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Messaggi del 29/04/2010

Rock riflessivo dalla Catalunya

Post n°288 pubblicato il 29 Aprile 2010 da chioggiatv
 
Foto di chioggiatv

Stavolta vi parlo di una band che ci ha contattati direttamente dalla Catalunya: A LITTLE BOY LOST!!! Una bellissima voce femminile e avvolgente che ci guida attraverso sonorità rock stile Radiohead....


- Partiamo dall'inizio, come sono nati gli "a little boy lost" e cosa c'entrano con Chioggia?
Potrà sembrare poco romantico, ma il gruppo è nato grazie a un sito internet di annunci molto in voga a Barcellona, che si chiama Loquo, dove un giorno io, Annalisa, la cantante del gruppo, decisi di mettere un annuncio del tipo "cercasi chitarrista e percussionista con esperienza per formare trio acustico"… Marcos e Xavier risposero all'annuncio molto rapidamente. Abbiamo dunque iniziato come trio acustico ma, dopo poco tempo, non abbiamo resistito "al richiamo del rock" (!) e a distanza di pochi mesi abbiamo cominciato a comporre pezzi nostri. Cosa c'entriamo con Chioggia? Sono una chioggiotta emigrata a Barcellona da tre anni!

- Annalisa, che differenze hai trovato nel modo di fare musica in Spagna rispetto all'Italia?
Premesso che Barcellona non è in Spagna, ma in Catalunya (la precisazione è d'obbligo!), posso dire di aver riscontrato un'enorme ricchezza dal punto di vista creativo e produttivo, dovuta soprattutto al grandissimo scambio tra culture, di passaggio e non, che confluiscono in questa grande città cosmopolita. Esistono fusioni musicali di tutti i tipi e quasi tutte le band sono multiculturali, con componenti provenienti dai più svariati paesi del mondo. Tutto ciò promuove novità e scambi interessanti, ma allo stesso tempo estemporaneità e poca continuità. Direi che questa, a mio parere, è la caratteristica più evidente della scena musicale barcellonese.

- Qual è il vostro genere musicale e quali artisti vi hanno influenzato?
Ormai è difficile poter definire un genere musicale data la proliferazione esagerata di nuove "etichette" degli ultimi tempi e la degenerazione del significato originale di quella che era la "popular music", ma in generale potremmo rientrare nella categoria del rock alternativo: nel nostro caso un rock intimista e riflessivo, a volte sofisticato, che non rinuncia alla freschezza, alle melodie orecchiabili o a momenti più oscuri. Possiamo coniare il nuovo termine "rock riflessivo"? Forse non suona bene… I gruppi che ci piacciono e che inevitabilmente ci ispirano sono molti: Radiohead, Sigur Ros, Muse, PJ Harvey, Placebo, The Arcade Fire, Bjork, Echobelly, The Technoillogical Myopia, Mogwai, Cat Power, Damien Rice, Nick Cave e tanti altri…

-
E' uscito il vostro album "Here Somewhere" con ben 11 brani inediti, a cosa si riferisce il titolo e di cosa parlano i brani?
Il titolo, come il preziosissimo lavoro di artwork della copertina del cd, c'è stato "prestato" da Mix Amylo, un'artista e musicista inglese nostra amica e collaboratrice, che aveva inserito queste due parole in una sua piccola opera d'arte. La formula ci è piaciuta dal punto di vista sonoro e del significato ("qui da qualche parte", in italiano). Potremmo affermare che i pezzi dell'album vertono tutti sulla famosa frase di Socrate "Conosci te stesso", cioè sulle ricerca e l'esplorazione di sé, delle proprie debolezze, delle fantasie, i sogni, il linguaggio, gli ideali, il proprio ruolo nel mondo…

- C'è un brano a cui vi sentite particolarmente legati o che pensate vi rispecchi più degli altri per qualche motivo?
Personalmente mi sento particolarmente legata al testo di “Philanthropy of the New Era”,  scritto poco tempo dopo aver assistito come spettatrice ad una messa in scena meravigliosa del “Timone di Atene” di Shakespeare al Globe Theatre di Londra; un altro testo molto significativo per me è quello di “Ordinary Loser”, stimolato soprattutto dalle riflessioni del filosofo Umberto Galimberti nel suo libro "L'Ospite Inquietante - Il Nichilismo e i Giovani". Musicalmente parlando, credo che i pezzi che più ci rappresentano siano “Rear Window” e “Ordinary Loser”.

- Mi ha colpito molto il package del cd, chi l'ha realizzato e cosa rappresenta?
L'artwork dell'album è stato realizzato da Mix Amylo, l'artista di cui parlavo prima. E' londinese ma ora vive in Spagna e collabora spesso con noi. Inutile dire che abbiamo pescato pure lei in Loquo… Il suo stile in bianco e nero, onirico e sottile ci ha colpito fin dall'inizio e abbiamo deciso di utilizzare i suoi lavori per il design dell'album poiché rappresentano perfettamente quell'esplorazione interiore e ricerca di sé raccontata dai testi e le sonorità delle nostre canzoni.

-
Quali sono i vostri progetti futuri? Magari un giro in Italia?
Dopo parecchi concerti qui a Barcellona e varie presentazioni del primo album, il nostro obiettivo per il momento è trovare un'etichetta discografica che ci accolga (il cd è stato autoprodotto). In seguito ci piacerebbe riuscire a suonare in qualche festival, in Spagna o anche in Italia se ce ne fosse la possibilità. Non escludiamo eventualmente qualche concerto in Italia per quest'estate.

- Un saluto agli amici di ChioggiaTV...
Un saludo en español a todos lo amigos de ChioggiaTV! Nos vemos muy pronto!

In attesa di vederli in Italia, ascolte i brani sul loro MySpace ed eccovi un frammento di un live acustico:

di Chiara Tiozzo

 
 
 

SCUOLE SENZA FRONTIERE-1°MAGGIO

Post n°287 pubblicato il 29 Aprile 2010 da chioggiatv
 
Foto di chioggiatv

Ogni piccola azione ha un senso, mai dobbiamo pensare che quello che potremo fare noi lo farà un altro, perché sarebbe la fine…è così che le persone si aggregano insieme come piccole molecole per creare una grande reazione!

Sabato 1° Maggio in piazza se vorrete ne potrete avere un esempio: l’ONLUS “SCUOLE Senza FRONTIERE” dalle 10, presso il Corso del Popolo a Chioggia venderà dolci, biscotti, oggettistica varia, al fine di raccogliere fondi per le persone ed in particolar modo i bambini  dei paesi del sud-est Asiatico. Questo gruppo (di cui la nostra blogger Sara Ferro ha già parlato in un post ad Ottobre) è nato con un viaggio in Nepal: semplici turisti  han trovato spontaneo dare aiuto alle persone… da li, è nato lo spirito dell’ ONLUS.

NEPAL             MONDO

                              NEPAL  

                                 inaugurazione scuola elementare in Nepal

 L’ Associazione ha un motto “L’ISTRUZIONE DI UN BAMBINO FA L’EVOLUZIONE DI UN POPOLO”, essenziale è  offrire ai bambini la possibilità di crescere, svilupparsi ed essere educati nell’ambito della propria cultura, perché è l’unica maniera con la quale possono aprire una finestra verso il futuro, verso una vita migliore. Gli obbiettivi di S.S.F sono:  la costruzione delle scuole, il rifornimento delle stesse e di altre di materiale didattico, donare vestiario e giocatoli ai bambini e assicurare insegnanti  del luogo. Aiuto per le persone anziane abbandonate, i bambini orfani e disabili, le donne emarginate della società, prestazioni  in campo medico-sanitario.

Allora facciamo tutti un salto in piazza sabato, giorno di festa, compriamo qualcosa, facciamo anche solo una donazione! Sembra poco ma è il poco che unito fa il cambiamento! Make that change!

                                 

                                                                                            Elisabetta Donaggio

 
 
 

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