concorso: CIUFFO ENIGMATICO “concorsoRDC®” e noi abbiamo pensato di segnalarvelo! Avete 10 giorni per decifrare l’enigma! Incuriositi? Cliccate qui.

PBM

 
 
 

La Bora: come, quando e perche'!

Post n°135 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da chioggiatv
 
Tag: Bora
Foto di chioggiatv

Tutto quello che non sapete della Bora e non avete mai osato chiedere lo trovate in questo articolo.

La Bora è il vento orografico più forte e frequente del Mediterraneo: molto studiato dai ricercatori di tutto il mondo, soprattutto all'estero, è ancora misterioso e sottovalutato in Italia.
La Bora è un vento a raffiche impetuose e scostanti di natura catabatica: cioè causato dal divario di pressione e temperatura tra l'entroterra danubiano e l'Adriatico. Per questo motivo, l'aria, incanalandosi nelle "Porte della Bora", soffia con estrema violenza anche sul Golfo del Quarnero e lungo il litorale dalmata fino alle porte di Zara, dove si attenua sensibilmente, per riprendere più a sud, ma con frequenza degli episodi inferiore, fino alle Bocche di Càttaro, in Albania.
Le "Porte" sono degli intagli naturali nelle catene dinariche della ex Jugoslavia che convogliano le masse d'aria provenienti dai quadranti settentrionali ed orientali verso occidente. Ci sono almeno 9 "Porte" dalle quali si hanno i principali deflussi continentali verso il Mediterraneo. La principale è quella di Trieste, seguita da vicino dalla Porta del Quarnero.
Una caratteristica particolare è che la Bora ha uno spessore in altezza di pochissime centinaia di metri.
Nei picchi di intensità e frequenza dei colpi di vento, la Bora può assumere connotati simili a quelli dei venti generati dagli uragani: nel 1954, 1980 e 1983, deflussi di Bora eccezionale portarono a registrare a Trieste punte superiori ai 160-170km/h con medie orarie prossime ad i 100km/h. Raffiche ben oltre i 100km/h e paragonabili a quelle triestine, si registrano nella Valle del Vipacco (Vipavska Dolina), in Slovenia e in alcune aree di Veglia (Krk), a Buccari (Bakar) e a Segna (Senj) nella parte litoranea della Regione Quarnerino-Montana, in Croazia.
La Bora soffia sempre da Est-NordEst verso Ovest-SudOvest e può essere attivata da un gran numero di flussi principali con direzioni originali di provenienza anche ben diverse tra loro: l'origine di questi flussi può essere artica, scandinava, centr'europea, est europea, siberiana e persino, basso balcanica e subtropicale.
Nello specifico della Bora triestina, che poi è quella che interessa direttamente anche la nostra città, essa ha origine da una massa d'aria, generalmente fredda e densa, che preme sulle Alpi Giulie e Dinariche, richiamata da un nucleo di bassa pressione sul Mediterraneo centrale. Ciò crea una forte differenza di pressione atmosferica tra le zone oltr'Alpe e quelle marittime. A questo punto il flusso si incanala tra il monte Re (Nanos) e il monte Nevoso (Sneznik), nell'area carsica di Postumia (Postojna), acquistando velocità e turbolenza, fattori che saranno ulteriormente aumentati nella "caduta" dal Carso verso il Golfo di Trieste.

Esistono alcune tipologie che tracciano minuziosamente le caratteristiche della Bora in rapporto alle configurazioni isobariche: le principali sono dette "Bora chiara", "Bora scura" e "Borino".

La Bora chiara si presenta con cielo sereno e temperature generalmente rigide nella stagione invernale, le medie orarie sono inferiori a quelle della Bora scura, complici le relative pause tra una raffica e la successiva, ma le punte massime possono comunque raggiungere valori elevatissimi, generalmente superiori ai 130km/h, nel caso la differenza di pressione tra le pianure sloveno/danubiane e il Mediterraneo sia elevata.
La Bora chiara è, generalmente, discontinua perchè si genera normalmente in caso di isobare "poco strette" (cioè poca differenza di pressione atmosferica tra due punti in relazione alla distanza). L'intensità massima è invece elevata ed è spiegata dal fattore termico: con notti serene la Slovenia interna si raffredda notevolmente e le masse che creano la Bora divengono molto dense e acquistano notevole velocità nella caduta verso il mare mite. La Bora chiara ha una durata che può essere di poche ore ma può raggiungere anche le 2 settimane.

La Bora scura è invece attivata solo da "isobare strette" (cioè molta differenza di pressione atmosferica tra due punti in relazione alla distanza). Mentre al suolo la direzione resta quella classica (da NordEst a SudOvest), oltre i 1500m di quota i flussi prevalenti sono sud-orientali o pienamente meridionali. In questo caso il contrasto tra l'aria umida in quota e quella fredda più bassa genera precipitazioni che al suolo divengono nevose. La durata media della Bora scura è di 48-72 ore. La Bora scura ha una continuità decisamente superiore a quella della Bora chiara e anche le massime raffiche assolute sono state segnate in queste condizioni meteorologiche proprio per via del forte divario di pressione in campo.

Il "Borino" soffia più spesso nelle mattinate d'estate ma anche in pieno inverno. Si viene a creare soprattutto per la forte differenza termica tra il Carso sloveno ed il mare, anche in assenza di divari di pressione tra le pianure sloveno/danubiane e il Mediterraneo. In inverno esso si forma in presenza di vaste distese innevate nell'entroterra sloveno, dove le temperature resistono a molti gradi negativi. Esso è così poco spesso in altezza che non rimescola gli strati d'aria che attraversa, favorendo, in presenza di correnti miti in quota, una notevole inversione termica al suolo.

Ecco alcuni "numeri" tratti dai miei rilevamenti meteorologici a Chioggia di questi ultimi 4 anni relativamente alla Bora:
- la raffica più forte è stata misurata il 4 marzo 2008 con 90km/h,
- la giornata più ventosa è stata il 15 dicembre 2009 con 32.3km/h di media nell'arco dell'intera giornata,
- sempre nel marzo 2008 ci sono stati 4 giorni consecutivi (dal giorno 4 al giorno 7) con raffiche di Bora superiori ai 70km/h.
Questi e altri dati li trovate sul sito MeteoChioggia.it

La foto sottostante, scattata sul Carso triestino dall'amico Stefano Zerauschek, è emblematica della nascita della Bora: nelle montagne slovene si vede la nebbia ghiacciata stagnante mentre nel punto in cui Stefano ha scattato la foto, il vento già soffiava sui 70km/h!!!

 

La nascita della Bora


Ringrazio l'amico Stefano Zerauschek per la foto e le preziose delucidazioni sulla Bora.

 
 
 

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