Messaggi del 28/02/2010
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Se non conoscete la signorina Carmen Baldo Morin, allora non siete stati fra i numerosi bambini che ha letteralmente portato via dalla strada per insegnare loro l’educazione, la religione e l’amore per la Patria. Allora ve la farò conoscere io questa ‘singolare educatrice chioggiotta’, come è stata definita dall’autrice (Ombretta –Naccari) del libro edito da Nuova Scintilla,“Carmenni”. Nata a Chioggia nel 1886 da un famiglia benestante, Carmen ha dedicato la sua vita ai ‘bambini monelli’: i primi li ha incontrati sulla tomba della madre, erano orfanelli che cercavano di che sopravvivere. Così la Carmen si improvvisa maestra e, passo dopo passo, arriva a mettere a loro disposizione l’isola Saloni (allora isola Morin), l’isola dove suo padre aveva i cantieri per la costruzione e riparazione delle barche. Molte sono le vicissitudini che questa giovane donna durante il Novecento deve affrontare: in primis le due Guerre Mondiali e la conseguente crisi economica, ma anche il semplice problema di condurre la barca con i bambini dalla riva Fondamenta Lombardo all’Isola Morin (non esistevano ancora i ponti che la collegassero al Centro storico) e celebri sono le sue foto mentre sta oltrepassando il canale con i suoi bimbi in barca. Ma lei, sostenuta da una forte fede e una forte fiducia nella Provvidenza, va sempre avanti caparbiamente e sempre riesce a spuntarla da tutte le difficoltà che le si presentano. Insomma una donna tutta da scoprire!!
Di Viviana Terzulli |
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Mamme per passione: rubrica semiseria sulle gioie e i dolori dell'essere genitori. "Dal pediatra" sembra l'inizio di una barzelletta vero? E in effetti se ne vedono un po' di tutti i colori. Quando si ha un bambino piccolo, e specialmente d'inverno, i malanni sono frequenti, e cosi' anche le visite dal dottore. Evento che diventa oltretutto occasione per uscire ed avere uno scambio con persone adulte dopo magari tutta una settimana a casa con una compagnia con la quale il massimo del discorso è "gne gne ghe.... uaaaaàààààà!". Poi dicono che una si esaurisce! In piu' il pediatra, a differenza di nostro marito, ascolta quello che gli diciamo e i nostri problemi e ci propone anche delle soluzioni!
Si porta il bambino in ambulatorio per i piu' svariati problemi a seconda dell'età, del periodo e dei virus piu' in voga in quel momento, e ci si trova immancabilmente ad attendere in sala d'attesa con altre mamme e papà nella stessa condizione. Inizia dapprima lo scambio di sguardi, si guardano i bimbi (che dopo un po' si agitano perchè non hanno niente da fare e non stanno neanche troppo bene), poi le mamme e i papà, e si studia un po' abbigliamento, atteggiamento ecc. Poi si inizia a chiaccherare per ingannare l'attesa.
Da questi brevi scambi si capisce solitamente a grandi linee che genere di genitore si ha di fronte. Grossomodo quello che ci si puo' trovare davanti è: 1) mamma ansiosa: di solito è al primo figlio, le viene l'ansia ogni minimo colpo di tosse, chiama il pediatra con cadenza regolare (alle volte anche solo per assicurarsi che non sia in ferie) e ascolta con apprensione i discorsi delle altre col terrore che anche al proprio figlio possano capitare le cose che stanno dicendo; guardano di sbieco i vostri bambini, vedendo in loro solo una minaccia batteriologica per il loro diletto pargolo; 2) mamma tuttologa: di solito ha almeno due figli e una laurea ad honorem autoattribuita in medicina. E' quella che qualunque cosa tu le dica suo figlio la ha avuta e lei sa come risolverla, se il tuo ha la febbre il suo l'ha avuta piu' alta, se il tuo dorme poco il suo non dormiva mai.... parla tantissimo e ti chiedi "se è tanto preparata cosa cavolo è venuta a fare dal pediatra?" 3) mamma buonsenso: è quella che parla meno; ascolta e di solito media tra la mamma ansiosa e quella tuttologa, rassicurando con dolcezza la prima e ascoltando pazientemente la seconda, si farebbe anche volentieri i fatti suoi ma le sembra scortese non partecipare; 4) mamma business: è quella tutta tirata in ghingheri, che guarda di continuo l'orologio, e si intromette solo perchè ci tiene a far sapere che lei lavora e non ha tempo da perdere, che di solito il bambino lo porta la nonna ma oggi non poteva accidenti..... e tutte aspettano che finisca lo sfogo e ricominci a parlare al telefono o cicchettare col blackberry! 5) papà: tutti i genitori maschi: si guardano bene dall'esprimere giudizi o entrare nei discorsi, al massimo ti dicono età e sesso del figlio, forse la scuola ma già li' vacillano... si tengono ai margini della sala ascoltando con circospezione! Hanno imparato da tempo e a loro spese che spesso il silenzio è d'oro, e secondo voi rischierebbero di farsi trovare impreparati o di contraddirsi proprio di fronte ad un gruppo di sconosciute? Non sia mai! E poi sono troppo concentrati: sanno che a casa la moglie chiederà cos'ha detto il pediatra e farà domande trabocchetto per capire se sono stati davvero attenti e non hanno tralasciato nulla. Il loro livello di stress è già abbastanza alto, meglio non correre altri rischi! Laura Morelli §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Cambiando un po' prospettiva vi consiglio di andare a vedere "che fine hanno fatto i Morgan?" con Hugh Grant e la mitica Carrie di Sex & the city... divertentissimo.. tra fashion, country e desiderio di maternita', per le fanatiche dell'happy ending... provare per credere... Se poi non vi piace.... "De gustibus......"
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